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8 giugno 2014

Insulto: metodo di comunicazione


"Se uno dice la verità è stronzo, se non la dice è ipocrita e se sta zitto è ignavo.
Possiamo solo sceglierci l'insulto a quanto pare."
Costantino Longu
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Altre citazioni in arrivo qui: Manifesti

39 commenti :

  1. La verità bisogna nn dirla ma saperla dire, è questo secondo me che fa la differenza.Naturalmente sempre tenendo conto di alcuni fattori, tipo la persona alla quale viene detta.
    LO

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  2. Penso che LO abbia ragione.
    Non si possono semplicemente dire "le cose in faccia" se intendiamo relazionarci in modo sano con qualcuno, ma saper anche utilizzare il giusto mezzo linguistico ed emotivo (in rapporto ovviamente al tipo di persona che ci troviamo di fronte).

    K

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  3. Questo aforisma è veramente brillante, ma a mio parere anche LO ha ragione.

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  4. Grazie dei commenti, ragazzi!

    Ma dare ragione a Lorella è una presa in giro? O ha detto veramente una cosa sensata? :D (scherzo)

    Jan

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  5. Non sono per nulla d'accordo, la verità comoda o scomoda, va sempre detta nuda e cruda. Girarci attorno non serve a nulla e si rischia poi di essere fraintesi. Come direbbe Totò: "Siamo UOMINI o caporali!" Poi cosa si intende saper "dire" la verità? Probabilmente significa addolcirla e a quel punto non si tratterebbe di semplice ipocrisia?
    La differenza deve farla il soggetto destinatario, non possiamo assumerci nessun'altra responsabilità se non quella di essere stati onesti nei suoi confronti. Inoltre la verità come la sentiamo è semplice da dire, in quanto non richiede nessun sforzo di memoria, qualora dovessimo ripeterla. Poi mi chiedo perchè edulcorare ogni minima cosa? Non è meglio soffrire una volta per tutte e finirla in bellezza, e magari crearsi quegli anticorpi necessari a superare il trauma, piuttosto che avere il dubbio se si è capito bene ciò che ci è stato trasmesso o se siamo noi riusciti ad esprimerla secondo i canoni della tecnica comunicativa? Comunque anche questa è un'altra battaglia persa contro questa epoca effeminata, dove purtroppo l'apparenza oramai ha un valore maggiore della sostanza.

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    1. Andriun, ma se la citazione stessa dice che "chi dice la verità non è stronzo, chi sta zitto non è ingavo e chi non la dice non è ipocrita". Insomma, dice proprio il contrario di quel che hai capito. Comunque, in parte potrei concordare col fatto che non bisogna girare intorno, ma è anche vero che ciascuno di noi è fatto a modo suo. Quindi, non puoi pretendere da tutti la stessa reazione, lo stesso modo di fare e lo stesso ragionamento.

      Jan

      p.s. Lorella, ho visto solo ora il tuo commento XD

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    2. Jan la citazione dice: "Se uno dice la verità è stronzo, se non la dice è ipocrita e se sta zitto è ignavo". IO mi sono semplicemente limitato a dire che l'ipocrisia non sta nel dire la verità, ma nel cercare delle forme per farla accettare meglio! A che pro? Le persone non faranno, mai gli "anticorpi" che continuiamo ad andargli in contro. Ci rendiamo conto che se oggi un professore di ginnastica dice ad una ragazza: "sei grassa" e questa si suicida è ancora colpa del professore? Ma stiamo scherzando? Se una madre rimprovera il ragazzo per aver la camera in disordine e gli fa notare i calzini sporchi, questo arriva pure buttarsi dalla finestra perchè non sa accettare una verità! Quanto dovremmo aspettare perchè la possa accettare? Jan il mondo è effeminato, lasciamo alle femmine il compito di edulcorare le cose, che tanto una più una meno non fa differenza, ma noi UOMINI abbiamo il dovere di dire la verità per come si presenta, perchè di danni ne sono stati fatti a sufficienza a pensare sempre in modo politicamente corretto, e se è vero come è vero che la verità nuda e cruda fa delle vittime, come è fisiologicamente inevitabile, la bugia o la verità edulcorata, ne fa molti di più, perchè in fondo il problema non viene affrontato alla radice, ma solo spostato in avanti nel tempo. Ciò non toglie che una volta "innescate" al primo urto questi esseri indeboliti, come delle mine, prima o poi scoppiano!

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    3. Andriun, la sensibilità non è una caratteristica femminile così come la fermezza non è sempre una caratteristica maschile. Essere sensibili dunque, non vuol dire essere effeminati.

