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29 novembre 2014

Quando il mondo dentro di noi crolla

Mi capita di pensare che tutto quel che ho fatto fino ad ora e tutto quel che sono stato siano cose inutili. Mi chiedo se tutti i pensieri "profondi" che ho fatto siano causa del fatto che in molte situazioni mi sentivo represso oppure perchè ero in preda della depressione. La domanda che mi pongo è: ha un senso tutto questo oppure sono io che dò senso a tutto?

[donna nuda che guarda il proprio riflesso nell'acqua piangendo]

Una settimana fa quando decisi di lasciare il lavoro, avevo l'impressione di impazzire, anzi, stavo impazzendo. Poi, la causa non è tanto chiara, non si capisce se mi sentivo così per l'ansia o per il mal di testa molto forte oppure per le vertigini. Stavo letteralmente impazzendo e mi sembrava che il mondo che ho immaginato fino ad ora, anche il mio mondo interiore, stessero crollando. Non volevo accettare le cose per come erano, neanchè adesso sono completamente sicuro se l'immagine che ho creato incoscientemente di me è un'immagine falsa o vera.

Per quale motivo ho iniziato a peggiorare al lavoro? Perchè non sopporto lo stress, perchè mi faccio tante paranoie e credo che tutti intorno stiamo parlando di me e siano contro di me, perchè non reggo il rumore, per il freddo che c'è attualmente fuori e che forse mi provoca quei dolori cervicali, perchè ho iniziato a non credere più nelle mie forze, perchè non è una cosa adatta a me? Ma quali sono le mie forze, le conosco almeno?

Che cosa vuol dire "adatto a me"? Io non lo so. Fino ad ora non l'ho saputo e continuo a non saperlo. Cos'è che invece può essere adatto a me? E' possibile diventare ciò che mi piace? Sarebbe meglio fare un lavoro che fa la maggior parte: operaio, cameriere, commesso, ecc? Forse, ma come mi sentirò facendo uno di quei lavori, come accetterò il fatto che non sono nessuno. Magari è solo questione di come le cose vengono viste. Forse lavorando, potrò comunque essere qualcuno nel mio piccolo e continuare ad indagare sul perchè di tutto quel che succede intorno.

La mia visione attuale mi dice che fino ad ora ho vissuto dentro il mio mondo non interagendo molto con l'esterno. E' un fatto positivo o negativo? Chi lo definisce? Forse la società, e questo vale molto? Forse ho paura di quello che la società pensi di me? Adesso mi sembra di non voler accettare le cose per come sono, non voler accettare questa realtà, non voler affrontarla, non voler vivere talvolta, non voler rimanere a stare con la mia famiglia e sentire di essere un peso.

Cosa sono stato fino ad ora; un forte, un debole, un malato, un vigliacco, un falso.. ? Perchè sto perdendo la mia immagine, perchè non mi sento più me stesso? Perchè non ho più coraggio di affrontare nulla? Perchè a volte agisco come uno stupido, perchè ho avuto così poca visione di quel che c'è stato intorno a me?

La mia natura è rimanere un depresso e continuare a tormentarmi, ad essere triste, a soffrire, ad essere una vittima? Che cosa sono io? Qual è la cosa reale di me? Riempire di significato e senso il vuoto è normale? E' reale Immaginare un mondo illudendosi? Chi lo immagina e chi no allora? Bisogna farlo per non impazzire?

10 commenti :

  1. Jan, continua a porti domande e impegnati sempre per andare alla ricerca delle risposte. Alla ricerca della verità. Allo stesso tempo cerca di non farti prendere dallo sconforto.
    Ho provato anche io a volte ciò che tu descrivi, è molto brutto e fa tanto male.
    Ma credo che a volte sia questo il prezzo da pagare per avere anche solo una parvenza di verità, per poter andare anche solo alla sua ricerca.
    Anche se tu forse non riesci a capire che ti sta succedendo, in realtà è iniziato il processo che ti porterà presto ad una grande decisione: rimanere così, con una vita che non ti soddisfa solo per paura di ciò che potrebbe succedere... oppure affrontare l'enorme rischio che comporta il liberarsi da questa "gabbia dorata" che ci è stata costruita attorno.
    Io posso solo consigliarti, per uscire da questo stato e colmare ogni tuo dubbio, di avvicinarti il più possibile alla Natura. Avvicinarsi non come un giudice pronto a giudicare ogni aspetto, ma accostarsi con umiltà e apertura mentale. Vedrai che un'esperienza simile è in grado di colmare molti dubbi che spesso noi uomini ci portiamo dentro. La Natura sa dare la dimensione giusta ad ogni cosa e molti problemi finiscono con l'affievolirsi, molte cose iniziano a perdere importanza.

    Ciao
    Alessandro.

