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16 giugno 2014

Guerra alla guerra: per fondare la pace

Secondo i canoni che abbiamo creato nel tempo, molti esseri umani sono contro la violenza, la crudeltà e tutto ciò che è ingiusto e sbagliato. Cerchiamo in ogni modo di salvare chi soffre e di combattere coloro che compiono reati, spesso al costo di infrangere la legge ed i diritti fondamentali degli altri.

[pena di morte: iniezione letale]

Se qualcuno ci chiedesse perchè usiamo le armi, la risposta che daremmo suonerebbe più o meno in questo modo: "Usiamo le armi per difenderci". Abbastanza ovvio, o no? Io direi di no. L'arma per com'è, non è stata creata inizialmente per la difesa ma per l'attacco. Il solo fatto di dire che queste vengono usate per difesa evidenzia quanto siamo ignoranti e incapaci di inventare qualcosa per proteggerci senza danneggiare quelli intorno a noi. O magari non abbiamo ancora fatto quel passo avanti nell'evoluzione, chi lo sa.

Alcune frasi insensate ma abbastanza forti e provocatorie che possiamo sentire da molti protestanti e ribelli in questi tempi sono:
- "Guerra alla guerra!"
- "Intolleranza all'intolleranza!"
- "Morte agli assassini!"
- "I fascisti servono appesi!"

Il fatto è che molte di queste frasi vengono pronunciate da chi è incapace di lasciar perdere il lato emotivo/sentimentale in una certa situazione ed accendere per un attimo la logica(o la ragione). Notiamo che nella mente di molte persone è ancora rimasto un concetto primitivo di stabilire l'ordine - quello della legge del taglione, ossia: dente per dente, occhio per occhio, ecc. E' giusto che sia così? Proviamo a scoprirlo.

[legge del taglione: mano tagliata]

Immaginate per un attimo di applicare questo principio ogni volta che un uomo compie un reato. Molto probabilmente nel giro di qualche decennio la popolazione mondiale si ridurebbe del 50-60%. E questo è ancora poco. Cosa succederà nel caso in cui la sentenza del giudice è sbagliata. Come accetteremmo il fatto di aver ucciso una persona innocente? Il punto debole di questa legge barbara è proprio la possibilità d'errore. Se un innocente si becca 5-10 anni di galera, può ancora salvarsi in un qualche modo. Lo stesso se si ha una vita intera da scontare in prigione perchè la possibilità di dimostrare la propria innocenza rimane comunque. Ma se l'imputato è morto, come fa a dimostrare la propria innocenza?

Tornando alle frasi di prima:
Non si può combattere la guerra con la guerra perchè in tal modo generiamo una guerra noi stessi!
Non si può essere intolleranti contro l'intolleranza perchè così si genera intolleranza!
Non si può uccidere gli assassini perchè così diveniamo assassini noi stessi!
Non si può impiccare un fascista perchè così diveniamo fascisti noi stessi!

Dalla guerra non può nascere la pace.

59 commenti :

  1. il problema è che a parole siamo tutti bravi..io sono contraria alla pena di morte, ma sinceramente parlando,quanto è giusto nn far provare lo stesso dolore a chi lo ha provocato ad un altro?
    Facile nascondersi sotto "infermità mentale",facile dire che chi ha sbagliato bisogna aiutarlo a nn sbagliare + e nn a chiuderlo in una cella, x poi buttare la chiave,ma davvero è giusto?Inoltre siamo proprio sicuri che veramente questi si pentano?
    La troppa clemenza,il troppo buonismo,le pene poco severe nn potrebbero incentivare un individuo a commettere azioni brutali visto che alla fine sa che verrebbe anche compreso?
    La cattiveria è insita in alcune persone e nn xchè nn sono in grado di intendere,compiono azioni malvagie x raggiungere i loro scopi,xchè chi deve giudicarli deve porsi il problema di nn agire come lui?
    Io nn lo ammazzerei ma la chiave si,quella la butterei.
    LO

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    1. Ovvio Lorella, a parole siamo tutti bravi, ma lo scopo di questo post non è parlare a vuoto ma cercare di far capire gli altri di quanto sia sbagliato combattere un certo atteggiamento usando praticamente la stessa arma.

      Il fatto che dobbiamo capire tutti è che non si può creare giustizia fondandosi su sentimenti ed emozioni conseguenti un determinato evento. Il punto sta nell'analisi logica dell'accaduto e delle possibili correzioni di chi sbaglia.

      La cattiveria presente in una persona ha una sola causa: l'ambiente in cui vive. Poi ciò che cambia è se la persona in questione si rende conto di sbagliare o no facendo il possibile per cambiare.

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    2. Alla storia che la cattiveria ha una sola causa,ossia l'ambiente in cui si vive,nn ci credo proprio.Un'azione nn può essere determinata da ciò che ci circonda,ma dal proprio volere,almeno x il 90 % dei casi.Ma ammettiamo anche che la persona in questione si accorga di aver sbagliato,secondo te è giusto dargli la possibilità di ritornare a vivere sapendo che un'altra nn l'avrà?"Possibili correzioni"...forse se si parla di furto,allora sono d'accordo con te ( nn sono legata alle cose materiali) ma su chi si scaglia con violenza contro i + deboli..allora no! Io credo che a violenza risponderei con altra violenza,come ho detto prima nn arriverei ad uccidere( ma anche qui ho i miei dubbi se mi toccassero i miei figli) ma di certo nn gli darei una seconda possibilità,nn sarei tollerante,quando fai del male a chi è indifeso e nn ha colpe,nn ci sono giustificazioni che reggano,devi pagare,so che forse a volte la morte potrebbe essere + una liberazione e che una cella potrebbe fare invece impazzire,ma nn m'importa se nn altro come tu dici nel post,potrebbe sempre esserci il dubbio di accusare un innocente,x cui avrebbe cmq la possibilità di essere creduto.
      LO

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    3. Il "volere" cambia a seconda della causa che c'è stata prima. Ad esempio, è stato dimostrato che gran parte dei pedofili in infanzia subirono abusi e maltrattamenti in famiglia o fuori. Questo è un esempio e ce ne sono tanti altri. Analizzare in questo modo la situazione non vuol dire affatto giustificare chi commette crimini ma cercare di comprendere i problemi in modo saggio. Se hai di fronte un alcolista, non gli dici che è una testa di cazzo per "aiutarlo" ma cerchi di capire i motivi che lo hanno portato a diventare tale, dando un tal modo una mano a lui e a quelli che lo circondano.

      Se un bambino urla e tu devi spiegargli che non deve urlare sgridandolo, evidentemente avrai sbagliato approccio. Questo principio vale non solo per i bambini ma per tutti gli esseri umani. Se la legge ti punisce seguendoti i passi per l'errore che hai fatto è poco probabile che cambi, anzi, puoi diventare una bestia ancora più inferocita.

      La cosa su cui mi trovo d'accordo con te è "sostituire la pena di morte con l'ergastolo". Certo. Al delinquente assassino se lo uccidi non gli fai altro che un favore. Invece se lo lasci vivere, fidati che avrà tempo per pensare a tutta quella merda che ha compiuto durante la sua esistenza. Poi, se cambia o no, non sono fatti nostri. Dobbiamo offrirgli la possibilità di rendersi conto di aver commesso un errore. Solo così l'umanità potrà progredire!

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  2. Non si può............ripetuto per quattro volte di seguito
    Non si può............fare questo o quello...........ripetuto all'infinito

    La domanda è: cos'è secondo lei quello che invece si può fare, per combattere l'ignoranza(spesso menzionata nei suoi scritti),la guerra ,la delinquenza,la violenza fisica e psicologica, le idee razziste, le idee''femministe e maschiliste'',e chissà quant' altro??

    Ci può dare invece uno spunto di cosa : SI PUÒ...........?
    Quello che lei ha scritto è pura realtà ,sono perfettamente d'accordo, lottiamo per la pace e non per la guerra, ma per ''guerra'' non intendo solo uso di armi, si può ferire una persona mostrandosi ''indifferenti'', e se ci si tenta di avvicinare si ferisce ugualmente perché quella'avvicinarsi deve per forza far pensare che ci debba essere un tornaconto?Un ''dare'' per poi ''avere'', si può persino pensare con lo stesso pensiero gli stessi pensieri, ma la Libertà di voler bene a qualcuno senza pretendere Mai nulla in cambio è così fuori da quei canoni di vita quotidiana? La mia ormai certezza è che forse sono l'unica persona su questa terra ad uscire fuori dall' ORDINARIO....(questo termine l'ho imparato conoscendo qualcuno ), mi sento uno spirito libero di amare anche l'inamabile, senza pretese senza pregiudizi,senza violare né essere violata, di quella libertà di pensiero che non deve essermi negata da nessuno tantomeno da me stessa..