      Se la ragazza o il ragazzo in questione si suicidano, questo dipende dal modo in cui gli è stato detto il messaggio e dal loro stato mentale. Può essere colpa della madre o del professore così come può essere colpa del loro disagio mentale se c'è.

      Noto che osservi fatti ed eventi dando a questi due spiegazioni soltanto, ma la vita ha molte più sfumature e secondo me fermarsi solo a quei due aspetti limita appunto la visione completa della realtà.

      Jan

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    4. Jan non venirmi a dire che l'UOMO e sensibile pari alla donna o più sensibile. Anche se sotto alcuni aspetti lo è, specie quando vuole bene a qualcuno, è prima di tutto un essere pragmatico, che usa la logica e non mi puoi venire a dire che il professore ha qualche colpa se il suo alunno si suicida. Tu sei giovane, ma ti posso assicurare che nel passato era naturale chiamare i compagni in sovrappeso "ciccio bomba" e non proseguo oltre perchè c'era anche una filastrocca sul tema. Per quanto possa essere stato umiliante non si sono mai suicidati per questo, e sai perchè? Semplicemente perchè attribuivano il difetto a se stessi, e siccome erano delle buone forchette, lo accettavano e basta! Era gente con le palle! Come accettavano i froci di essere chiamati in quel modo, e nessuno si scandalizzava se uno guidando pr errore tagliava la strada e si beccava del cornuto.

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    5. A volte può esserlo, certo.

      Tu in genere parli di persone sicure di sè, con zero disagi mentali, con zero complessi, ma oggi la percentuale di queste persone è piccolissima. Quindi, non puoi dire ad uno che soffre di un disagio mentale che non ha le palle di accettare una situazione. E' come se io ti dicessi di fare 30 flessioni quando tu hai una mano rotta, e prova a dimostrarmi che hai le palle facendo quelle flessioni.

      Insomma, c'è un sacco di ignoranza in giro riguardo i problemi psicologici della persona. Spesso è assenza di coragio o di palle come dici, ma a volte è anche un problema mentale che va risolto con l'aiuto e il sostegno degli altri.

      Non vedo nulla di coraggioso nel chiamare qualcuno "ciccio bomba" ma posso capire se questo viene fatto per scherzo, ma anche con questi bisogna stare attenti. Posso farti esempi di ragazzi che per colpa di certi insensibili si sono suicidati. Certo che non era completamente colpa di chi li ha provocati, avranno avuti già di problemi, ma l'evento scatenante ha il suo.

      Posso dire che la colpa è della società che genera teste di cazzo incapaci di capire il dolore altrui. E' questo il vero problema. Dividerci, accusarci e deriderci a vicenda non serve a nulla, ma soltanto per creare guerra tra coloro che sono diversi.

      Comprendo il filo del tuo discorso. Può darsi che il problema ci possa essere quando "lo sfigato" viene considerato meglio in qualcosa degli altri. La situazione dei gay è un esempio. Ne avremmo sentito parlare in tanti che le coppie gay sono meglio di quelle etero. Questo ovviamente è un problema perchè è una manipolazione della realtà e una propaganda. Ma il gay, il depresso, il ciccio bomba in sè non ne hanno di colpe. Sono colpevoli quelli che li mettono in una posizione di superiorità!

