Il fatto di esser costretti per forza di impiegare il proprio tempo: lavorare o studiare, non fa altro che offuscarci la mente rendendoci succubi di quel che facciamo. Questo è per distrarci dalle cose più importanti facendoci capire che l'unica cosa per cui vale pena vivere è il lavoro. Presto non avremmo nemmeno le famiglie poichè si farà il possibile per dividerci.
![[faccia di un uomo distrutta]](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWkbZF679kKbe_AZuCPiAGBODaHbe-6wCMw4u31zAX3gst9Yw8Vq-cty56O5SbrRfRCW-XgxP5B4yJq3KRqxPXZ1IaOoVbvgj2-jzxmVIImAo96HMFye1GRvSIgr6vWR_o01kB-vSThYub/s320/schiavo.jpg)
Purtroppo troppa gente si identifica con il suo lavoro ... quante volte durante una presentazione informale, fuori da qualsiasi ambito lavorativo che richieda una qualificazione immediata, mi sono sentito dire " piacere sono l'architetto tal dei tali o l'avvocato pinco pallino"!
RispondiEliminaE poi per lavorare si trascura il tempo con i figli, il naturale riposo, la capacità di godersi le cose belle con calma!
Per quanto riguarda la famiglia...beh, credo che con la distruzione siamo già a buon punto. :(
Buona giornata.
Molta gente vive con il lavoro dimenticando di altre bellezze della vita. Sai, sono a conoscenza del fatto che parecchi imprenditori (soci) nonostante la crisi economica si mettono a vivere insieme e ci lavorano pure nel posto dove dormono. Qui siamo praticamente al limite di una situazione critica creata dal cosiddetto capitalismo dove pure i datori di lavoro fanno fatica a vivere e non hanno scelta se identificarsi o meno con il loro lavoro, costretti a dedicare il proprio tempo libero al lavoro e pochissimo agli amici e famigliari. Purtroppo chi lavora per loro deve adattarsi e fare la stessa vita, spesso perchè gli viene detto "devi vivere con questo lavoro".
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