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    1. Purtroppo è proprio l'apertura mentale ciò che riesco a raggiungere difficilmente. Resto chiuso e non riesco ne ad imparare ne a progredire, è proprio come una gabbia che non ti permette di vivere normalmente e goderti il momento.

      Grazie Alessandro

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  2. Questo sarebbe un vero argomento da trattare:

    CARABINIERE SIUCIDA?

    “Lavoro per i servizi segreti italiani ed internazionali e da tempo sto vedendo cose a noi sconosciute cose non di questo mondo ma dei nostri creatori, purtroppo sapere determinate cose porta delle responsabilità , mi resta poco da vivere so già che stanno arrivando per chiudere la mia bocca per sempre”.
    Queste le ultime parole lasciate in un post su facebook da Luis Miguel Chiasso, carabiniere dell’VIII Reggimento Lazio, originario della provincia di Terni, trovato cadavere con un colpo di pistola, quella d’ordinanza, al petto nella sua stanza nella caserma di Roma.

    Un pensiero molto lungo e complesso quello che il giovane ha affidato al social network prima di porre fine alla sua vita. Un post inquietante, che parla di politica, di ribellione, di sospetti. Parole che hanno creato un mistero intorno a questa morte e proprio per questo la procura ha disposto l’autopsia sul corpo.

    Prima di togliersi la vita il giovane aveva chiamato il 112 pronunciando frasi sconnesse; l’operatore che aveva ricevuto al chiamata, compreso la gravità della situazione, aveva provato a trattenerlo in linea, ma è stato tutto vano.

    Troppi Segnali Strani

    A destare sospetti su questa morte, molti segnali pochi chiari. Prima di tutto il post. Parole che lasciano dubbi e ombre su cosa poteva sapere il carabiniere o solo farneticazioni di un ragazzo mentalmente instabile?
    Di certo c’è che nelle ultime parole di Luis non si parla di suicidio, ma solo di morte imminente.

    In secondo luogo la modalità della morte, un colpo di pistola al petto. Premesso che il modo in cui qualcuno sceglie di togliersi la vita è del tutto soggettivo, ma se lo uniamo alle parole del post, suona quantomeno strano che per uccidersi ci si punti la pistola al petto.

    Infine la telefonata al 112. Chi vuole togliersi la vita, non chiede aiuto e poi scrive frasi come “so gia che stanno arrivando per chiudermi la bocca per sempre.”

    Perché Nessuno Ne parla

    La notizia di questo suicidio è di qualche giorno fa ma nessun telegionale ne ha parlato.
    Perché? Perché a parti inverse, quando un carabiniere in divisa uccide, per errore o per colpa, inizia un processo mediatico spietato che non lascia scampo neanche in caso di innocenza e se a morire è un giovane in divisa, non è degno neanche di essere ricordato?

    La domanda è lecita, ma rimarrà senza risposte. È una domanda scomoda, che qualcuno considererà irriverente o polemica.
    Per noi è una domanda legittima e come tale la poniamo alle coscienze della gente comune. Ognuno trovi la propria risposta.

    Fonte: Il Messaggero

    Ciao Alcino

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    1. Perché il mondo occidentale non è mai stato libero. La democrazia non è mai esistita. L'informazione è sempre stata manipolata. Grazie per la segnalazione.

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  3. Jan, ti fai troppe domande in una volta. Sai che la magioranza non sa quasi nulla?
    Molto semplicemente la gente si limita a vivere e a gioire di piccole cose. Tu giochi mai? Hai degli amici con i quali tirare calci ad un pallone? Sai giocare a carte? Sai scherzare? Sai che queste cose si imparano e non sono naturali? Per imparare bisogna fare pratica. Cerca l'ironia nelle cose. Farlo darebbe persino senso a tutto. Poi c'è l'amore. Amore per la natura e o per i bambini. Amore per una donna la cui anima si incastra con la tua... Ma amare vuol dire prendersi cura. Sai come è bello scoprire di essere importanti per qualcuno? Il senso della vita e la capacità di sopportarla derivano dai rapporti umani. Sorridere per cercare un contatto, non è sorridere falsamente, ma comunicare una disponibilità. Attaccare bottone è prendersi un rischio. A volte va male, ma altre no. Cerca le persone Jan. Attacca bottone. Solo non andare da gente che sta male, ma circondati di gente sensibile che vuole stare bene ed ha ciò che tu non hai abbastanza: la positività.
    Ricorda che sono quasi tutti più o meno confusi e con problemi esistenziali, solo che non lo danno a vedere. Ognuno risolve i suoi problemi a suo modo: c'è chi si da alla religione e chi all'arte o ad altro ancora. La cosa importante è cercare di perdonare e perdonarsi. È la mancanza di perdono che crea le nostre gabbie. Ricordi Magnolia?
    Grazie di avere creato questo blog, per me è stato importante.