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    6. E quelli che non si sono suicidati, sono cresciuti più forti!
      Capisco il tuo sillogismo, ma vedi la mente non è una mano rotta, alle volte alla mente vengono chiesti degli "sforzi" che le possibile fare, ma che non verranno mai fatti dal soggetto per pigrizia o per incapacità e passa sotto il nome di educazione. L'educazione comporta anche lo scontrarsi inevitabilmente con le difficoltà del mondo che ci circonda e il miglioramento sta proprio nella capacità di superarle. Come la gazzella deve fare i conti giornalmente con il leone, per sopravvivere, l'uomo deve fare i conti oltre che con gli eventi che lo circondano, anche con se stesso dal momento che è un essere pensante. Prima di essere in grado di supportare gli altri, deve essere in grado di accettare e supportare se stesso, altrimenti farà solo danni. Di conseguenza sarebbe meglio, per la società stessa, che si facesse supportare. Poi vedi, per riprendere il tuo esempio, se IO ho la mano rotta, non sono considerato "normale" nella mia integrità e quindi non mi verranno chieste le 30 flessioni. Come vedi, vi sono 2 aspetti importanti che vengono riconosciuti in questo frangente perchè venga esentato dall'esercizio, ovvero l'oggettiva presenza di un limite(la mano rotta), e il fatto di non poter essere considerato abile, quindi "normale"; per non parlare che si potrebbe anche indagare sulle cause per capire se ciò è stata conseguenza di una mia disattenzione(quindi penalizzabile) o piuttosto generato da semplice casualità. Preso atto di questi aspetti è possibile procedere alla cura e quindi sanare una situazione "instabile". Però non viene messo in discussione il metodo(le 30 flessioni), ma si provvede ad intervenire solo sull'aspetto limitante del soggetto "malato". Oggi non è così, e lo dobbiamo a questo mondo femminilizzato dove non è più nemmeno possibile aiutare, perchè "aiutare" significa discriminare e questo per certe menti "malate" è male. Quello che voglio farti capire e che oggi proprio per un'eccessiva sensibilità verso il prossimo, quindi condizionati da quell'aspetto tipicamente femminile(vedi l'istinto materno) si è proprio rinunciato a chiedere le 30 flessioni a chi potrebbe farle, perchè si parte con il presupposto che potrebbe essere "malato", generando così alla fine altri esseri che attualmente malati non lo sono, ma lo diventeranno. Una selezione naturale è accettabile se si vuole salvaguardare la specie. Salvare tutti è impossibile, e solo le persone molto sensibili come le donne. ma anche poco pragmatiche lo pretendono. La spirale della decadenza innescata dalla donna sta proprio in questa incapacità di fare delle chiare e logiche distinzioni, lasciando inalterato il metodo quando ritenuto funzionante. Ergo, la donna proprio per questa sua caratteristica poco propensa alla disciplina, non è nemmeno adatta al ruolo di educatore.

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    7. Andriun, la logica non basta a scoprire la verità, ci vuole anche la conoscenza. Quando comunemente parliamo di logica, infatti, intendiamo nient'altro che il ragionamento non contraddittorio sulle cose che sappiamo. Se sappiamo stupidagini si può fare logica corretta? Sì! Essa sarà corrispondente alla verita? NO!!! Tu hai parecchie convinzioni sbagliate. Dovresti studiare un po' di antropologia per farti un'idea di quanto sbagli. Gli uomini delle culture più primitive erano e sono molto meno incontinenti di noi moderni nell'espressione dei propri pensieri. Nelle società antiche si cagavano tutti a dosso a dire a qualcuno che era un coglione, a meno che non fosserò convinti di voler arrivare a brutte conseguenze. Nemmeno a sparta o nell'antica Roma si è mai ragionato parlando in libertà. Altro che verità sparate in faccia alla gente! Una volta la forma dominava su tutto! Poi, se tu vuoi credere che il mondo di quando tu o tuo padre eravate piccoli sia il mondo di sempre e sia esattamente come lo descrivi, non significa che tu abbia ragione!

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    8. Piccolo refuso: addosso non a dosso.

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    9. Vede Ypsilon la logica di cui parlo si basa sulla realtà di cose e fatti conosciuti nonchè relativamente recenti. Quindi diciamo che oltre che di logica si tratta anche di semantica, dal momento che hanno anche un significato. IO Infatti non mi sono mai riferito a casi della storia antica, se lo facessi lo direi. Quindi se volevo parlare di Sparta, le avrei accennato al fatto che la donna pur venendo educata nelle sue prima fasi di vita come avveniva per l'uomo affinchè apprendesse l'arte della disciplina, poi veniva indirizzata verso un specializzazione che comprendeva quelle attività specifiche della donna, che oggi la stessa donna complice un contesto sociale ed effeminato, non sa o rifiuta quasi di svolgere. Nonostante ciò, lo stesso Aristotele ha espresso in uno dei suoi scritti la convinzione che Sparta debba la propria fine proprio alla troppa libertà concessa alle donne. Per quanto riguarda la forma, diciamo che più che una forma, esisteva un'etichetta di comportamento basata su regole ferree, ma anche su uno specifico codice d'onore. Chi sbagliava pagava, e non era sempre quello considerato debole a rimetterci caro Ypsilon. Vi sono casi di schiavi riscattati e casi di UOMINI liberi, divenuti schiavi proprio nell'antica Roma. Come di uomini giustiziati o fatti giustiziare da comandanti perchè macchiati del reato di stupro, nei confronti delle mogli di qualche contadino. Un cavallo poteva valere più della vita di un UOMO, ma aveva una ragione logica funzionale, oggi siamo arrivati a considerare il cane ed il gatto come intoccabili senza alcuna logica. dal momento per per la stessa ragione potrei anche affezionarmi ad un vitello ad un maiale o ancora ad un coniglio!