    Secondo me le guerre più difficili da combattere sono quelle interiori, spesso frutto di educazioni sbagliate e di ignoranza, se non ci si riscatta da quelle forme di pensieri che ci rendono prigionieri dell' IO, la guerra si manifesterà sotto ogni tipo di forma esistente...ciao Jan

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  3. Si vuole forse ridurre l'uomo ad una macchina? L'amore ma anche l'odio sono sentimenti che lo distinguono non dimentichiamolo! L'uomo è fallace per sua natura, ma pretendere di non definire una linea educativa, significa solo puntare all'anarchia sia di pensiero che di fatto. Il problema non è la punizione, che in certi casi può essere anche di "morte"(tenendo conto dei costi che altrimenti dovremmo sostenere) specie nei casi reteirati ed inconcludenti, perchè quel che è giusto fare è e sarebbe, solo quella di mettere al corrente la persona delle conseguenze che il gesto da lei/lui una volta compiuto potrà avere. Le regole non sono fisse e possono essere modificate, ma andrebbe fatto solo qualora il mezzo utilizzato non giustificasse il fine ottenuto. Le regole sono quindi proprio quella forma di "sentiero virtuale" che "qualcuno" eletto a svolgere tale funzione, ha deciso che dobbiamo seguire per "sentirci" adatti alla vita sociale. D'altro canto è anche vero che più regole ci sono e più facile sarà non rispettarle; più esse sono illogiche ed innaturali e più semplice sarà trasgredirle. Oggi è inutile dirlo ne siamo invasi, grazie al pensiero femminile che come è risaputo ha poco a che fare con la logica, se non quella personale, e quindi rendono ulteriormente difficoltosa la nostra esistenza, senza per questo raggiungere lo scopo prefissato.

    continua..

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    1. un "baco" del sistema non mi consente di procedere con la parte mancante...che sia effeminato?

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    2. ..Già, perchè le regole che dovrebbero essere imposte da una società funzionale dovrebbero essere minime, e per ognuna di esse si dovrebbero prevedere delle conseguenze certe per la loro trasgressione. La certezza della pena è quello che determina il rispetto della regola. Se non si ha tale certezza è perfettamente inutile mettere la regola, in quanto costituisce solo un incentivo ad essere violata. Oggi, come detto più volte, abbiamo un sistema effeminato che pone troppi vincoli, perchè non solo manca della conoscenza del problema, ma nemmeno ha chiaro il fine che si vorrebbe ottenere; mentre tali regole non mancano mai di essere condite puntualmente di un pensiero ipocrita e favole al più debole o verso colui che questa società ritiene essere tale. Ergo abbiamo un sacco di regole che sono ridondanti e in alcuni casi contraddittorie. Tanto per fare un esempio (ma ce ne sarebbero un'infinità), la legge relativamente recente sulla privacy, ma non solo, pone dei vincoli sulle riprese che non devono essere eseguite, ma per una sorta di contraddizione in essere, la stessa prevede in caso di violazione, non di sanzionare colui/colei che venga ripreso in atteggiamento irresponsabile, ma piuttosto colui che lo riprende.
      continua..

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    3. ..Questo ovviamente non è il caso isolato, ma oramai costituisce il filone contaminato e decadente del "pensiero moderno" che spazia in più settori ed attività come per fare un altro esempio quello della "lotta sindacale": i sabotaggi come fine per ottenere un presunto diritto arrivano e sono arrivati al punto che, nemmeno l'umiliazione del lavoratore che si macchia di tale crimine è consentito alla società che subisce il danno: un'umiliazione ben remunerata comunque, considerando che l'azienda era disposta a pagare al lavoratore lo stipendio pieno, purchè non si recasse in azienda. Anche se apparentemente il datore di lavoro aveva trovato una soluzione per venire in contro al dipendente, non posso esimermi dal far notare che tale espediente resta e restava comunque diseducativa, tanto quanto lo sono oggi gli "assegni divorzili", dal momento che così come impostata, la regola serve e servirà solo ad incentivare il comportamento scorretto dell'individuo. Senza contare che nel caso dell'assegno divorzile, dopo un primo tempo in cui l'umiliazione di essere visto come parassita in una causa di divorzio, poteva costituire l'aspetto deterrente ai fini educativi, il numero crescente di tali casi, ha trasformato la stessa umiliazione in opportunismo del "facile guadagno" fino a farla dimenticare completamente. Ovviamente è in tali contesti che la regola dovrebbe essere rivista e corretta al fine di ripristinarne la funzionalità educative originali che l'avrebbero determinata. L'assenza di questo principio e di un tale processo di revisione, costituisce oggi anche il motivo principe che ha trasformato quella che doveva essere l'educazione sociale in diseducazione. Gli stessi studi moderni, sostenuti da "soggetti di parte" hanno contribuito a peggiorare il processo decadente in atto, proprio perchè inquinati da principi effeminati se non direttamente femminili, poco attenenti alla disciplina e quindi anche poco disponibili a sanzionare le responsabilità individuali. Un principio che ovviamente, come più volte detto, pone la donna come l'effeminato poco se non affatto adatto a svolgere il ruolo di regolatore o promulgatore di regole, proprio perchè poco intellettualmente onesti, troppo sensibili e poco logici: portati a considerare molti "distinguo" anche quando questi non sarebbero necessari al raggiungimento dell'obiettivo finale: quindi fonte di quella "spirale" della decadenza in cui oggi ci siamo inevitabilmente persi. Tanto per fare un altro esempio, quando leggo che una donna viene violentata mi chiedo anche perchè si sia rinunciato a vederne le responsabilità individuali che hanno portato a tali conseguenze. Non posso che concludere che la causa è da ricercare nella "mente bacata" che guida la "società occidentale" che per la troppa attenzione posta nella salvaguardia dei propri privilegi nonchè interessi personali, l'ha resa riluttante ad ogni forma di giustizia sociale. Ecco, per concludere, anche se ce sarebbero di cose da dire, ma come al solito sarebbe solo un estratto del mio libretto(anzi per chi volesse acquistarlo trova info nel mio profilo), questo genere di pensiero, che IO chiamo decadente anche perchè innaturale(la gazzella poco attenta costituisce il pasto del leone), finisce sempre o quasi col essere col tempo anti-educativo e quindi fallimentare, sia per chi lo subisce, ma anche per chi ne dovrebbe trarre insegnamento al fine di non essere indotti a trasgredire facilmente la regola violata.

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    4. Suvvia certo che nn si può ridurre l'uomo ad una macchina( tranne x alcuni) in fin dei conti xchè altrimenti gli è stato dato il cervello? Il problema magari sussiste nel momento in cui,ci si dimentica come farlo funzionare,facendosi trasportare dall'istinto.
      Cmq qui credo che la domanda sia se è giusto rispondere in poche parole "pan x focaccia" e qui di certo,altrettanto nn credo che si tratti di scaramucce verbali o furtarelli.Il discorso prende una piega diversa, nel momento in cui si ha a che fare con persone che hanno compiuto azioni gravi,ed è qui che secondo me nn ci si dovrebbe neanche porre il problema di nn avere un sistema effeminato,illogico e altro ancora.Scusate ma cosa c'è da capire o giustificare?Cosa c'è da analizzare,o guarire?Ma x carità,una volta che l'azione è stata compiuta,l'individuo che ha sbagliato deve pagare e nn m'interessa se si pente,nè tanto meno lo stato deve recuperarlo,xchè porsi il problema di nn voler essere come lui/lei?
      Insomma la tolleranza la condivido solo in determinate situazioni, ma di fronte a casi gravi,io dico si alla guerra contro la guerra,certo nn riuscirei a dire si alla pena di morte ( e nn xchè i detenuti costano allo stato).
      Il sistema nn è sbagliato xchè effeminato ma xchè tutto gira intorno al denaro,inutile nasconderci come al solito dietro al discorso della troppa sensibilità e via dicendo incolpando come al solito le donne.
      LO

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    5. già perchè quando si fare riferimento "tranne x alcuni"... non si agisce d'istinto, ma in modo ragionato vero LO? Comunque qui calza a pennello una mitica battuta detta dal grande Totò: "ma mi faccia il piacere mi faccia!".