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    1. Ti meraviglierai ma la mia vita sociale è alquanto inusuale, non sono come il resto. No, la maggior parte dei miei amici non si trovano dove sono attualmente. Gioco ma molto raramente.

      Evidentemente anche questo può contribuire alla depressione, ma non solo.

      Sì, ricordo il film.. me l'avevi consigliato tu difatti.

      Grazie a te che perdi, volevo dire prendi tempo :D a scrivere... e leggere quel che si scrive qui.

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  4. Tutto dipende da quello in cui credi.
    Le tue sono domande molto personali, che mi sono posto spesso anche io, alle quali soltanto tu puoi trovare risposta.
    Posso dirti quello che credo io ma non so se questo potrà esserti d'aiuto.
    -ha un senso tutto questo oppure sono io che dò senso a tutto?
    Ha senso. Ogni esperienza che viviamo, ogni sentimento che proviamo serve ad indicarci una direzione di coscienza, ad insegnarci come vogliamo essere. Tutto serve a portarci a delle scelte.
    -Che cosa vuol dire "adatto a me"?
    Vuol dire che non ti pesa, che ti viene naturale e, magari, ti rende anche felice. Se non ne hai idea, per stabilirlo non puoi far altro che sperimentare.
    - La mia visione attuale mi dice che fino ad ora ho vissuto dentro il mio mondo non interagendo molto con l'esterno. E' un fatto positivo o negativo? Chi lo definisce?
    Viviamo in una società, abbiamo bisogno di interagire per crescere emotivamente, per imparare dagli altri che ci sono punti di vista diversi per guardare la stessa cosa, per mettere alla prova le nostre convinzioni più profonde...ma anche perché tutti noi abbiamo bisogno dell'attenzione e dell'amore di qualcuno.
    Lo definisce la logica e, probabilmente, un po' di buon senso.
    -Cosa sono stato fino ad ora; un forte, un debole, un malato, un vigliacco, un falso.. ?
    Tutto questo e molto altro ancora. Ognuno di noi è molte cose durate la sua vita, una continua evoluzione.
    - Perchè sto perdendo la mia immagine, perchè non mi sento più me stesso? Perchè non ho più coraggio di affrontare nulla? Perchè a volte agisco come uno stupido, perchè ho avuto così poca visione di quel che c'è stato intorno a me?
    Per vedere bene se stessi è necessario guardarsi anche con gli occhi degli altri. Mai chiudersi. Il coraggio arriva dalla convinzione delle proprio scelte. Forse ti mancava questa certezza.
    -La mia natura è rimanere un depresso e continuare a tormentarmi, ad essere triste, a soffrire, ad essere una vittima?
    No, no e poi no! Non esiste una "natura" che non possiamo cambiare con la volontà.
    - Che cosa sono io? Qual è la cosa reale di me? Riempire di significato e senso il vuoto è normale? E' reale Immaginare un mondo illudendosi? Chi lo immagina e chi no allora? Bisogna farlo per non impazzire?
    Le eterne domande esistenziali dell'uomo. Chi siamo e come riempire il vuoto, di solito, lo si impara nel corso della vita.
    Per quanto riguarda l'immaginare un mondo diverso...beh, sono i sogni che fanno la differenza! Quel che conta è non abbattersi e lavorare ogni giorno, nel proprio piccolo, per far si che questo mondo sia possibile nel futuro...se non per noi almeno per chi verrà dopo di noi.

    A presto.


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    1. Apprezzo il tuo impegno di provare a rispondere a quei quesiti che mi sono posto. Non so nemmeno se sia una cosa accettabile il cercare di generalizzare un'esperienza personale con un titolo che in realtà dovrebbe rivelare qualche segreto. Io ho rivelato veramente poco in quegli anni che ho scritto, nella maggior parte dei casi non ho fatto altro che lamentarmi e far uscir fuori pensieri che spesso stanno nella testa e non portano da nessuna parte.

      Non abbattersi? Lavorare?
      Spero di avere le energie di farlo.. o magari di trasformare le energie che ci sono già in qualcosa di utile, cosa che si riesce a fare difficilmente e non sempre abbiamo gli strumenti a disposizione per farlo e nemmeno la volontà.

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  5. Jan, capisco tutto quello che scrivi! Dopo 10 anni di depressione, 10 anni di psicanalisi, 10 anni di medicine, ho scoperto il magnesio (si, quello semplice in polvere). Il 'cane nero' dentro di me ormai è diventato un amico! io sto bene, anche se il mondo non sta bene. Auguri! g

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    1. Io penso che per ogni caso ci sia una soluzione adatta. Il magnesio dici.. -_-

      Grazie comunque

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NOTA IMPORTANTE:
Firmarsi è segno di educazione!