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    10. Adesso non seguo più il perché di certe tue affermazioni Andriun. Tu hai detto che un UOMO deve saper affrontare la verità, comunque essa venga presentata, senza bisogno di fronzoli e addolcimenti come avveniva in passato? Io ti dico che l'incontinenza verbale è sempre stata punita. Cosa c'entra il resto? Parlavo di Sparta perché è un simbolo di cultura dove gli uomini erano UOMINI. Da sempre l'offesa è un modo per far arrabbiare l'altro e non un modo di dire la verità. Infatti offendere e ferire sono due sinonimi. Se dico che sei obeso non sto cercando di offenderti, ma se dico che sei una palla di lardo sì. Perché? Cosa cambia? Cambia l'intenzione! Il fatto che io so che qui si da della palla di lardo col preciso tentativo di attaccare, fa sì che sia questo modo di parlare offensivo, e non il significato in se. Da che mondo e mondo è sempre esistita la difesa dell'onorabilità. Quando un uomo si vede sminuito e attaccato, non per caso o per fraintendimento linguistico, ma perché c'è un tentativo cosciente di offendere, tale uomo ha una reazione *emotiva* che lo spinge a difendere il suo onore anche se non ci sono testimoni che hanno sentito l'offesa. Ecco che l'incontinenza verbale è sempre stata punita in un modo o nell'altro. Tu dici che quello che affermi si basa su ciò che è, ma ti sbagli. Tu tante volte sopravvaluti le tue conoscenze. Io non dico di non dire mai fesserie, ma ti dico che in questo caso so delle cose che falsificano i tuoi ragionamenti. Cos'è natura? Cosa cultura? C'è chi dice che non è possibile delineare i limiti tra questi due mondi, perché non sono completamente separati. Secondo tutto quello che ho studiato io questa affermazione non è completamente vera. Comunque credo che dei vari modi per "cercare l'uomo" (come diceva Diogene), ce n'è uno molto valido. Si tratta dello studio delle civiltà primitive e semi primitive. Conoscendo i vari ordini sociali creati sempre diversi nelle varie culture si può apprendere che:
      1) Gli uomini da sempre sono emotivi;
      2)L'e carezze il senso poetico la sensibilità sono da sempre negli uomini;
      3)La forma, cioè l'etichetta (è uguale), è sempre esistita in un modo o nell'altro;
      Insomma: l'incontinenza verbale è una roba diffusa nel'ultimo secolo. Se uno dava del ciccio bomba a qualcun'altro nel 600 passava guai di vario tipo. Anche negli anni 50, 60 e 70 la continenza i vecchi la chiamavano *educazione*. Poi il fatto che oggi ci sia chi si suicida per così poco è oggettivamente un ragionamento superficiale. E qui alcuni devono studiare psicologia per capirlo. *Nessuno* si suicida per aver ricevuto un'offesa e basta.

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    11. Ypsilon quando dico come avveniva in passato, mi riferisco a forme di comunicazione normali, senza che in essa vi fosse alcuna intenzione offensiva. L'intenzione offensiva dei termini si è concretizzata con il tempo proprio con l'aumento della sensibilità, ovvero con la presenza della donna al potere. Forme verbali come handicappato, ad esempio, avevano un loro significato naturale; extracomunitario esprimeva già un concetto senza doverlo modificare. Negro, nella forma italiana è un termine che si vede in forma dispregiativa solo perchè siamo stati abituati a vederla come tale. Non occorre essere dei geni per capire che non è l'espressione che comporta necessariamente disprezzo, ma è la sua forma, nonchè il contesto utilizzato. Provi a dire ad una donna sei obesa. che poi voglio vedere la sua reazione: magari si ritrova 5 dita stampate in faccia. Una cosa è la teoria è una è la pratica caro Ypsilon! Che poi i grandi poeti siano stati e siano uomini, non lo metto in dubbio, ma sono forme di espressione rivolte alla donna per lo più ed esprimono una forma di sensibilità certamente diversa da quella femminile. Se non lo sa si può essere sensibili, senza commuoversi mentre si sta osservando un fiore. Poi come si sa, l'eccezione conferma solo la regola.

