E' difficile scrivere quando in mente i pensieri sono tutti disordinati. Anche solo leggere un libro può sembrare una cosa impossibile. Molte volte mi sono chiesto se ciò sia dovuto dal fatto che possa essere stupido o magari perchè ho semplicemente un problema. Ma se fosse semplice questo problema, l'avrei già risolto. Il punto è che non riesco a vivere come il resto delle persone. Ormai il blog è pieno di frasi mie in cui dico di essere un depresso, ansioso, ecc, ecc. Va bene, provo a parlare d'altro.
Per quanto io riesca a ricordarmi, sono quasi sempre stato testardo perchè a tutto volevo trovare una mia strada. Sicuramente per il mondo in cui vivo questo non andava bene, di conseguenza, le persone vicine a me hanno sempre cercato di rendermi conforme agli altri, quando invece bastava comprendere il vero perchè di quel mio comportamento. La maggior parte trova quasi sempre una soluzione per chi è diverso: la correzione. Ma io non capisco se sono così perchè appunto dovrebbe correggermi qualcuno o io stesso, o perchè avrei qualcosa da scoprire in questa vita - ciò che gli altri non fecero ancora. So già che cosa enuncierebbe la psicologia o la psichiatria a riguardo dando una spiegazione professionale e logica: pensi che dovresti scoprire qualcosa per colpa della tua sofferenza e questo ti fa sentire importante, ti dà un senso per esistere.
Mi chiedo allora: ma se tutti i più grandi scienziati ed inventori andassero in passato in psicoterapia, probabilmente oggi non avremmo ne lampadine, ne telescopi, neppure mulini. Gli scienziati sono folli nel loro modo di essere. Non parlo di gente che si limita a studiare e analizzare il mondo dai libri, ma di persone che vanno oltre. Con questo non voglio dire affatto di essere io stesso un inventore, anche perchè al mondo attuale non gliene può fregar niente di riflettere su ciò che succede, e poi, ci sono già tanti come me, ovviamente ognuno ha il suo modo di essere ma qualcosa ci accomuna. Pensare, analizzare e riflettere mica è una cosa che frutta soldi. Ecco perchè oggi se sei filosofo, psicologo, artista e non eccelli, non sei nessuno, anzi, finisci pure a toglierti la vita. Mi sto convincendo sempre di più di non essere io quello capace di adattarmi ad un mondo corrotto, nonostante spesso mi faccio corrompere io stesso. Ma odio la finzione, la simulazione, la falsità. Anche un banalissimo esempio come un film porno dove si finge di provare piacere (è vero: ce ne sono pochi dove il piacere si prova veramente, vedi articolo "Il piacere sessuale: cosa è divenuto oggi"), non mi farebbe eccitare ad esempio. Perchè allora molti guardano quei film. Perchè siamo dei polli, perchè non sappiamo fare differenza tra il vero ed il falso, oppure ci piace talmente tanto il falso che lo facciamo passare per vero. Un altro interessante esempio può essere il marketing: la base di tutto ciò che è falso oggi, l'esempio perfetto di finzione ed ipocrisia. Di questo parlerò nel prossimo post.
Per quanto io riesca a ricordarmi, sono quasi sempre stato testardo perchè a tutto volevo trovare una mia strada. Sicuramente per il mondo in cui vivo questo non andava bene, di conseguenza, le persone vicine a me hanno sempre cercato di rendermi conforme agli altri, quando invece bastava comprendere il vero perchè di quel mio comportamento. La maggior parte trova quasi sempre una soluzione per chi è diverso: la correzione. Ma io non capisco se sono così perchè appunto dovrebbe correggermi qualcuno o io stesso, o perchè avrei qualcosa da scoprire in questa vita - ciò che gli altri non fecero ancora. So già che cosa enuncierebbe la psicologia o la psichiatria a riguardo dando una spiegazione professionale e logica: pensi che dovresti scoprire qualcosa per colpa della tua sofferenza e questo ti fa sentire importante, ti dà un senso per esistere.
Mi chiedo allora: ma se tutti i più grandi scienziati ed inventori andassero in passato in psicoterapia, probabilmente oggi non avremmo ne lampadine, ne telescopi, neppure mulini. Gli scienziati sono folli nel loro modo di essere. Non parlo di gente che si limita a studiare e analizzare il mondo dai libri, ma di persone che vanno oltre. Con questo non voglio dire affatto di essere io stesso un inventore, anche perchè al mondo attuale non gliene può fregar niente di riflettere su ciò che succede, e poi, ci sono già tanti come me, ovviamente ognuno ha il suo modo di essere ma qualcosa ci accomuna. Pensare, analizzare e riflettere mica è una cosa che frutta soldi. Ecco perchè oggi se sei filosofo, psicologo, artista e non eccelli, non sei nessuno, anzi, finisci pure a toglierti la vita. Mi sto convincendo sempre di più di non essere io quello capace di adattarmi ad un mondo corrotto, nonostante spesso mi faccio corrompere io stesso. Ma odio la finzione, la simulazione, la falsità. Anche un banalissimo esempio come un film porno dove si finge di provare piacere (è vero: ce ne sono pochi dove il piacere si prova veramente, vedi articolo "Il piacere sessuale: cosa è divenuto oggi"), non mi farebbe eccitare ad esempio. Perchè allora molti guardano quei film. Perchè siamo dei polli, perchè non sappiamo fare differenza tra il vero ed il falso, oppure ci piace talmente tanto il falso che lo facciamo passare per vero. Un altro interessante esempio può essere il marketing: la base di tutto ciò che è falso oggi, l'esempio perfetto di finzione ed ipocrisia. Di questo parlerò nel prossimo post.
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