Ricordi quel giorno in cui avevi oltrepassato il limite della ragione. Vedevi in tutto uno strano senso perché quel giorno ti sembrava una presa in giro da parte di qualcuno o di qualcosa. La vita ti sembrava una presa in giro. Notavi strane coincidenze e vedevi ciò di cui avevi paura: macchine di polizia che ti perseguitavano, persone che parlavano di te.
Ti sembrava di essere consapevole di una cosa incomprensibile, al centro dell'attenzione pubblica. Ti comportavi come se avessi qualcosa di particolare, un potere, quello di entrare nella mente delle persone. Sembrava che gli altri volessero catturarti e farti del male perché eri appunto particolare. Pensavi che a lei avessero potuto fare del male, anzi, era la tua paura più grande. Ragionavi su tutte le possibili cause e conseguenze. Credevi che stesse soffrendo o al contrario divertendosi guardando lo spettacolo dall'ultima fila. Questa dualità di pensiero ti ha fatto quasi impazzire. Quella notte quando ti sembrava di aver preso la pillola rossa e non quella blu, continuavi a sentire le macchine fuori che aspettavano solo che tu uscissi. Ti stavi convincendo che tutto ha un senso e si può cambiare o conoscere la verità. Avevi compreso che cosa vuol dire pensare che tutti intorno siano manipolati e solo tu un essere libero e consapevole. Ti leghi ad ogni minima parola e ne deduci una spiegazione logica, anche se in fondo tutto non può necessariamente avere un senso. Lei vedeva senso, inganno e dubbi in tutto. Ed ora lo senti anche tu perché capisci e sei riuscito ad entrare nei suoi panni ma questo ti è costato troppo caro. Questo ti è costato mesi di vita che potevi spendere divertendoti o stando con chi ti vuole bene davvero e te lo dimostra. Sei arrivato a quel punto e sei stato ricoverato perché deliravi, non riuscivi più a distinguere la realtà dal sogno. Sei ancora in fase di recupero e rischi di cadere di nuovo. Chissà cosa potrà succedere un domani e chissà se in tutto questo qualcuno abbia pianificato bene ciò che è successo e continua a succedere. Ma forse era necessario impazzire un po' , impazzire per guarire davvero.
Ti sembrava di essere consapevole di una cosa incomprensibile, al centro dell'attenzione pubblica. Ti comportavi come se avessi qualcosa di particolare, un potere, quello di entrare nella mente delle persone. Sembrava che gli altri volessero catturarti e farti del male perché eri appunto particolare. Pensavi che a lei avessero potuto fare del male, anzi, era la tua paura più grande. Ragionavi su tutte le possibili cause e conseguenze. Credevi che stesse soffrendo o al contrario divertendosi guardando lo spettacolo dall'ultima fila. Questa dualità di pensiero ti ha fatto quasi impazzire. Quella notte quando ti sembrava di aver preso la pillola rossa e non quella blu, continuavi a sentire le macchine fuori che aspettavano solo che tu uscissi. Ti stavi convincendo che tutto ha un senso e si può cambiare o conoscere la verità. Avevi compreso che cosa vuol dire pensare che tutti intorno siano manipolati e solo tu un essere libero e consapevole. Ti leghi ad ogni minima parola e ne deduci una spiegazione logica, anche se in fondo tutto non può necessariamente avere un senso. Lei vedeva senso, inganno e dubbi in tutto. Ed ora lo senti anche tu perché capisci e sei riuscito ad entrare nei suoi panni ma questo ti è costato troppo caro. Questo ti è costato mesi di vita che potevi spendere divertendoti o stando con chi ti vuole bene davvero e te lo dimostra. Sei arrivato a quel punto e sei stato ricoverato perché deliravi, non riuscivi più a distinguere la realtà dal sogno. Sei ancora in fase di recupero e rischi di cadere di nuovo. Chissà cosa potrà succedere un domani e chissà se in tutto questo qualcuno abbia pianificato bene ciò che è successo e continua a succedere. Ma forse era necessario impazzire un po' , impazzire per guarire davvero.
Evanescence - My Immortal....... do you like?
RispondiEliminaSarah
Yes, I do.
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