Può succedere di comunicare con persone appartenenti a gruppi o aggregati sociali diversi per: cultura, religione, orientamento politico o condivisione di determinate idee. Quel che può subito saltare all'occhio è l'avversione di uno contro l'altro. Peggio ancora è quando questi si mettono su un piedistallo e guardano coloro che li circondano in modo supponente. Questi soggetti a volte agiscono da soli, se sentono che il sistema e dalla loro parte e le circostanze sono a loro favore, o in gruppo per poter pararsi il culo in un qualche modo. Ma perché tutta questa avversione? Diciamo che tale comportamento si basa prevalentemente sul puro pregiudizio. Il pregiudizio a sua volta è causato dall'ignoranza, che potrebbe portare addirittura all'odio.
Quante volte abbiamo sentito frasi del tipo: "non mi capisci perché sei stupido!" o "per poter parlare di quest'argomento prima dovresti avere almeno una laurea" o anche "quanto sei ridicolo ed idiota! ma perché non studi?". Il primo luogo dove incontriamo gli arroganti "colti" è la scuola, l'ambiente perfetto per denigrare, deridere e distruggere il coraggio in un individuo. Sì, individuo, perché prima di essere parte di una comunità qualunque siamo individui, con tutti i nostri pregi e difetti, caratteristiche ed ideali. Ma il problema è proprio questo. Il colto ha un compito (o missione), di distruggere la personalità di chiunque non segue e sostiene ciò che secondo i canoni dell'epoca è lecito.
Possiamo difendere quanto vogliamo le nostre peculiarità innate o acquisite, ma contro il gregge non potremmo fare nulla, a parte rinforzare le nostre convinzioni basate su concretezze e verità. Lasciamo parlare il "colto" e restiamo "ignoranti" perché si sa che prima o poi vincerà la giustizia e la verità. Non preoccupiamoci dei tempi d'attesa e non facciamoci sopraffare da chi crede di essere superiore, diventando noi stessi la sua esatta copia.
Quante volte abbiamo sentito frasi del tipo: "non mi capisci perché sei stupido!" o "per poter parlare di quest'argomento prima dovresti avere almeno una laurea" o anche "quanto sei ridicolo ed idiota! ma perché non studi?". Il primo luogo dove incontriamo gli arroganti "colti" è la scuola, l'ambiente perfetto per denigrare, deridere e distruggere il coraggio in un individuo. Sì, individuo, perché prima di essere parte di una comunità qualunque siamo individui, con tutti i nostri pregi e difetti, caratteristiche ed ideali. Ma il problema è proprio questo. Il colto ha un compito (o missione), di distruggere la personalità di chiunque non segue e sostiene ciò che secondo i canoni dell'epoca è lecito.
Possiamo difendere quanto vogliamo le nostre peculiarità innate o acquisite, ma contro il gregge non potremmo fare nulla, a parte rinforzare le nostre convinzioni basate su concretezze e verità. Lasciamo parlare il "colto" e restiamo "ignoranti" perché si sa che prima o poi vincerà la giustizia e la verità. Non preoccupiamoci dei tempi d'attesa e non facciamoci sopraffare da chi crede di essere superiore, diventando noi stessi la sua esatta copia.
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