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    6. Beh..ci sono quelle eccezioni in cui l'istinto "cosa buona fu",come appunto in questo caso..ehm... ebbene si....modestia è il mio secondo nome.
      Vedo che ti è piaciuta molto la frase di Totò con la quale ti risposi in un commento,se nn erro questa è la seconda volta che me la dedichi,mi fa davvero piacere,x cui se farà il bravino in seguito te ne dirò un'altra!
      LO

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    7. Andriun, sull'educazione potrei essere d'accordo con te ed anche sul fatto che l'uomo non è una macchina. Apprezzo ammettere che l'essere umano ha sentimenti. In ogni caso la giustizia non può basarsi su questi.

      Guarda, mi sembra che quel famoso effeminato modo di stabilire l'ordine sta proprio qui, nell'affermare che si debba fare giustizia a seconda del sentimento. Così, se un domani qualcuno mi butta una pietra, io, essendo sentimentalmente incazzato gli butto un missile sulla sua casa. Il famoso "mi vendico" al femminile.

      LO, per favore... :D

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    8. diciamo che ho apprezzato che le piacesse la comicità di Totò visto che l'apprezzo pure IO. Quindi anche per l'età che ho, non credo che che possa insegnarmi nulla sulle sue battute, ma certo che se collocate nel contesto giusto, aiutano ad esprimere bene l'idea di ciò che si vuole dire. Veda di fare pochi capricci piuttosto...

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  4. Hai ragione Andriun....
    VOGLIO MORIRE MI VOGLIO AMMAZZARE SUICIDATEMI :) :) :) :)
    scusami ma nn resisto a Totò,ma data la tua età DEVO RESISTERE,(nn si sa mai ;) ma sai com'è..quando leggo le tue..amenità ...nn riesco a tacere,mi dico : dai LO,dai resisti..ce la fai,ma poi sento che dici "l'esistenza dell'uomo è resa difficile dalla illogicità della donna" ..beh credimi ..mi cadono le braccia.
    "Veda di fare pochi capricci"..ma certo Andriun ,tu COMANDI ed io UBBIDISCO..BAU BAU ...va bene così :P
    ma quanto sono brava,anzi sarò bravissima ..come dici? Nn ci credi???
    LO

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  5. Jan ti scrivo qui perchè non voglio "inquinare" il post che hai scritto con la mia risposta visto che è stato indirizzato ad un Anonimo "specifico". Vedi mi ha colpito molto la frase: "amare senza prevaricare", per il semplice fatto che è una frase bella da dire, poetica anche, ma impossibile da realizzare e ora ti spiego perchè dico ciò.

    Quando vuoi bene a qualcuno è molto difficile che tu non voglia il meglio per lei/lui. Quindi molte volte questo è realizzabile solo tramite la prevaricazione, tanto più questo avviene quando ti accorgi che chi ami sta prendendo un china sbagliata e lei/lui non è in grado di percepirlo.

    Lo so è facile dire che il "vero" amore sta nel lasciar liberi di scegliere la propria via senza "forzature", però questo, se ci pensi bene, suona più che di amore, di menefreghismo.

    Apro una parentesi: quelle che oggi vengono indicate come "coppie di fatto" hanno molto dell'amore di cui scrivi. Infatti mancano completamente di progettualità. Non esiste prevaricazione, perchè non esiste progettualità; oggi ci sei, domani se non mi vai bene cambio; e ancora: "faccio tardi la sera?, sono fatti miei", "ho speso troppo? guarda che sono soldi miei"...e via di questo passo. Quindi lo definirei più un "fuoco di paglia", che un vero sentimento tra partner. Il discorso si fa lungo, ma se per la donna non fosse possibile sciogliere un contratto di matrimonio, senza prima ammettere di essere stata a conoscenza di alcune clausole che esso prevedeva, senza avere la possibilità di negarle successivamente come opportunisticamente è dato oggi alla donna di fare, ci sarebbero molti meno assegni divorzili, di importi certamente minori, e forse cosa ancora più importante anche meno divorzi. Chiudo parentesi.

    Prevaricare può anche essere vista in alcuni casi come la chiave per conoscere "se stessi" e conoscere l'altro.

    Ecco perchè alcune donne, anche se si considerano emancipate, accettano la prevaricazione, anche se a onor del vero, bisogna dire che, almeno inizialmente non è quasi mai una scelta spontanea dettata dalla volontà ragionata, ma direi piuttosto dal suo inconscio di appartenere a qualcuno che tenga a lei. Sono loro stesse che lo chiedono Jan, un po' perchè quello di essere passive(credo che se dico antropologicamente parlando Ypsilon non potrà smentirmi), è insito nella loro natura, e un po' perchè in tal modo ti mettono alla prova e vedono di che "pasta" sei fatto.

    Come ho già detto in altri miei interventi, se non prevarichi come UOMO, alla fine verrai "scartato" perchè non sei quello che loro cercano, ameno che, come oggi avviene, tu non venga scartato ugualmente in quanto, considerata la decadenza dell'uomo moderno, cercano un semplice "paravento" che sia facilmente manipolabile al fine di ottenere solo maggiore libertà di movimento.

    Considera pure che è vero che oggi i troppi rapporti virtuali, hanno sostituito quasi completamente l'iterazione personale, ma se noti è proprio la vera "prevaricazione" che non può e non ha senso di realizzarsi, in quanto anche se solo apparentemente presente, resta per lo più un semplice gioco. Infatti la prevaricazione come specificato sopra, esiste ed è possibile solo qualora esista un "vincolo" di appartenenza.

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    1. Ciao Andriun!

      Ti ringrazio dei consigli ma credo che per la mia età non si debbano porre problemi di questo genere. Mi spiego meglio. Nel paese da cui provengo ci sono parecchi giovani, soprattutto femmine della mia età che si sono già sposati. Io non sono mai stato uno di quelli che sosteneva il matrimonio precoce. Ho anche detto molte volte che inizierò a pensarci soltanto dopo i 30-35 anni. Spero non sia troppo tardi...

      Per quel che riguarda prevaricare o meno, non avendo molta esperienza nelle relazioni tra uomo e donna (e lo ammetto), ho sempre considerato sbagliato creare regole di questo tipo. Ma cosa vuol dire "faccio tardi la sera?, sono fatti miei" o l'altro esempio che hai riportato? Due persone che si capiscono non litigheranno mai per motivi del genere, e se lo fanno, probabilmente avranno fatto una scelta di merda, entrambi! E di scelte di merda ne sono state fatte tante, soprattutto nel passato. Le più diffuse son quelle di gente che si sposa per convenienza, per la volontà della famiglia o per stupidità... o magari anche per portare avanti la specie. Ma come ca**o fanno a vivere insieme?

      Tu probabilmente mi dirai che sono giovane e in quanto tale non devo basarmi solo sui sentimenti. Ma io lo farò e se molti di quelli che si definiscono "maturi" non lo stanno facendo, penso che ciò sia dovuto dalla semplice paura di rimanere solo se non dalla mancanza di coraggio di amare.

      Per quanto riguarda la convivenza, lo so che la maggior parte delle donne sono così. Il fatto è che evito proprio quel genere di donne che non pensano ai sentimenti ma solo alla convenienza, ai soliti "figli, casa, il marito ai suoi piedi e nient'altro". Insomma, ammetto che anche una che fa la zoccola mi darebbe fastidio. Preferisco la via di mezzo.

      Sarebbe comunque interessante prendere esempio da una coppia dove non c'è gioco di potere e resistenza tra i due. E se credi che sia utile che questo potere venga esercitato esclusivamente da uno di questi, credo che l'altro lo farebbe altrettanto, anche per semplice protesta. Vedi, la protesta la accetto fuori tra politici, religiosi, i capi e il popolo ma non tra due che si amano.

      E' probabile che mi stia sbagliando, magari perchè sono ancora giovane e quindi, ingenuo. In ogni caso non riesco a nascondere che quel che dico è una parte di me.