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    12. Parlavamo anche di uomini e io su quello mi ero focalizzato. Tu dici che un UOMO non si offende se gli danno della palla di lardo anche perché pensa che sia una sua caratteristica. Io ti dico che nella storia si sono quasi tutti quasi sempre incazzati come scimmie a ricevere tale insulto. Ovviamente se la cosa era detta con intenti dispregiativi. Punto. Non credo che tu possa dire altrimenti se non che al riguardo di persone in particolare in contesti e tempi particolari. Il motivo per cui una donna si offende di più di un uomo non deriva dalla sua sensibilità, ma dalla sua arroganza. Ciò che distingue gli uomini dalle donne non è la sensibilità, ma il coraggio e la pulizia intellettuale che permette di dire "io ho sbagliato e tu hai ragione" e di non cambiare idea dopo, e nemmeno, accettata questa verità, buttarsi a terra definitivamente. Il discorso che fai su tutte quelle parole che in origine non avevano un significato dispregiativo è vero, ma non contraddice i miei ragionamenti. Tu dici che oggi se dai dell'obeso ad un uomo egli si offende? Può darsi che qualche disturbato mentale si offenda, ma di solito non succede. Se lo dici ad una donna più che ferirsi per sensibilità si incazza per arroganza. Loro vogliono, spesso e volentieri, semplicemente leccaculaggio. Tu hai costruito un sistema di idee che per stare in piedi deve considerare le donne in un determinato modo e gli uomini in un altro, ma anche se donne e uomini sono molto diversi e lo sono per questioni evolutive, le differenze secondo me non sono quelle che credi tu. Nel mio sistema I punti focali sono altri. Non donna=sensibilità e illogicità e uomo=pragmaticità, logica e poca sensibilità, ma uomo= maggiore onestà intellettuale media e massima, donna=maggiore disonestà intellettuale media e massima. Noterai che tutto quello che dici si spiega meglio con questi altri due postulati. Comunque, dire che i grandi poeti si rivolgevano solo alle donne è madornale. Femminilità non è uguale a sensibilità, come durezza non è sinonimo di virilità. Femminilità vuol dire tante cose come anche virilità, ma sono cose diverse. Pensare che le donne siano più sensibili e molto più delicate degli uomini, è madornale, ed è il motivo per cui loro ci prendono per il culo tantissime volte. È vero che le donne in media sopportano molto meno le pressioni psicologiche e hanno traumi psicologici più facilmente, ma non è questo che spinge le loro scelte nelle cose di tutti i giorni. La società è femminilizzata, ma per altri motivi secondo me. L'incontinenza verbale è sempre stata punita ed è sempre stato importante il motivo per cui un concetto viene espresso in un modo piuttosto che in un altro, anche per gli stessi uomini. Quest'ultima affermazione non è un "secondo me", ma un "è così e basta" ed è assurdo che ne discutiamo ancora. Vai a dire in privato ad un delinquente assassino che è una palla di lardo poi vediamo quanto campi. E non mi venire a dire che la sua vendetta sarebbe priva di sentimento di offesa.

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    13. E' vero Ypsilon sono stato un po' superficiale nel dire che i poeti si rivolgevano alle donne anche se ho specificato "per lo più" e non "solo" come ha riportato lei. In ogni caso è sbagliato o per lo meno impreciso. Anche sulla sensibilità devo ammettere che il discorso può reggere fino ad un certo punto, ma poi esiste anche per esso un limite, pur rimanendo convinto che vi siano 2 tipi di sensibilità tra UOMO e donna, non credo che possa rappresentare un elemento distintivo come lo poteva essere la dolcezza, la fragilità e la grazia, infatti non l'ho nemmeno accennato nel mio libretto. Per quanto riguarda le parole offensive anche lì in parte le do ragione, ma solo in parte, perchè vede se qualche anno fa, il suo assassino lo avessi incrociato per le vie di Roma e gli avessi dato del cornuto in quanto reduce di una manovra azzardata, molto probabilmente mi avrebbe risposto allo stesso modo e sarebbe finita lì; mentre oggi grazie a questo mondo effeminato si arriva pure ad essere incriminati. IO a questo volevo arrivare e questo voglio sostenere. Quindi non sento di sbagliare quando accenno ad una sostanziale differenza che viene utilizzato nell'affrontare il medesimo problema: UOMO = pragmaticità e logica, donna = esteriorità; dal momento che gli esempi che vediamo giornalmente non possono che confermarlo purtroppo; nonchè la quasi assenza di un autodisciplina. Non si tratta di essere generici, perchè vede, se nelle istituzioni ci finisce gente: donne ed effeminati, che non sa fare il proprio mestiere e si trova in quella posizione, solo in quanto sostenitrice di una campagna filo-femminista, allora mi permetterà di affermare che esiste "un'intelligenza" femminile che con quel termine ha poco se nulla a che fare. Per quanto riguarda il suo postulato, da cui deriva che la donna risulta essere meno onesta intellettualmente, diciamo che anche di quello ho parlato nel mio libretto e quindi mi trova concorde.

