A molti di noi, la parola "povertà" fa pensare a qualcosa di brutto, misero e scarso.
Che cos'è la povertà?
Prendo la seguente definizione da Wikipedia:
Siamo abituati al fatto che è povero colui che possiede poche proprietà e ha pochi soldi a sua disposizione. Questa in genere è la povertà materiale(o assoluta). Più difficile però è capire che esiste un altro tipo di povertà, forse da alcuni punti di vista, ancora più grave. E' la povertà spirituale.
La persona che non ha nè casa nè soldi, è povera materialmente, ma nello stesso tempo può essere ricca spiritualmente. Le cose materiali le percepiamo meglio di qualsiasi altra cosa, ed è forse per questo che non riusciamo a renderci conto di queste cose sottointese e quasi invisibili ai nostri sensi. E' qui che ci limitiamo, è qui che diventiamo poveri spiritualmente noi stessi.
Il concetto di povertà viene altrettanto usato per indicare le scarse conoscenze che può avere un certo individuo. E questa "povertà" nel seguente caso viene chiamata "ignoranza". Ecco, cadiamo nello stesso tranello di prima. "La fantasia è più importante della conoscenza" diceva Einstein. Questa frase la interpreto nel seguente modo. Non è ignorante colui che sa poche cose, ma colui che pur sapendo, anche molto, non comprende il loro senso e non collega i saperi stessi al proprio cuore.
E' chiaro che tutto ciò che ho scritto fino ad ora può considerarsi un mio parere. E' normale.
Chi è l'ignorante?
L'ignorante non è colui che non sa abbastanza qualcosa, ma colui che ignora non solo la conoscenza di cose nuove, ma anche i sentimenti, le emozioni e tutto ciò che costituisce la vita.
Quando i veri ignoranti si renderanno conto di ciò che non hanno assaggiato nella loro vita, riusciranno a superare un prossimo gradino.
Concludo che non è così importante il sapere qualcosa, ma avere il desiderio di farlo per non essere "poveri di saperi" o ignoranti e capire fino in fondo il senso di quel "sapere".
Che cos'è la povertà?
Prendo la seguente definizione da Wikipedia:
La povertà è la condizione di singole persone o collettività umane nel loro complesso, che si trovano ad avere, per ragioni di ordine economico, un limitato (o del tutto mancante nel caso della condizione di miseria) accesso a beni essenziali e primari, ovvero a beni e servizi sociali d'importanza vitale. La povertà diventa pauperismo quando riguarda masse che non riescono più ad assicurarsi i minimi mezzi di sussistenza: è questo un fenomeno collegato a una particolare congiuntura economica che porta al di sotto del minimo di sussistenza una gran parte della popolazione.
(wikipeda: Povertà)
Siamo abituati al fatto che è povero colui che possiede poche proprietà e ha pochi soldi a sua disposizione. Questa in genere è la povertà materiale(o assoluta). Più difficile però è capire che esiste un altro tipo di povertà, forse da alcuni punti di vista, ancora più grave. E' la povertà spirituale.
La persona che non ha nè casa nè soldi, è povera materialmente, ma nello stesso tempo può essere ricca spiritualmente. Le cose materiali le percepiamo meglio di qualsiasi altra cosa, ed è forse per questo che non riusciamo a renderci conto di queste cose sottointese e quasi invisibili ai nostri sensi. E' qui che ci limitiamo, è qui che diventiamo poveri spiritualmente noi stessi.
Il concetto di povertà viene altrettanto usato per indicare le scarse conoscenze che può avere un certo individuo. E questa "povertà" nel seguente caso viene chiamata "ignoranza". Ecco, cadiamo nello stesso tranello di prima. "La fantasia è più importante della conoscenza" diceva Einstein. Questa frase la interpreto nel seguente modo. Non è ignorante colui che sa poche cose, ma colui che pur sapendo, anche molto, non comprende il loro senso e non collega i saperi stessi al proprio cuore.
E' chiaro che tutto ciò che ho scritto fino ad ora può considerarsi un mio parere. E' normale.
Chi è l'ignorante?
L'ignorante non è colui che non sa abbastanza qualcosa, ma colui che ignora non solo la conoscenza di cose nuove, ma anche i sentimenti, le emozioni e tutto ciò che costituisce la vita.
Quando i veri ignoranti si renderanno conto di ciò che non hanno assaggiato nella loro vita, riusciranno a superare un prossimo gradino.
Concludo che non è così importante il sapere qualcosa, ma avere il desiderio di farlo per non essere "poveri di saperi" o ignoranti e capire fino in fondo il senso di quel "sapere".
jan ho scelto questo post non a caso, ma xchè c'è scritta la parola "ignoranza".perdonami se sono ignorante col pc,io te l'ho data, ma nn so se sono stata brava,x questo sto scrivendo"qui".jan se ci sono riuscita a dartela, la tua risposta la riceverò da dove te lo mandata?mamma mia jan sono agitata,temo che se nn fossi riuscita a dartela, tu possa credere che io stia dicendo una bugia.
RispondiEliminajan nn ho mai mandato mail su un blog.
ho..jan scusami ancora,oltre ad essere ignorante e agitata sono pure maleducata,nn ti ho scritto neanche buongiorno e ciao,jan sono una "frana".ma sei sicura che vuoi parlare con me?sei consapevole di che "casinara" che sono?
RispondiEliminaIo sì... tu?
RispondiEliminaTi ho appena mandato un messaggio, dimmi se ti è arrivato.
siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
RispondiElimina:) :) :)
ma xchè i miei nn ti arrivano?
:(
:)
RispondiEliminaStai tranquilla, ora puoi entrare sulla tua mail.
Ti ho risposto lì...
Jan
allora ricevi i miei messaggi tramite mail?
RispondiEliminaNe ho ricevuti 2 LO :)
RispondiEliminaTu il mio, non il primo però?
p.s. Non dimenticare il tuo "mitico"(lo dico per scherzo) nick alla fine "LO" ;)