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    2. Jan segui ciò che sei...è giusto che tu faccia le tue esperienze come tutti...ti rispondo solo sul quello che hai scritto:ovvero che se litigano per motivi futili due soggetti hanno fatto certamente una scelta di "merda"/sbagliata. Non è proprio così e ti dirò anche che il vero problema non sta nella litigata, ma sul come si decide di affrontarla, dal momento che le separazioni e i divorzi sopraggiungono normalmente per motivi futili o meglio ancora per "stanchezza" mascherati da motivi futili. E qui entra in gioco la compatibilità di cui parli tu: se i soggetti sono compatibili, certamente la soluzione la troveranno, per non gettare tutto all'aria, altrimenti significa che hanno fatto "semplicemente" una scelta iniziale sbagliata: nel qual caso vista la decadenza odierna, all'uomo non resterà che mettere mano al portafoglio o in alternativa....

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  6. Mi dispiace anonima ma la tua risposta non è stata abbastanza esaustiva. Io sono stanco di stare male per una cosa che esiste solo nel mio cervello e non c'è nella realtà. Non si può far stare male una persona in questo modo.

    Ti avevo dato l'ultima possibilità e tu non l'hai usata. Non è colpa mia.

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    1. Giugno 2012, è il periodo in cui conosco virtualmente una persona che parla di''suicidio'', da quel momento sono perseguitata dalla paura di non poter fermare questi strani pensieri suoi o tuoi o di tutti coloro che vivono in gabbia e vedono come soluzione ''la fuga attraverso la morte'', il peggiore crimine che si possa fare contro se stessi.

      Io non sono la soluzione a tutto questo, sono solo una ''voce'' o forse nemmeno' sono solo delle righe scritte da una tastiera, questo è Reale, mi dispiace se arrivo a produrre un effetto contrario alle mie intenzioni, amo queste persone, ma spesso questo ''amore'' viene messo sotto ''giudizio'sotto ''analisi'', io non voglio nessun ricambio, voglio solo essere ascoltata, non mi associero' mai all'indifferenza, detesto la falsità, la non autenticità, il camminare con la testa piegata.
      Quindi Jan io non sono Chiara, né Lorella, né Laura....io non ti conosco realmente, esattamente come tu non conosci me, non farti del male inutile, ti supplico di credermi.....

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  7. Vede LO, per quanto riguarda il "lei", ho già risposto a questa domanda, a Ypsilon quindi se vuole può sempre andare a vedersi il motivo per cui IO ho questo atteggiamento nella realtà come in rete. Per ciò che concerne la verità di cui parla potrei dirle che lei ha detto solo una parte della verità, ovvero quella che sentiva di poter dire, mentre ha tenuto nascosta la parte più vera di essa. Vede LO la verità dobbiamo "solo" ascoltarla perchè molte volte si trova già dentro di noi: si tratta solo di attendere che essa maturi e piano piano si sveli, certo è che non possiamo sfuggirle, in quanto sarebbe come sfuggire a noi stessi. La parte che posso certificare come non vera sta invece nell'affermare che IO non credo alle cose che dico: forse si tratta solo di un tentativo da parte sua o della sua mente di vedermi come mi vorrebbe vedere, ma la verità sta proprio nel fatto che IO sono autentico qui come nella vita reale. Non esiste per me una doppia identità, se escludiamo il nick: doppia identità, su questo blog, comunque svelata dal link riportato nel mio profilo. Vedo comunque che si è ricordata che non amo le parolacce...brava.

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  8. No Andriun x carità e chi va a cercare mo pure la risposta che avevi dato a Ypsilon,ma si ..continua pure col "lei" e poi..figuriamoci se da uno "tutto di un pezzo" come te,con le tue idee radicate, ti si poteva chiedere un cambiamento così "drastico", mi viene da sorridere se penso che mi sarebbe stato + facile chiedere a qualcuno la luna e averla..ma da dove mi è venuto a chiedertelo.. boh,che ci puoi fare anche una mente geniale(ho fatto la battuta) come la mia, può prendere na cantonata,fa come ti pare!
    Beh si è vero,una verità può essere detta in parte, xchè dipende dal luogo in cui la si dice,infatti un conto è dirla in privato,un conto in pubblico,nn penserai di aver fatto la scoperta dell'acqua calda spero,cmq hai visto che piano piano te ne stai venendo al mio discorso?Dici che la verità dobbiamo solo "ascoltarla",infatti questo dicevo, ossia che chi la dice deve avere coraggio x dirla, ma anche chi la ascolta deve avere coraggio x ascoltarla ed ora spiegami senza parole filosofiche: SE x ascoltarla occorre avere coraggio, vuol dire si o no che è xchè magari fa troppo male? E in questo caso nn ho ragione io, in quanto affermo che questa debba essere detta con sensibilità e nn come dicevi tu "nuda e cruda"?Dai che piano piano ci stai arrivando!
    X "identità" nn intendevo che tu fossi diverso da quello che sei nella realtà,( manco ti conosco) ma che ti ostini ad avere un pensiero tutto tuo sulle donne solo xchè ormai ti fa comodo,io nella mia mente nn ho posto x credere cose che vorrei vedere..ma figurati anzi al contrario, le cose le voglio vedere chiare,x quelle che sono! Io dico solo quello che sembra evidente,almeno x me o forse è solo xchè troppo assurde le tue idee sulle donne.
    Ps: a proposito le parolacce nn le sto scrivendo nn xchè TU nn le ami,ma solo xchè IO nn voglio scriverle,x cui ..riprenditi "il brava"nn voglio meriti che nn merito!
    LO

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    1. LO LO lo sa che è fantastica. Guardi lei dice che la verità occorre coraggio per dirla e per ascoltarla. Ma ha mai pensato che la verità può essere recepita da noi che dobbiamo dirla come un qualcosa di negativo, mentre per colui che deve ascoltarla non è così? No, no non ci ha pensato, perchè è una donna. Va da sè che il coraggio di cui parla non sempre sarebbe richiesto alla parte comunicativa, molte volte questo "coraggio", è solo il frutto della nostra mente:come quando per timidezza arrossiamo di fronte a contesti che oggettivamente non sono così determinanti da richiedere una tale reazione, ma lo rimangono soggettivamente. Le avevo illustrato poi,senza esito a quanto pare, un'altra forma di verità, dove lo svelatore e l'utilizzatore sono la medesima entità. In quel caso che tipo di forma userebbe per comunicarsela e non soffrire? Per quanto riguarda le parolacce, anche qui non sta dicendo tutta le verità, ma come UOMO la capisco...

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    2. Lo so ..sono pure bella,brava,buona e pure come direbbe il mio grande amico "capa" intAligente" si, hai letto bene ..con la A maiuscola..in poche parole UNICA,lo so sono sprecata tra i comuni mortali,dai tieni ferma la scala che salgo sull'Olimpo :)
      eddai che scherzo,mica sono scema ,tanto lo so che molleresti la presa x farmi cadere,mica mi dimentico..dico: quale occasione migliore avresti, visto che sono una donna?
      E se ti dicessi che ti sbagli e che preferisco stare male io a dire una verità, anzichè guardare la sofferenza negli occhi di chi l'ascolta? No,nn ci hai pensato,xchè sei Andriun!
      Come ti ho detto io nn uso parole filosofiche,mi basta chiudere gli occhi e guardare la mia vita x dirti cosa farei.Se la verità in questione nn fosse grave,essendo una persona ottimista cerco sempre di vedere il lato positivo di un possibile miglioramento,se invece la verità è grave beh..nn nego che una volta sono stata seduta un'intera notte in un angolo del pavimento,dandomi il tempo di accettarla,ho imparato così che bisogna lasciare scorrere il tempo affidandosi a lui,è l'unico amico in alcuni casi che può darti sollievo.
      E va bene e dillo allora che hai la palla di vetro,ebbene si,ho scritto una mezza verità riguardo alle parolacce xchè..ecco ..vedi Andriun,tu nn le leggi xchè" IO" ho deciso di nn scriverle ma..x fortuna che nn puoi leggermi nella mente,sapessi a volte( un po tropo spesso ) quante te ne dico....ma tu pensa,te ne dico talmente tante che mi hanno di già prenotato il posto nel 3 girone del 7 cerchio dell'inferno di Dante.(era il 3 girone?Vabbè dai ...) cmq se fai il bravo, visto che ti piace fare l'indovino e visto che x me lì, hanno un occhio di riguardo , faccio tenere un posto libero pure a te,ma tu pensa... nn ricordo quale cerchio di preciso, ma se nn erro tu stai pure sopra di me,forse il decimo boh....
      LO

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    3. LO qui mi sembra che l'intAligente "faccia acqua" da tutte le parti: dico non avrà mica paura di cadere da una scala se si appresta ad ergersi come una dea sull'Olimpo? Per quanto mi riguarda invece il posto all'inferno è da diverso tempo che me l'hanno tenuto occupato, quindi una sua intermediazione non farebbe altro che alleviare, tutt'al più la mia meritata pena. Guardi che la filosofia non toglie nulla al mio pragmatismo, se lo vuole sapere e adesso glie lo dimostro: se dovesse dire ad un suo compagno o compagna(di questi tempi va pure di moda), che non l'ama più, cara LO, può stare sveglia non solo una notte, ma tutta settimana, perchè non esiste una forma che non faccia soffrire chi è destinatario del messaggio. Ergo meglio dire le cose come stanno senza tanti giri di parole. Ci aggiunga, che essere diretti in certi casi costituisce anche una forma di rispetto, oltre che a contribuire a non complicare le cose come solo voi donne riuscite cosi bene a fare. Detto ciò, dal momento che siamo ovviamente diversi, la sensibilità che dimostra nei confronti del prossimo completa certamente la sua femminilità. Vede un UOMO poco sensibile lo concepisco in quanto per sua natura resta un essere molto pragmatico, una donna priva di sensibilità ai mie occhi non può definirsi tale. E non dica parolacce: se le pensa è grave ugualmente, ma almeno ci guadagna sotto l'aspetto dell'immagine.