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  6. Ti meraviglia eh :) :) :) ?????
    Cmq sapevi che prima o poi l'allieva avrebbe superato il maestro o no?...
    Ma nn preoccuparti..tanto nn lo diremo a nessuno :D ( nn scherzo)

    Ps: ecco...questo è appunto un modo di come bisogna saper dire la verità :)

    LO

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    1. L'allieva Ha superato il Maestro.

      Anche questa è una verità....

      A......A

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    2. No, in realtà è uno scherzo. Lei non ha mai superato il maestro. Da certi punti vista è più avanti di me, da altri più indietro, come del resto tutti gli esseri umani.

      Non esiste quindi il superiore, e nemmeno l'inferiore.

      AA, non voglio offenderti ma mi dai l'impressione che ha voglia di rompere le palle. Perdonami se sbaglio, ma a dire il vero mi fai anche un po' di tenerezza... è da un po' che non me le hanno rotte così. Devo ammettere però che continuo a non capirne lo scopo.

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    3. Se tu fossi una ''particolare'' persona eviteresti l'uso di certi termini perché sai cosa ne penso.........io non ti ho mai offeso in questo senso quindi ti chiedo di evitare gentilmente al di là di chi tu sia, io tratto tutti con educazione di linguaggio, se poi tu lo facessi per ''provocazione'' otterresti solo un lungo silenzio da me, quindi sei libero di agire come credi e penso anche io.Se hai da ridire sul mio modo di scrivere è giusto che tu me lo faccia notare e chiedo scusa, ma anche io ho i miei limiti..?

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    4. Io non posso essere quella "particolare" persona se non so con chi parlo.

      Il tuo silenzio ha un'altra spiegazione, non il tuo esserti "offesa" da quel che dico.

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    5. Io mi trovo nella tua stessa situazione......non so con chi mi sto scrivendo, ma è come se ti conoscessi, forse hai ragione mi faccio molto condizionare dal blog e non conosco la tua Verità......vuoi chiarimenti che voglio anche io, ti fai domande che mi faccio anche io.......perché non è possibile farlo?Sono io il problema?

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    6. Non fare finta di niente per favore. Tu non ti trovi nella mia stessa situazione. Tu puoi leggere benissimo tante cose di me, io no.

      Parto dal chiederti perchè tu vuoi tanto quella verità? E da parte tua sarebbe giusto rispondere.

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    7. Vedi come ti contraddici mi dici di non soffermarmi a quello che scrivi nel blog e poi allo stesso tempo dici che tramite ciò che scrivi posso leggere tante cose di te......Cosa credere?

      Tu cerchi la verità così quanto me ma io ti ho dato tanti indizi....senza avere riscontri

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    8. Io ho detto che non puoi conoscere una persona esclusivamente da quel che scrive. Tu distorci le mie parole e cerchi di far intendere altro. Avere il blog di qualcuno aperto davanti ai tuoi occhi restando nell'anonimato e continuando a fare la vittima è molto più semplice che trovarsi nella posizione di chi non sa nulla della persona con cui ha una conversazione.

      Così è più chiaro?

      Tanti indizi? :D ... quanto ho voglia di ridere... ma mi astengo...

      Lasciamo stare che è meglio, sopratutto il tuopassare per qualcuno che conosco sfruttando la storia del fazoletto ad esempio.

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    9. La VERITA' non ha una definizione univoca.

      Anche la Finzione è una Verità dentro la Bugia ( Stephen King), questa potrebbe essere una tra le tante ''definizioni'' ......

      La VERITA' potrebbe anche essere il risultato di tante supposizioni che entrano a far parte di un ''gioco di probabilità'' mirato ad avvicinarsi alla soluzione del Dubbio che tormenta l'ANIMA.Questa citazione personale potrebbe essere un'altra definizione della VERITA'...

      Ciao Jan
      buona giornata

      A......A

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    10. Scrivere delle citazioni apre la mente.

      Grazie della frase e della buona giornata.

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    11. Rimanendo in tema Jan spero che ciò che ti dirò non sia un ''insulto'' o un modo comunicativo offensivo verso di te, ma riflettendo attentamente mi sono data delle risposte sul chi tu possa essere......Io non penso che tu sia quella persona che pensavo,su questo blog sei molto diverso, hai mentito a me o forse stai mentendo agli altri, ma si tratta pur sempre di ''mentire'' e non va bene.....Ma c'è una cosa che mi spiazza come fa una persona che mente a pensare agli altri?Hai detto di aver fatto qualcosa per le donazioni Perché?

