Cerca nel blog

7 maggio 2012

La pace degli esseri viventi

Mi domando se qualcuno ha mai creduto veramente nella pace totale nel mondo. Quando mai sarebbe possibile realizzare una cosa simile se essa è reale?

[paesaggio: cielo, mare ed acqua]

In molte religioni si descrive un cosiddetto stato di pace interiore e di non violenza con quelli intorno. Sarei forse un po' fuori a dire certe cose ma credo che un tale stato non possa esistere nella realtà di tutti i giorni cioè, mentre si è vivi. Chissà se questo stato c'è anche quando si è morti? Penso che nessuno saprebbe darci la risposta, o almeno non sarebbe stato mai capace di spiegarcelo, nel caso in cui conoscere la verità fosse possibile. Mi domando poi se è possibile saperlo?

Molte volte mi sento male, non riesco a godermi la vita ed essere tranquillo. E' forse per questo che generalizzo su tutte queste situazioni... chissà?
In genere voler la pace è naturale e comune agli esseri viventi. Ma che cosa è la pace? E' mai possibile raggiungerla? Con tutte le guerre e con la presenza di tutte le catastrofi ed i cataclismi, mi pare che la pace non era proprio nelle idee del nostro creatore.

Ormai mi sembra che la pace è desiderata soltanto dai deboli. Comunque, no... è soltanto una mia limitazione di cui ne sono consapevole.
Pensate se potessimo in un qualche modo stabilire le risorse a tutti gli abitanti del nostro pianeta, facendo sì che tutti abbiano ciò di cui necessitano veramente.

E' mai possibile che una persona che stia bene si ponga tutte queste domande? Raramente, anzi, non lo penso proprio. Queste domande si pongono sopratutto coloro che soffrono, ma hanno ancora le forze per lottare. Non sono un religioso, ma a volte amo citare alcune scritte sacre... penso che una volta Budda disse bene una cosa e cioè, che "Solo attraverso la sofferenza si può raggiungere la verità." O meglio quando egli stesso parlò della "Nobile Verità della Sofferenza":
Nel primo punto del suo insegnamento il Buddha espose con chiarezza la situazione di sofferenza caratteristica del nostro stato di esistenza, che comprende la sofferenza della malattia, dell'invecchiamento, della povertà, della morte e molte altre. Va compreso correttamente il motivo per cui il Buddhismo pone come stadio fondamentale al proprio sviluppo spirituale la consapevolezza del proprio stato di sofferenza. L'obiettivo del sentiero spirituale buddhista è quello di raggiungere la completa liberazione dalla sofferenza. Tale liberazione, però, avviene tramite lo sforzo personale di seguire i metodi proposti dal Buddha, per cui è necessario avere una decisa motivazione a raggiungere tale liberazione. Una forte motivazione, infine, si ottiene solo sulla base di una chiara consapevolezza dello stato che si vuole abbandonare. Per questo è necessario riconoscere il proprio stato di sofferenza, senza farsi cogliere da atteggiamenti nichilisti o pessimisti, ma rimanendo però realisti riguardo la propria situazione.(Fonte)
Con tutto quello appena elencato sopra ne sono assolutamente d'accordo. Cose simili diceva addirittura Gandhi - il famoso pacifista e cioè "La violenza si combatte con la sofferenza." il che vuol dire che un violento non potrà mai dare un buon esempio a quelli che lo circondano, figuriamoci stabilire la pace. Stabilire la pace riuscirà soltanto colui che soffrendo si sacrifica per il bene.

Che altro dire? Se possibile raggiungere la pace o meno, non ne ho idea, so solo che ognuno di noi umani dovrebbe cercare di raggiungerla anche se vede ciò impossibile.

Nessun commento :

Posta un commento

NOTA IMPORTANTE:
Firmarsi è segno di educazione!