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    4. Ciao Andriun,
      Anche leggere poche righe di lei mi sono bastate sin dall' inizio a confermare la certezza di ''conoscerla''.
      Lei si firma: il maschilista.Forse questa sua pubblica dichiarazione mi confondeva un po', ma ritengo che sia più un ''provocatore sociale che raccoglie le reazioni di un movimento subordinato al femminismo''spero finalizzato ad aiutare l'UOMO a riemergere...
      Lei ''analizza'' un po tutto e tutti, ed è spiccatamente intelligente, ma commette anche degli errori, è umano credo o pensa di essere sempre nel giusto?

      PS la mia è una semplice osservazione, non un ''analisi''

      L...a

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    5. Certo L...a è corretto quanto lei dice IO sono il maschilista, ma solo dove non posso firmarmi come andriun o al limite in aggiunta ad esso. Non so se è al corrente, ma con questo titolo ho creato pure un gruppo su yahoo. Vede, rivendico questa etichetta in quanto come risultato da studi non proprio recenti, ma sempre validi, l'uomo per sua natura nasce maschilista. Quindi è un po' come celebrare "il ritorno alle origini", quando l'uomo effeminato non lo era di solo di "testa", come quello odierno. Poi è vero che aspiro alla "rinascita" dell'UOMO, quello che non sia così masochista quindi effeminato al punto da farsi "guidare" da una donna, ma che piuttosto sia lui a saper guidare/consigliare/sostenere la propria donna: un compagno/MARITO che sia in grado di assumersi le proprie responsabilità, dotato della giusta dose di severità, quanto di effondere amore.

      Guardi L...a, osservazione o "analisi" per me non cambia nulla...se non volevo risponderle non le rispondevo.

      Lo sa L...a riflettevo sul fatto che qualsiasi soggetto poco onesto potrebbe firmarsi al posto suo e farle affermare cose che non hanno nulla a che vedere con quello che lei voleva dire/scrivere. Questo lo dico in aggiunta a quanto ho già specificato in un altro post a proposito dei vantaggi di essere registrati con un nick. A buon intenditor poche parole.

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    6. Per rispondere alla sua domanda(non amo lasciare le cose a metà), le dico che penso di essere per buona/massima parte nel giusto, ma mi riconosco anche quella onestà intellettuale, per ammettere gli errori, quando essi mi vengono evidenziati per un possibile mio difetto di ragionamento.

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    7. Andriun
      La ringrazio per aver gentilmente risposto ad ogni mia singola parola ''chiave'', mirata ad ottenere un ''dialogo pacifico'' tra due Persone più che tra '' il maschilista e la donna biologicamente matura ma con atteggiamenti infantili''.
      Non so se lei ha letto ciò che ho scritto riguardo ''le origini'' , la parte più grezza delle persone o delle cose, ho apprezzato tanto quel....''celebrare il ritorno alle origini'' , un grande punto di ''partenza'' in comune non crede?

      Lei scrive ..:compagno/MARITO, come a ''sottolineare'' il secondo scrivendolo in maiuscolo ! Le chiedo perché?

      In pratica lei mi consiglia di registrarmi con un nick? Gente poco onesta potrebbe impossessarsi della mia persona agendo contro il mio volere? Chi paga questa situazione Andriun, lei?O forse la persona falsa? O addirittura io che detesto e combatto la falsità? Sa qual'è la cosa che mi fa più male ,
      quella di ''combattere il Sistema'' e ritrovarmi inevitabilmente a farne parte!!

      Andriun , perché sento di averla conosciuta?
      Se vuole può iniziare ad essere ''realista''!!
      Grazie ancora per aver risposto.

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    8. Andriun, ti ringrazio dei tuoi interventi sul blog ma ti chiedo gentilmente di non far passare un messaggio implicito ai lettori. Quello che tu sia l'admin del blog.

      Qui l'amministratore sono io e mi dispiace se qualcuno pensa che qua ci sia chi si firma in più modi. La stessa cosa le penso pure io a volte.

      Anonima, non ho potuto rispondere in questi giorni per la confusione che ho avuto. Ho dovuto mettere i pensieri a posto, quindi, ti dò la conferma che non sono Andriun e non so quale legame può avere con te! Ti dò solo il suggerimento che geograficamente siete lontani, quindi, stai pur tranquilla.

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    9. Partiamo con il dire che le "regole" anche quelle giuste e logiche, ci vengono imposte proprio a seguito di qualcosa o qualcuno che si è manifestato fallace nei confronti del "sistema", mediante le proprie azioni. Quindi, siccome è logico per me prevedere piuttosto che "curare", come recita anche un vecchio "detto", ho trovato solo corretto avvisarla. L'invito ovviamente è ed era rivolto a lei come tutti gli "Anonimo" che vogliono o si trovano a loro malgrado ad essere assidui frequentatori di questo blog, dal momento che la persona malintenzionata, non avrebbe alcun vantaggio a falsare un intervento di uno "sporadico" frequentatore. Lei poi mi chiede chi paga? La risposta è: sempre colui che di tali regole non ne avrebbe alcun bisogno, in quanto gli sarebbe sufficiente il buon senso e l'autocontrollo di cui è personalmente dotato, per poter agire correttamente.

      Detto ciò però, va anche detto che in questo particolare contesto, non vi è alcun motivo che si possa ritenere valido o logico per continuare a non registrarsi: infatti l'anonimo che si "firma" perde la condizione di anonimato che dovrebbe essere il motivo principale della sua scelta.

      Per quel che concerne la grafia che ho scelto nell'indicare la parola "MARITO", piuttosto che quella per indicare "compagno", dipende dal fatto che il legame nel primo caso con la propria donna è certamente più forte. Diciamo che la donna in quel caso diventa corresponsabile delle conseguenze che un legame di matrimonio, può o potrebbe assumere: ergo, anche nel caso di un possibile fallimento non le spetterebbe per logica alcun tipo di rimborso. Va ricordato infatti, che la donna, anche se condizionata dal sentimento o forse proprio per quello, conosca abbastanza bene colui con il quale ha scelto per condividere la propria esistenza; e la scelta di un UOMO richiederà certamente come contropartita quello di sottostare a delle regole che lui stesso fisserà nei modi e nei tempi che riterrà più opportuni, prevedendo anche come ogni legge che si rispetti, delle possibili sanzioni nel caso che queste vengano volutamente disattese. Direttive queste, che voglio ancora una volta sottolineare, nel mondo ideale e quindi non effeminato e decadente come quello odierno, la donna ha già avuto o avrebbe avuto modo di considerare e quindi accettare responsabilmente e liberamente, durante il periodo di fidanzamento in quanto anche se non integralmente indicate, certamente prevedibili, rispondendo per coerenza con quell'aspetto dominante tipico del carattere di un UOMO.

      Mi chiede di essere realista, ma se lo fossi non avrebbe senso che IO combattessi contro questo sistema, perchè esserlo equivarrebbe a darsi per vinti. IO al contrario se pur con idee logicamente chiare e pragmaticamente valide, sono un maschilista/idealista.