      Hai fatto una bellissima ''affermazione'' dicendo che nessuno è superiore o inferiore all'altro, è un essenza di pensiero che approvo moltissimo.
      Ma poi leggo frasi provocatorie, che a me non piacciono, quindi ti chiedo sono io a vedere aspetti contrastanti in te o sei tu a volerci guidare in qualcosa che magari esiste o non esiste?
      O magari sono io che voglio starmene '' dietro i cespugli a guardare'' e non voler far parte di un mondo dove non c'è chiarezza ?

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    12. Prima di tutto, non dimenticare la firma, poi, credo che ognuno possa pensarla come vuole. Anche tu quindi.

      Io non penso che tu sia quella persona che pensavo,su questo blog sei molto diverso, hai mentito a me o forse stai mentendo agli altri, ma si tratta pur sempre di ''mentire'' e non va bene.....

      Sono molto diverso da chi? Da qualcuno che conosci realmente? Ascolta, penso che non ci conosciamo. Mentire? C'è da capire poi se non menti tu stessa.

      Se è l'ultimo commento in cui ho detto cosa penso di molte donne donne che ti fa avere questo parere, allora ti dico che per me non è un problema affermarlo. Sì, secondo me nei giorni d'oggi una gran parte delle donne non meritano essere considerate appunto donne. Ma non nego che una piccolissima percentuale sia ancora appunto femminile, non degli ibridi mascolinizzati. Avevi detto che sei un'antifemminista? Ecco, secondo me un'antifemminista dovrebbe/potrebbe capire cosa intendo dire. E tu non lo sei da quel che mi stai dimostrando. Ma anche se non lo sei, per me non è un problema. Basta che tu stessa abbia le idee chiare e non ti confondi.

      Mentire? Vorrei avere più argomentazioni a riguardo. Magari ho mentito davvero su certe cose e sarebbe meglio capirlo, per questo ci vogliono spiegazioni. Da quando sei arrivata qui, non credo di aver avuto abbastanza argomentazioni da te.

      Io non guido nessuno in niente! Scrivo su un blog e chi vuole leggere e commentare lo fa liberamente. Non ho mai preteso di essere una guida per nessuno ma solo qualcuno che potrebbe far riflettere me e gli altri. Quindi, sei liberissima di pensare quel che meglio credi ma se lo esprimi in scritto devi anche giustificarlo.

      Spero che tu finalmente ti decida che cosa pensare e fare. L'indecisione è una brutta cosa che fa inevitabilmente del male.

      Jan

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    13. p.s. Il tuo sfogo me lo ricordo. E ti ricordo pure che l'ho pubblicato anche se potevo cancellarlo. Ora sta a te decidere di accettare un mio sfogo o una mia riflessioni o meno. Comunque non capisco cosa può cambiare per me se la accetti o no. Non ci conosciamo, tu non ti degni(o non sei capace) di scrivermi in privato e non ti firmi.

      Buona giornata, Anonima!

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    14. Ciao,
      Scusami se non ti chiamo Jan stavolta, vedi anche questo mi confonde ,non chiamare le persone con il loro vero nome...

      Io sono certa che tu sia esattamente quella persona che fa riflettere se stesso e gli altri soprattutto a livello interiore, forse senza rendertene conto sei già una guida per molti.

      Non sono qui per mettere a dura prova la tua ''pazienza'', né per dimostrare di essere un'antifemminista/femminista, ma una ''Persona'', che non vive nel mondo delle ''categorie o classifiche'', una persona di ''libero spirito, di libero pensiero'',che commette errori come qualunque umano, che ride e che piange, che apprezza chi sa ascoltare, chi riesce a vedere anche ciò che non si è mai riusciti a capire da soli, e che accetta i cambiamenti che non vadano a ferire e a cambiare quelli dei propri cari e di chiunque gli sta attorno.
      Verissimo non sono capace di costruirmi un e-mail falsa,sarebbe come fuggire da me stessa, come disconoscere i miei reali dati che mi identificano...
      Sto cercando di tirare fuori , come vedi, in modo pubblico, ciò che penso veramente anche di te, ti chiedo di perdonarmi se intaso spesso degli spazi sul tuo blog o se dico cose che possano metterti in difficoltà'....
      No, noi non ci conosciamo realmente ma forse ''mentalmente'' si.....e quasi come se intuissi i tuoi pensieri che non trovano pace nel cercare ''risposte'', che io vorrei darti ma penso sia impossibile, forse non ci sono proprio risposte ma solo affermazioni e domande.
      Voglio ringraziarti per la pazienza, la disponibilità, il tatto, la capacita' di ragionamento che mi hai dimostrato, grazie .

