Cerca nel blog

18 giugno 2015

La sofferenza secondo Oscar Wilde

[mani legate]
La sofferenza è solo un lunghissimo momento. Non possiamo dividerlo secondo le stagioni; possiamo soltanto registrarne i mutamenti e segnare volta a volta il loro ripetersi. Per noi, il tempo non progredisce. Esso ruota su se stesso; sembra girare su un perno di dolore. L'immobilità paralizzante di una vita di cui ogni particolare è regolato da un piano immutabile, così che mangiamo e beviamo e ci corichiamo e preghiamo, o almeno ci inginocchiamo nell'atto di pregare, secondo le leggi inflessibili di una regola di ferro, questo carattere di immobilità che fa ogni singola orrenda giornata identica alla precedente fin nei minimi dettagli, sembra comunicarsi a quelle forza esterne la cui essenza stessa è invece un continuo mutamento.
(Oscar Wilde)

17 commenti :

  1. Tra citazioni, razionale ed irrazionale rimane poco tempo da dedicare alla vita che scorre velocemente, anticipando il premio consolatorio finale ossia : la morte.

    Cosa c'è che non va adesso?
    I: - O

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Premio consolatorio? Ragioni bene...

      Non va in che senso? Pensi che il post sia collegato a ciò che sto vivendo? Beh, è un errore... non sempre è collegato, come in questo caso ad esempio.

      Tu invece, tutto bene?

      Elimina
    2. Non sempre é collegato...forse è collegato solo quando il post sei tu a scriverlo!?

      Non so se va tutto bene...soffro spesso di confusione mentale o temporale...ciao Jan sei ancora a far il cameriere?

      Elimina
    3. Forse.

      Mi spiace se non tutto di va bene. Lo stato di confusione mentale mi è chiaro.

      No, non faccio il cameriere.

      Elimina
    4. Riesci a capire la mia confusione vero?
      Lo sai che ho ragione quando penso, dico e scrivo che è tutto un inganno, a cosa serve la falsità? Io non lo comprenderò mai, non mi fido più di nessuno....potrebbe comprendermi solo chi è un ''diverso'' o si sente di esserlo..
      ciao Jan

      Elimina
    5. Non so se sono domande a cui dovrei rispondere.

      Elimina
    6. Prova a fare un esempio di inganno che noti, vedi o senti... magari ti sarà più chiaro.

      Elimina
    7. Credo che Jan Quarius sia un nick dietro al quale operano più persone, e non so come io sia riuscita ad individuarne solo una, forse colui che apparentemente è il più debole di tutti ma invece ha qualcosa più di tutti..

      Elimina
    8. Se fai una ricerca su google trovi un altro janquarius, ma femmina, ed è degli stati uniti.

      Te l'ho detto, e pure in privato che sono una sola persona. Come fai ad affermare 2 cose contemporaneamente: "ci sono più persone" e "ho individuato una".

      La domanda giusta sarebbe "perchè ti preoccupa così tanto sapere la verità"?

      Elimina

    9. ciao Jan sei ancora a far il cameriere?

      Jan Quarius26 giugno 2015 12:29
      No, non faccio il cameriere.

      Jan Quarius · 2 settimane fa
      Sono tornato da poco dalla riviera, dove ho lavorato in qualità di cameriere.

      Un piccolissimo esempio di confusione è in queste discussioni

      Elimina
    10. Se fai una ricerca su google trovi un altro janquarius, ma femmina, ed è degli stati uniti.

      E come faceva a sapere certi dettagli lei?

      Te l'ho detto, e pure in privato che sono una sola persona. Come fai ad affermare 2 cose contemporaneamente: "ci sono più persone" e "ho individuato una".
      Ho individuato una, perchè in mezzo a tanta confusione e email critiche, sentivo che una cercava ed ha sempre cercato di proteggermi da qualcosa

      La domanda giusta sarebbe "perchè ti preoccupa così tanto sapere la verità"?

      Credo che la verità è molto importante per comprendere meglio la mia connessione o sconnessione con quel che accade in questa vita....

      La domanda giusta è quanto viene proiettato il dolore altrui o il mio sugli altri o su di me? Credo che in parte l'eccessiva sensibilità possa incidere anche sulla stessa domanda che ti ho posto.

      Elimina
    11. Quello che scrivi non ha molto senso, Anonima. E' una dimostrazione su come la confusione ti assale.

      Elimina
    12. Hai tirato le conclusioni che hanno senso per te e non per me.....perchè Jan non rispondi esattamente a quelle domande? Forse non rispondendo mi fai capire che per quanto tu voglia ''difendere la libertà altrui'' reprimi la tua....quella tua stessa libertà...

      Ti dirò una cosa Jan, se le mie domande in qualunque modo ti provocano tensione,fastidio....qualunque cosa insomma, capisco perfettamente il tuo evadere....credo che il rispetto che ho per te sia sempre in cima ad ogni cosa.

      E chi ci dice che il mio modo di essere sia così innocuo?
      Certo ,ammetto di poter essere in errore io nel farti certe domande .

      Elimina
    13. Non rispondo perchè da una parte innescherei in te altri dubbi mentre dall'altra non saprei rispondere.

      Tu stai passando una fase delirante. E non so se è solo con me e se riguarda anche altri aspetti della tua vita. Vedi, non voglio confonderti ulteriormente ma il tuo cervello lo farà. Farà di tutto per ingannarti. Io ho passato un periodo simile e so come ci si trova, a non fidarsi di nessuno e vedere inganno intorno. Fossi in te l'internet non lo accenderei per qualche settimana e mi farei consultare da uno psichiatra. Lo dico per il tuo bene, non per ferirti.

      Elimina

    14. Fossi in te l'internet non lo accenderei per qualche settimana e mi farei consultare da uno psichiatra. Lo dico per il tuo bene, non per ferirti.
      ..
      Lo psichiatra che ho consultato mi ha risposto così....
      ''Viviamo in una prigione, non fisica ...''

      Io apprezzo con tutta me stessa quel che è scritto nell'ultimo commento e per una volta seguirò il tuo consiglio, so di volerti bene e su questo non mi serve nessuno..
      GRAZIE.... UOMO PAZIENTE/DOTTORE

      Elimina
  2. Se non sbaglio questo scritto è tratto da "De profundis", scritto quando Wilde era in carcere e questo colloca le sue parole ( la mancanza di stagioni, il tempo che ruota su se stesso, le giornate tutte uguali ed orrende ...) in modo coerente.
    C'è da dire che, però, effettivamente esistono stati d'animo, prigionie emotive ed intellettuali, che ci fanno vivere le stesse sensazioni anche se siamo fisicamente liberi.
    La differenza è che in quest'ultimo caso siamo noi ad avere la chiave della nostra cella!!
    Buona settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già. Viviamo in una prigione, non fisica però. Parole ragionevoli.

      Elimina

NOTA IMPORTANTE:
Firmarsi è segno di educazione!