      Ci siamo già conosciuti? Può essere, magari è avvenuto in qualche vita precedente o più semplicemente potremo dire lei come altri, nei miei scritti, vede un po' del mondo che piacerebbe si realizzasse anche in quanto donna: un mondo dove possano coesistere/competere l'effeminato e l'UOMO, lasciando come sarebbe giusto fare, alla donna di fare le proprie scelte, concretizzando in tal modo quello che alla fine sarebbe il vero concetto di uguaglianza!

      Se poi le piace lo stile e quello che scrivo, un modo che certamente l'aiuta a conoscermi meglio, sta proprio nel acquistare il libretto che ho scritto/pubblicato.

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    10. Jan è implicito che non possiamo essere la stessa persona, come ti viene in mente di tranquillizzare qualcuno su questo? Qualcuno, che intendo abbia un minimo di senso critico/materia grigia, se poi parliamo di esseri che non sanno ne intendere ne volere, in modo pressochè assoluto e totale allora ok! Però caro Jan, non mi sembra che i "visitatori" di questo blog abbiano tali caratteristiche, quindi non lasciartene manipolare.

      Per quel che concerne l'invito ad iscriversi, il mio resta solo come in tutto ciò che scrivo, un semplice ragionamento logico, ne più ne meno di questo. Se poi, implicitamente qualcuno, sempre colui che non sa nè intendere nè volere, arriva a considerarmi come l'amministratore, allora quel qualcuno sappia quanto segue: IO andriun/Andriun NON SONO l'AMMINISTRATORE DI QUESTO BLOG.

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    11. Mi scuso con Andriun se sto dando la priorità ad ''una risposta'' a Jan ,ovvero l'AMMINISTRATORE di questo blog.
      Jan, mi fa piacere rileggerti, e soprattutto sapere che tu abbia ordinato un po' di pensieri........i miei purtroppo sono ancora in disordine , specie dopo avermi inviato dei pensieri che mi confermavano addirittura che tu fossi lui' , quella persona di cui ti ho parlato.Una parte che parlava di ''verità'', non sono certa di aver capito cosa volessi farmi capire.

      Ti chiedo profondamente scusa per tutta questa situazione , ma mi rendo conto che le mie incomprensioni sono anche paradossalmente le tue, sembra di trovare o volere risposte che non è possibile ricevere.Irreale o Reale, pillola rossa o pillola blu, cosa si nasconde ''nella tana del bianconiglio?E' a questo che ci siamo ridotti Jan??

      Sembra quasi che tu mi metta in guardia da Andriun, rassicurandomi che lui è distante geograficamente, evidentemente conosci ''la sua posizione'', e mi lasci presupporre di conoscere anche la mia, poiché non hai escluso che io potrei essere geograficamente molto più vicina di quanto pensi!!!

      L...a

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    12. Ciao LA.

      Io... non sono capace di pensare in questo periodo, mi dispiace.

      La tua posizione geografica pensavo molte volte fosse diversa da quel che pensavo, in quanto credevo che usi un tramite o la falsifichi... ma non riesco a buttar fuori dalla mente questi pensieri... e tento di farlo ma non ce la faccio e impazzisco.

      Penso che dal post che sto per scrivere, non quello sulle donne... sarà più chiaro.

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    13. http://storieriflessioni.blogspot.it/2014/06/non-sono-io.html

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    14. Cara signora anonima lei secondo me è una che ama la verità e senza parole filosofiche ma "terra terra" vorrei dirle con tutta sincerità che prima di questo commento ne avevo scritto un altro a lei dedicato con tante parolacce,ma poi il bello di quando uno scrive è che ha il tempo di calmarsi,così l'ho cancellato.Nn crede che sia arrivato il momento di dire CHIARAMENTE senza giri di parole cosa vuole da Jan?xchè sinceramente..io sarò pure idiota ma credo che nessuno lo abbia capito! Nn chiedo chissà che,ma sarebbe così difficile x lei nn illudere con parole ambigue facendo capire e nn capire chi lei sia? In poche parole ,mi so rotta di essere gentile e le dico: PARLI CHIARAMENTE,CONOSCI SI O NO JAN????????????????????facile come domanda nn crede?di persona lo hai mai visto????????????????????
      tu come caz....ti chiami?????????????????Lo chiedo solo x mettere fine ad un rebus..
      vede a me di lei nn importa un fico secco ma c'è chi invece stai confondendo...vuoi capirlo tu che parli tanto di aiutare il prossimo che ci sono dei sentimenti????????????
      Madonna santa spero di essermi spiegata.
      Jan nn t'incazzare ma nn ne potevo + con questo"vedo nn vedo" sento nn sento" capisco nn capisco".
      E spero di nn essere mandata io aff..stavolta!!!!!!!!!!!!!!!!!
      LO

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    15. Lorella, io ti ringrazio della preoccupazione ma vorrei capire un po' da solo cosa sta succedendo.

      LA, se non sono ancora del tutto impazzito e non parlo con uno spirito invece che con una persona, ti dico questo. Le poche cose che volevo capire non mi sono chiare. Ad esempio quando ti parlavo del blocco, non volevo altro che sapere perchè sono stato bloccato da te in quel modo. Se non lo hai fatto tu, mi viene da pensare che l'abbia fatto qualcuno nel posto tuo, probabilmente qualcuno con cui ti confidi e che ha accesso ai tuoi dati. E posso dimostrarti che a bloccarmi è stato qualcuno usando il tuo profilo! Io non ti ho mai voluto male e volevo solo confidarmi con te. Il fatto è che sono forse un po' incapace, questo sì. Non ho mai voluto manipolare!

      Per spiegarti cosa provo, immagina una persona che usa ogni modalità per capire cosa sta succedendo. Il tuo silenzio di certo non mi fa star bene e non mi convince di non pensare al suicidio.

      Quando mi hai parlato di "pensieri che ti ho mandato" io in realtà ho capito che intendevi "la cosa" che ti ho mandato - una sola cosa non essendomi firmato. Non pensi di averne capito il senso? Il senso era quello di farti provare il piacere e sapere che c'è una persona a cui importi e che ci tiene a te. Perchè proprio quella cosa, ti domanderai? Io ho sentito come parlavi di quella cosa con una persona di cui ti fidi ed è da molto che pensavo di farlo ma non ho potuto farlo perchè mi hai allontanato.

      Ho contattato ieri sera una persona che pensavo fossi tu ma lei non mi ha riposto. Io le ho mandato un messaggio, il contenuto del quale posso anche scrivertelo. Questo mentre camminavo verso ... sai dove e speravo di vedere una ragazza. Ho pure preso il cellulare e quando mi sono avvicinato cercavo di chiamare per sentire uno squillo intorno e capire che non sto impazzendo, ma niente. Di bip ce n'è stato solo 1 quando ho chiamato, dopo di che mi rispondeva la segreteria telefonica. Allora ho continuato a camminare e ho visto una ragazza che camminava piano. Non immagini la paura che provavo, la paura di spaventarla visto che era buio ma volevo comunque rischiare e vedere chi è quella ragazza. Ho camminato ancora e l'ho raggiunta.

      Ho capito che non era lei. E' questo che succede nella mia mente e ti ripeto, se non ho una risposta sincera da te, starò solo male. Tu dici che sei una persona come me, sì. Lo sono anch'io e ti prego di capirmi e di darmi almeno un indizio se è vero tutto quello che io ho capito fino ad ora.

      Sul fazzoletto che ti avevo dato una volta (12/5/2014 8:40) c'era scritto una frase ed il mio vero nome.

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    16. Lorella, le comunico che chi mi attacca con la maleducazione , da me riceve una chiusura definitiva, quinti ti ringrazio di aver riflettuto prima di essere offensiva.

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    17. Jan sono molto provata per ciò che sta accadendo.
      LA VERITÀ E' UN DIRITTO PER TUTTI, IO NON MI SOTTRAGGO NEL DIRE O RICEVERE CHIARIMENTI.

      La mia paura è che siamo manipolati un po' tutti spero non volutamente.

      Il fazzoletto di cui mi parli è la Prova della mia estraneità a ciò che pensi, te lo giuro, ma poi ci sono tante cose che mi confondono su una persona che è entrata in contatto con me circa due anni fa, usava il tuo stesso linguaggio.

      Sono molto delusa e confusa, ma ti prometto che cercherò di non confonderti sperando che tu faccia lo stesso con me.

      L...a

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    18. L...a, IO sono di Belluno o meglio provincia, lei di dov'è? così forse mettiamo fine a questo equivoco. Non credo che il luogo da cui si scrive costituisca un dato sensibile ai fini della sicurezza. Poi è anche vero che a me di tutti questi vincoli informatici, nonostante sia un programmatore, importa meno che ad altri.