      A me basta sapere di non essere sola e l'unica a sentirsi in un certo modo, e soprattutto che tu stia bene..ciao

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    15. Scusami dimenticavo la firma

      L...a
      Aggiungici tu le lettere mancanti, credo che tu le conosca molto bene ciao

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    16. La conoscenza ha molte fasi, tra cui anche l'essere anonimi in un certo senso per poi scoprire la propria identità. Il mio nick riflette me stesso, non è stato scelto a caso e non è completamente falso, se devo parlare della mia identità. Forse è anche intuibile.

      Crearsi una mail finta e contattare una persona in privato ti dà la possibilità di conoscerla meglio conservando la propria privacy e parlare di cose che non avresti potuto mai scrivere su un blog. E' questa la differenza tra i commenti ed i messaggi privati. Se non lo fai vuol dire o che hai lo scopo di creare un po' di casini nel blog in cui ti trovi o perchè non ne sei capace tecnicamente o per principio. Non ti fissare su queste cose.

      Non farmi ridere con quel nome, perchè se ti chiami Lorella, so benissimo che non sei la Lorella che scrive già... quindi il tuo tentativo di fregarmi è fallito.

      Firmati pure come meglio credi, basta che non crei confusione.

      Ti dico solo che la mia fiducia la otterai solo quando sarò certo che non sei una falsa.

      Jan

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    17. Perché sei sempre cosi prevenuto?Su quella firma mancano tre lettere con --- trattini e non cinque, quindi ti smentisco dicendoti la verità , ma tu con la tua diffidenza assurda non la vuoi vedere!!!? Non mi sognerei mai di spacciarmi per Lorella o chiunque altra......O forse tu conosci tecnicamente bene il sistema per farlo??
      Io vado solo con il mio intuito, non con la furbizia di raggiungere nessun fine........non so tante reali cose di te e non è detto che scrivi il vero, come vedi anche io sono di fronte ad un ''Anonimo''in un certo senso, ma non mi faccio tanti complessi mentre tu si

      Voglio tranquillizzarti che non ho intenzione di fare nessun casino nel tuo blog,anche se riconosco che ho un modo abbastanza insolito di comportarmi, mi dispiace


      L---A


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    18. "O forse tu conosci tecnicamente bene il sistema per farlo??"

      No. Il fatto è che qualcuno ha già avuto l'onore di farlo.

      Perché sei sempre cosi prevenuto?

      Perchè se mi fido troppo delle persone posso diventare ossessionato da loro. Sono di quelli che si fidano più del ragionamento e della logica, non delle emozioni. In un certo senso sono anche una contraddizione perchè mi capitò molte volte innamorarmi, lasciando da parte il lato logico. Sono appena uscito da uno di quei periodi ed è normale che sia così.

      Certo LA, hai un modo strano di comportarti. Sembra quasi che tu tenti di possedere quello che non è tuo, in questo caso i miei pensieri (per fortuna non me, scherzo), li tratti come se fossero tuoi. Posso ipotizzare che tu possa avere qualche disturbo affettivo. Tranquilla, non è una critica. Non sono di quelli che discriminano chi soffre, ne ho passate molte anch'io.

      Per il nome. Non ti preoccupare di dirmelo. Potrei chiamarti anche semplicemente LA. Ma una curiosità mi viene comunque: è Luana o Laura? Ovviamente non sei tenuta a rispondere.

      Jan

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    19. Jan,
      Ecco ti chiamerò Jan partendo da un finto nome, tu si che leggi nel pensiero le persone:-) , più giochi agli indovinelli più pensi di arrivare ad una certezza, stai viaggiando nel mondo dell'irrealtà, ma ti capisco siamo nel mezzo di ciò che ti ho sempre detto.........Matrix.......Ci ha rubato le coscienze, e spazia nella nostra mente liberamente...

      No, il fatto è che qualcuno ha già avuto l'onore di farlo.
      Questa tua frase conferma quanto ti ho detto, sinceramente ho sempre avuto il dubbio di trovarmi difronte a due persone similmente differenti, esistono dei falsi cloni ?Grazie per avermi messa in guardia......Andriun!!!

      LA..........persona che movimenta in piacevole modo il tuo blog......stammi bene signor maestro

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  7. Il problema è che nn tutti siamo fatti allo stesso modo,a volte dire una verità nuda e cruda può fare molto danno xchè la persona che la riceve nn puoi sapere in che stato psicologico si trovi,ci sono persone che nn dico nn debbano saperla,alla fine la verità arriva lo stesso,ma xchè nn dobbiamo farlo in maniera meno traumatica?Invece ormai vogliamo essere spietati,fregandocene della sensibilità degli altri,altro che soffrire una volta e basta,dalle mie parti si dice: meglio malato che morto!
    LO

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NOTA IMPORTANTE:
Firmarsi è segno di educazione!