E' difficile iniziare, visto che nella mente c'è una grande confusione. Sembra che l'unica soluzione sia appunto partire da quel che non sono capace di fare. E' da un po' che cerco di aprirmi e capire me stesso, che cosa sono e probabilmente cosa sarò. E' difficile ragionare, essere sincero, confessare un sentimento quando nella testa sono distrutto. Talvolta mi sembra che sono come ero 5-6 anni fa, e forse anche di più.
Oggi dopo esser andato ad un colloquio di lavoro sono arrivato a piedi nel centro della città e mi sono fermato in biblioteca. Aspettando il momento di andare al secondo colloquio, decisi di prendere qualche libro, forse per far passare il tempo più in fretta, o per non pensare a nulla, o per migliorarmi. Stavo leggendo un libro su come affrontare il dolore, dagli insegnamenti di Buddha.
E' incredibile che dopo aver letto 50 pagine, non sono riuscito a lasciarmi andare manco sul contenuto di una di quelle. Forse soltanto su qualcuna ed anche quello difficilmente. Era come arrivare appena a qualcosa e poi sentirselo strappare dai pensieri che si ha in testa, da tutto quello che fa soffrire, da tutto quello che rende chiusi, schiavi. Mi sembrava di avere la mente impenetrabile, racchiusa dentro tanti muri di difesa che non desidero avere per niente.
Quel terribile stato che ti tiene in ansia tutto il tempo, quei momenti in cui non puoi rilassarti anche se lo vorresti tanto, quei pensieri che ti tengono imprigionato, vulnerabile e incapace di reagire. A tutto questo trovi solo una soluzione: imitare una vita normale e camuffare ciò che hai dentro, portare delle maschere. Tutta quella stanchezza mentale, tutta quell'incapacità di poter essere felice ed apprezzare il "qui ed ora"... altro che continuare gli studi perchè non ne saresti capace, non per la stupidità ma per la confusione continua che ti uccide ogni giorno. Ed è per questo che infatti pensi che sia meglio morire una sola volta, piuttosto che continuare ad essere vittima di quel che ti distrugge da dentro.
Come fai ad essere tranquillo, come fai a chiudere gli occhi a tutto quel che succede nella tua mente e al fatto che arrivi qualcuno e come sempre ti dica "ma dai, non è così esagerato come dici, magari sei solo un debole" se difatti viene almeno a dirtelo.
Le persone ti considerano egoista, incapace, immaturo, crudele, insensibile, debole e che non progredisce mentalmente. Tutte queste maschere sei costretto a portartele perchè l'energia mentale ormai non ce n'è per capire chi sei davvero. Sei costretto a mentire e non te ne rendi conto perchè non sai come spiegare che non sai chi sei, non sai come stai, cosa vuoi, di cosa hai bisogno e cosa sogni. Ti mancano semplicemente le forze per spiegarlo a te stesso, altro che a qualcuno.
Come continuare allora, pensare a tutte quelle volte che cerchi di fare qualcosa di buono ed invece esce qualcosa di cattivo. Risulta che lo fai non perchè vuoi lasciarti andare ma perchè vuoi qualcosa in cambio. Quelle uniche volte in cui ti appare il coraggio, e vieni comunque giudicato. Chi ti ascolta se parli di quel che senti, chi ti sente, chi capisce il tuo vero problema, il tuo vero disagio.. se non tu stesso in momenti di crisi quando stai per tentare di nuovo.. e continui a pensare a quella scena. E fino a che la immagini, vuol dire che non lo farai.. o forse sì.. o forse deciderai un giorno andartene senza dire o scrivere una parola.
Una cosa è certa. Le qualità di una persona ed i suoi pregi sono invisibili quando si trova in quello stato, la persona in sé è invisibile perchè non si conosce, non le bastano le energie vitali che spende per rimuginare e pensare (senza volerlo) in continuazione.
Mi dispiace per questo problema di cui non sono responsabile io ma la mia mente che mi distrugge. Quanto vorrei cancellare quel che c'è stato in passato e le conseguenze su di me e su quelli d'intorno.