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    19. si anonima,hai ragione nn bisogna essere offensivi ma neanche ambigui sui sentimenti degli altri,preferisco di gran lunga la chiarezza.
      Se nn altro...ora si capisce qualcosa.
      ps: scusami se ti ho "attaccata",ma le cose stavano prendendo una piega che mi preoccupava.
      LO

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    20. LO, ma non era lei che affermava che la chiarezza non doveva essere un elemento dominante, quando nascondeva una verità dolorosa? Lo vede cosa succede a non essere chiari? La donna non cambia e non cambierà ed è giusto che sia così, ma l'UOMO serve proprio a controllare che certe situazioni non degenerino oltre un certo limite. E non dica parolacce!

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    21. LA, non ho alcun bisogno di confonderti.

      Dispiace anche a me profondamente della situazione. Io non voglio incolparti ma se dall'inizio non avresti usato l'anonimato per comunicare credo che la situazione sarebbe diversa.

      Mi dispiace che tu sia delusa e confusa. Ti dico che la tua posizione geografica che ho riveltao è lontana dalla mia. Poi non so se sia vera o falsa, spero vera.

      Oggi sono riuscito a parlare realmente con la persona che pensavo fossi tu. L'ho vista. Le ho anche chiesto se era lei l'anonima e mi rispose di "no". Forse mi sono solo illuso come un povero deficiente in cerca di qualcosa che NON ESISTE!

      Ci sono state tante coincidenze in questa storia. Voglio credere che ognuno era in buonafede.

      p.s. Se ti serve aiuto nel capire meglio ciò che succede, sono qui.

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    22. Lo, Andriun, Jan, un equipe che sento di conoscere molto bene, il modo di scrivere, di analizzare, la capacità di dare una libera e astratta interpretazione del PENSIERO.

      Sembra strano ma ognuno nel bene comune è infastidito dal mio ''anonimato'', non capite ancora che voi siete (o sei) ANONIMI/O più di me.

      La difficoltà di questa comunicazione sta in chi ha ingoiato la pillola ''rossa'' e chi quella ''blu'', chi Vede e chi non vuol Vedere.

      Jan, una cosa però mi è chiara di te, tu sei davvero una bella persona,e sento che sai che non sono qui per offenderti, ma solo per capire la Verità.
      Certo, non penso che tu voglia confondermi intenzionalmente, ma succede perché? Mi descrivi le tue coincidenze se corrispondono alle mie?

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    23. Può sembrare strano e sono d'accordo. Puoi tranquillamente conoscere una parte dell'equipe se entri in chat, è una delle pagine - "Discussioni" ma non penso tu voglia farlo e il motivo non l'ho ancora capito.

      Come ti ho già detto, non mi sono mai firmato in un modo diverso da Jan Quarius.

      Anche tu mi hai confusa, sai... e nello stato in cui mi trovavo ieri era facile impazzire. Ma credo che questo si possa capire dai miei precedenti commenti.

      Le mie coincidenze... mi farebbe malissimo in questo momento enunciarle e non capisco perchè dovrei farlo. Mi sono appena reso conto che per tanto tempo vivevo nell'illusione ed oggi ho saputo la Verità. La verità sta nel fatto che lei non ha mai sentito nulla per me e non ci tiene. Purtroppo è così e devo accettarlo.

      Ti rispondo anche sull'altro post.

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    24. Jan, pensi sia possibile simulare ''la vita'' attraverso un PC?
      A volte ho la sensazione di essere ''pilotata'' verso un mondo che stento a riconoscere, e mi chiedo perché io debba rappresentare un ''esperimento'' informatico, forse sono troppo debole e quindi facilmente strumentabile o forse sono talmente resistente che rappresento un ''ostacolo'' per questo sistema tecnologico?

      Uso l'intuito che cattura tutto ciò che desta attenzione e preoccupazione, mi affido alle mie emozioni mentali e fisiche, e cerco di rispondere o intervenire in maniera reale,la scelta alla'anonimato è solo una mia scelta, ma questo non mi garantisce la certezza di questa stessa scelta ,la mia privacy è soggetta a violazioni,come anche il nostro modo di esprimerci, una stessa parola può assumere altri significati, differenti e non conformi con quello che realmente si vuol far capire.

      Tu mi sembri spesso molto ''prevenuto'', caratteristica che non mi è nuova, sembra quasi che cammini su due corsie opposte, una per l'andata e l'altra per il ritorno, come se vorresti proseguire un certo percorso dove ''una persona'' ti accompagna per mano, confermandoti che stai sulla corsia ''giusta'', ma non appena ''quella persona'' si dimostra incerta e insicura tu ti precipiti sul lato opposto tornando indietro ma con un'altra ''persona'' immaginaria, programmata per non ''precipitare'' ed uscire fuori da entrambe le corsie ........
      Scusa il commento, ma questo è ciò che ho sempre notato di te.

      ''Lei non ha mai sentito nulla per me.....'''è una frase che spesso riscrivi, e con tante lei non sempre è facile capire verso chi è rivolta....L...a

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    25. No, con le attuali tecnologie penso sia impossibile simulare la vita di un essere umano attraverso il computer. Ti assicuro che l'AI (intelligenza artificiale) non è ancora a tali livelli. Quindi, affermo tranquillamente che tu non sei un esperimento informatico ma sei una persona!

      Tu mi parlavi di coincidenze. Ti faccio un esempio. Quella persona con cui ho parlato ieri sa che sono un informatico e tu ora mi parli di esperimenti informatici. Mi sembra alquanto strano. Ma ancora più strano è il fatto che pure Andriun è un informatico.

      Io non ho nessuna intenzione di prenderti in giro a meno che non lo voglia fare tu. Posso solo dire che con il tuo modo di scrivere potresti confondere tanta gente. Non ti sto incolpando e nemmeno imponendo a fare qualcosa. Ti ho solo consigliato la giusta via, quella della verità (come la chiamano molti), ossia conoscere con chi stai parlando per non impazzire. Forse ragiono molto per conto mio e penso che se fossi nella tua situazione, per me sarebbe alquanto facile diventare matto.

      Tranquilla, non mi riferisco a te quando ho detto "lei". Mi sono riferito a quella persona con cui ieri ho parlato.

      Vuoi tante risposte a tante domande, però, quando te ne faccio io una, rispondi con un trabocchetto e nient'altro. Mi vien da chiedermi, non è che mi sono sbagliato su quanto sia avanti l'intelligenza artificiale oppure non è che qualcuno mi stia prendendo in giro, e se lo fa, avrà un'immaginazione quasi sconfinata. Almeno di una cosa sono certo: tu non sei lei!

      Quello che mi ha fregato è che cercavo in lei quello che ho trovato nei tuoi scritti. Questa è la dimostrazione del fatto che poi non sono così prevenuto come pensavi.

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  9. La guerra e tutte le altre cose annesse non si sconfiggono da sole, c'è bisogno di almeno un contrattacco, come il gusto deciso del prosciutto contrasta quello della terribile lattuga nel paninazzo (sempre meglio il primo, ma vabbe' i gusti son gusti miseria cagna :))
    Già ci conosciamo, soprattutto LO si ricoda di me, vero? :) (comunque lo sgabello è rimosso da lì fidati, l'ho messo pure in vetrina ;))

    Renato Protozoo (l'unico e il solo)

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  10. Renato, mamma mia da quanto tempo..che piacere immenso rileggerti :))))
    Hai ragione ,x mettere fine ad alcuni determinati eventi,bisogna avere coraggio e affrontarli,anche se nn vorremmo.Nn sempre si può subire,bisogna farlo x se ma anche x gli altri,come si dice : in guerra tutto è permesso.
    MI ricordo eccome di te :) è stato molto doloroso rimuoverlo?In vetrina...oddio e chi se lo compra?Meglio nn pensarci.
    Ps: c'è un post sui gay,mi piacerebbe tanto conoscere la tua opinione.
    LO

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  11. L...a, che lei voglia mantenere l'anonimato è una sua scelta e va bene, visto che NON sono l'AMMINISTRATORE di questo blog, ma cosa c'entra la privacy? Lei crede che avendo nominato il luogo da cui provengo e scrivo sia per caso una violazione alla mia privacy? Lo sarebbe se IO non fossi la stessa persona che scrive e che vive come scrive, solo in quel caso mi è utile o per meglio dire sarebbe per me necessario salvare la mia "doppia" identità. Quindi mi consenta di farle notare che "La privacy" con quello che lei vuole dire non c'entra nulla; anche se ho il sospetto che serva a lei solo come un espediente per difendere scelte, che altrimenti non saprebbe come giustificare nemmeno a se stessa.

    Se lei cerca l'autenticità, a parte i bei discorsi anche molto profondi, non è sta facendo molto per dimostrarla. Non pretendo che cambi sesso, questo no, ma che sia un po' più coerente con ciò che dice, questo magari potrebbe arrivare a farlo.

    L'altro punto che mi "urta" sta sempre in quel periodo che ha scritto, dove lei lamenta una cattiva interpretazione dei suoi pensieri. Ma cara L...a, sta a lei fornire le giuste "dritte" a chi sbaglia la loro interpretazione in modo da non essere fraintesa o ridurre al minimo tale possibilità, il fatto che non lo faccia, lascia intendere a chi legge(oltre a far sapere che chi scrive è una donna) che di come gli stessi vengano alla fine interpretati, non gliene importa un granchè. Quindi poi lamentarsene mi suona più un comportamento ipocrita, che una vera riflessione. Non so se sono stato chiaro.

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    1. Andriun che fai? Dai credito al troll uomo che cerca di farsi prendere per donna?
      Jan, perché non riesci a distinguere gli onesti dai disonesti? Un onesto, o è sempre chiaro o fa di tutto per esserlo! Ti do un consiglio: Banna il troll!

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    2. Ypsilon, mettiamola così: se i fatti ti daranno ragione, ti dobbiamo una pizza(virtuale per il momento poi si vedrà), altrimenti la devi tu a noi...ok?

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    3. A pizza c'a pummarola ncoppa? Beh l'idea mi piace comunque. :)
      A parte gli scherzi il tipo in questione, secondo me, è molto furbo: conosce la psicologia umana molto bene e la sa sfruttare. Mi sono sempre rifiutato di avere a che fare con i manipolatori. Appena li individuo li evito. Per questo con me si attaccano tutti al tram. ;)

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    4. Y, il fatto è che ero convinto che LA fosse un'altra persona, ma come vedi, è bastato un dialogo reale per farmi capire che mi sbagliavo e che vivevo nell'illusione.

      L'anonima infatti ha ammesso due o tre volte se non sbaglio, che non è la persona di cui parlavo, ma nonostante ciò io dal suo modo di comportarsi notavo parecchie cose strane.

      Bannare il troll? Io penso che in fondo la Verità prenda sopravento. E se l'anonima è un troll come dici, credo che prima o poi se ne andrà perchè non avrà più l'arma per attaccare il suo avversario. Per fare quel che fai LA devi o essere motivato o essere fuori di testa. Poi, ci sono tante ipotesi che potrebbero anche confermarsi.

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    5. "Poi, ci sono tante ipotesi che potrebbero anche confermarsi."
      Già ;)

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  12. Andriun, sarò breve

    Intanto mi scuso per gli arretrati nelle risposte, ma rispondo immediatamente ad una che tanto le preme!
    Lei vuole sapere chi sono,mi ha anche aperto la strada affermando la sua provenienza,Belluno, ma crede che possa bastare per dimostrare la sua ''sincerità''? Se io le dicessi sono di Roma mi crederebbe?Se io mi firmassi o mi registrassi con un nome ,lei crederebbe a quello che affermo?Se io le dico sono un ANONIMA,sa cosa vuol dire per me?Sono contro la falsità ed il mentire, sono contraria a questo Sistema tecnologico che ha reso Schiave le persone, che le porta a ''falsificare'' la loro l'identità..... Lei è un Programmatore , ma anche una persona curiosa e propensa a mentire, potrei pensare che lei sappia gia' chi sono,non le è poi tanto difficile scoprirlo , d'altronde è questo il vantaggio' sapere tutto di tutti, bastano pochi dati è il gioco è fatto...

    Peccato però che la mia volontà è quella di non voler essere rintracciata, e mi avvalgo di questa libertà che integra la sincerita'.....

    Ma poi mi sto firmando:L..A pensavo bastasse,se ci sono problemi perché ci viene imposto di essere falsi io potrei andar via anche subito, dipende da Jan è lui l'amministratore o no?

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    1. Guardi le rispondo ancora su questo poi basta, finchè non fornisce all'amministratore una prova concreta che lei è una donna e come tale frequenta questo sito per porsi delle domande e provare a dare delle risposte a quei quesiti che le varie tematiche proposte da Jan pongono. Per quel che concerne la mia sincerità le basti sapere che è supportata e certificata anche da Jan, che almeno per i frequentatori più assidui, conosce, almeno virtualmente la loro situazione, dal momento che esse stesse hanno deciso, di "abbassare" per un attimo le proprie difese per essere ritenuti credibili. IO come ho lasciato supporre dai miei scritti, resto un tipo riservato, anche se ho deciso di pubblicare la mia provenienza, che per sua informazione è supportata guarda a caso dalle stesse notizie legate al libro che ho pubblicato(info nel mio profilo). Quindi con me cara L...a "casca" male in fatto di integrità/sincerità.

      Vedo poi che persegue a peggiorare la sua situazione attraverso le sue dichiarazioni ambigue, volte, se mi permette, non a fare chiarezza o alla ricerca di una verità, ma a confondere ulteriormente il lettore. Legittimo, intendiamoci, ma solo se lei fosse veramente ciò che afferma di essere. Cosa significa: "sono contro il Sistema tecnologico che ha reso Schiave le persone che le porta a "falsificare"..." se poi lei è stata la prima a volersi non identificare o identificare in più modi al punto da confondere chi poi le doveva rispondere?

      Tutti i Sistemi per quanto sbagliati, contengono delle regole e in queste regole, sono previsti dei meccanismi di difesa, da attivare quando la situazione diventa poco chiara. Se vuole combattere il "Sistema" deve farlo, anche severamente(come lo sto facendo IO, d'altro canto), utilizzando i meccanismi di comunicazione che esso prevede; se invece vuole fare terrorismo allora può anche non rispettarli. Decida quale strada vuole intraprendere per la sua lotta e la segua con coerenza, ma accettandone anche le relative ed ineluttabili conseguenze.

      Detto ciò, siccome a mio avviso "l'ha fatta troppe volte fuori dal vaso" trovi lei il modo per rendersi credibile, lo faccia con Jan di cui immagino si fida come noi tutti d'altro canto, e che come oramai credo sia chiaro è anche l'amministratore di questo blog, ma lo trovi.

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    2. Jan, ciao

      Sai leggendo tutti questi commenti si è perso il senso del titolo del post:Guerra alla guerra per fondare la pace, a me sembra si sia invertito il senso tramutato in GUERRA ALLA PACE PER FONDARE LA GUERRA.TUTTO DOVUTO ALLA PERSECUZIONE AD/O DI UN 'ANONIMA.....

      Mi dispiace Jan, mi assumo le mie responsabilità in questa situazione, ma nessuno si assume le sue purtroppo,vedi io stessa ho ammesso di non essere ''conforme'' al ''conformismo'', non ho intenzioni di offendere, confondere, ma accade grazie a questi sistemi.

      Io cerco ancora delle risposte su persone che soffrono pensando al ''suicidio'', e in rete ce ne sono tante ma mi chiedo se SOFFRIRE, è diventato un modo per attirare solo attenzione analizzando chi si avvicina a queste persone, il mio modo di essere ''incuriosisce'', e non va bene, io cerco solo ''la verità'', quella verità che ti impone di agire di nascosto e di essere quello che realmente non sei devi accedere alla falsità che tu voglia o no' ed io sono bloccata perché non riesco a prendere ''un biglietto da viaggio falso'' per avventurarmi nel mondo dell ' irreale :Matrix.

      Jan tu dimmi solo se vuoi che smetta di scrivere ed io ti prometto che lo farò, ma ti chiedo di farmi capire che piangere per qualcuno che ''soffre'' non è finzione, perché tu sei ciò che scrivi e non hai secondi fini......
      Spero che anche tu ti assuma un po' di responsabilità, lo spero davvero .....Ciao

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    3. Andriun, quello che lei scrive corrisponde esattamente al mio modo di pensare sotto diversi aspetti, lei ''sprona'' l'Uomo a riemergere, mi creda se non mi rendessi conto di ciò che sta accadendo oggi non sarei qui......

      L...a

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Firmarsi è segno di educazione!