Oggi dopo esser andato ad un colloquio di lavoro sono arrivato a piedi nel centro della città e mi sono fermato in biblioteca. Aspettando il momento di andare al secondo colloquio, decisi di prendere qualche libro, forse per far passare il tempo più in fretta, o per non pensare a nulla, o per migliorarmi. Stavo leggendo un libro su come affrontare il dolore, dagli insegnamenti di Buddha.
E' incredibile che dopo aver letto 50 pagine, non sono riuscito a lasciarmi andare manco sul contenuto di una di quelle. Forse soltanto su qualcuna ed anche quello difficilmente. Era come arrivare appena a qualcosa e poi sentirselo strappare dai pensieri che si ha in testa, da tutto quello che fa soffrire, da tutto quello che rende chiusi, schiavi. Mi sembrava di avere la mente impenetrabile, racchiusa dentro tanti muri di difesa che non desidero avere per niente.
Quel terribile stato che ti tiene in ansia tutto il tempo, quei momenti in cui non puoi rilassarti anche se lo vorresti tanto, quei pensieri che ti tengono imprigionato, vulnerabile e incapace di reagire. A tutto questo trovi solo una soluzione: imitare una vita normale e camuffare ciò che hai dentro, portare delle maschere. Tutta quella stanchezza mentale, tutta quell'incapacità di poter essere felice ed apprezzare il "qui ed ora"... altro che continuare gli studi perchè non ne saresti capace, non per la stupidità ma per la confusione continua che ti uccide ogni giorno. Ed è per questo che infatti pensi che sia meglio morire una sola volta, piuttosto che continuare ad essere vittima di quel che ti distrugge da dentro.
Come fai ad essere tranquillo, come fai a chiudere gli occhi a tutto quel che succede nella tua mente e al fatto che arrivi qualcuno e come sempre ti dica "ma dai, non è così esagerato come dici, magari sei solo un debole" se difatti viene almeno a dirtelo.
Le persone ti considerano egoista, incapace, immaturo, crudele, insensibile, debole e che non progredisce mentalmente. Tutte queste maschere sei costretto a portartele perchè l'energia mentale ormai non ce n'è per capire chi sei davvero. Sei costretto a mentire e non te ne rendi conto perchè non sai come spiegare che non sai chi sei, non sai come stai, cosa vuoi, di cosa hai bisogno e cosa sogni. Ti mancano semplicemente le forze per spiegarlo a te stesso, altro che a qualcuno.
Come continuare allora, pensare a tutte quelle volte che cerchi di fare qualcosa di buono ed invece esce qualcosa di cattivo. Risulta che lo fai non perchè vuoi lasciarti andare ma perchè vuoi qualcosa in cambio. Quelle uniche volte in cui ti appare il coraggio, e vieni comunque giudicato. Chi ti ascolta se parli di quel che senti, chi ti sente, chi capisce il tuo vero problema, il tuo vero disagio.. se non tu stesso in momenti di crisi quando stai per tentare di nuovo.. e continui a pensare a quella scena. E fino a che la immagini, vuol dire che non lo farai.. o forse sì.. o forse deciderai un giorno andartene senza dire o scrivere una parola.
Una cosa è certa. Le qualità di una persona ed i suoi pregi sono invisibili quando si trova in quello stato, la persona in sé è invisibile perchè non si conosce, non le bastano le energie vitali che spende per rimuginare e pensare (senza volerlo) in continuazione.
Mi dispiace per questo problema di cui non sono responsabile io ma la mia mente che mi distrugge. Quanto vorrei cancellare quel che c'è stato in passato e le conseguenze su di me e su quelli d'intorno.
Una cosa è certa. Le qualità di una persona ed i suoi pregi sono invisibili quando si trova in quello stato, la persona in sé è invisibile perchè non si conosce, non le bastano le energie vitali che spende per rimuginare e pensare (senza volerlo) in continuazione.
RispondiEliminaOra immaginiamo che questo stato che tu accenni, si protrae all'infinito, credo che ci porterebbe alla pazzia se qualcosa o qualcuno non ci ferma, ma quello che fa più' male è se ci si trova difronte una persona identica a te che ti scaglia contro il suo dolore e non comprende che il tuo è identico al suo.....
A volte per fare una sola cosa ci vogliono anni, le altre volte invece, un solo attimo.
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