Sono questi i momenti che mi spaventano, quando sembra di rischiare la vita guardando un semplice film d'amore, ascoltando una canzone, andando in giro con le persone a cui ci tieni o sperando in qualcosa che non si è mai realizzato. Quella paura di arrivare troppo in alto e poi scendere troppo in basso. Quel terrore, quei battiti che eliminano ogni possibilità di poter respirare tranquillamente, quella voglia di pace, di qualcosa che ti renda calmo.
Volere il piacere diventa qualcosa di impossibile, come se non fosse una cosa che ti appartiene, come se la tua vita dovresti trascorrerla o soffrendo o trovandoti in uno stato neutrale. L'idea che un giorno puoi avere tutto ciò che desideri ti spaventa perchè lo sai bene che puoi anche perderlo. E allora quella perdita può provocarti un danno terribile e renderti incapace di continuare a vivere come prima. La paura di non esserci più, la paura di non poter più respirare e camminare tenendo per mano quelli e forse quella che migliorerebbero il verso della tua vita. La paura di quel gesto che molte volte ti veniva in mente e ti convinceva che non devi esistere ed essere felice come gli altri, la paura del suicidio. Quell'inspiegabile sofferenza che si prova per la possibile felicità.
Volere il piacere diventa qualcosa di impossibile, come se non fosse una cosa che ti appartiene, come se la tua vita dovresti trascorrerla o soffrendo o trovandoti in uno stato neutrale. L'idea che un giorno puoi avere tutto ciò che desideri ti spaventa perchè lo sai bene che puoi anche perderlo. E allora quella perdita può provocarti un danno terribile e renderti incapace di continuare a vivere come prima. La paura di non esserci più, la paura di non poter più respirare e camminare tenendo per mano quelli e forse quella che migliorerebbero il verso della tua vita. La paura di quel gesto che molte volte ti veniva in mente e ti convinceva che non devi esistere ed essere felice come gli altri, la paura del suicidio. Quell'inspiegabile sofferenza che si prova per la possibile felicità.
Seneca diceva che "chi è schiavo del piacere è schiavo anche del dolore" in un continuo alternarsi di alti e bassi; proviamo troppo attaccamento per le cose, le persone e gli stati d'animo mentre invece dovremmo vivere tutto con la serenità di chi sa assaporare il momento con la consapevolezza che tutto, in questa vita, è immanente e passeggero. Solo quando raggiungeremo questa consapevolezza troveremo la vera felicità, quella interiore, quella che niente e nessuno potrà mai portarci via ... se non saremo noi a permetterglielo!
RispondiEliminaCiao, a presto.
La paura fa parte dell'essere umano.
RispondiEliminaSaluti a presto
Credo che i motivi, x aver paura della felicità, possano essere vari e soggettivi.Magari pensiamo di nn meritarla,oppure che nn sia rispettoso nei confronti di chi invece soffre..o xchè no? Magari anche dalla mancanza di affetto.
RispondiEliminaForse dovremmo nn dare troppe risposte, vivere quegli attimi di felicità pensando che sono appunto attimi e ci vengono dati dalla vita,nn li rubiamo a nessuno.
+ ci allontaniamo da questi attimi e + li vediamo lontani,irraggiungibili,estranei,invece penso che dovremmo riabituarci a vivere tale emozioni.
Se vivo un attimo in cui mi sento felice xchè dovrei mascherarlo o pensare che dopo potrei stare male xchè potrebbe finire?Di sicuro avrò anche i miei momenti tristi e a maggior ragione voglio vivere quell'attimo in maniera completa,( naturalmente se questo nn è a scapito di altri,questo è ovvio)
Da piccoli ci bastava alzare gli occhi al cielo e vedere volare un aquilone x sentirci felici,nn stavamo a chiederci se lo meritavamo,vivevamo l'emozione del momento e pazienza se un attimo dopo quell'aquilone si sarebbe impigliato tra i rami di un albero,la delusione l'avremmo vissuta l'istante dopo,sono convinta che la cosa + giusta sia di vivere ogni attimo di felicità che la vita ci regala,xchè averne paura?...Anche xchè la vita nn sappiamo mai quanto durerà e se domani morissi?
LO
@LO
RispondiElimina"vivere quegli attimi di felicità pensando che sono appunto attimi e ci vengono dati dalla vita"
Sai, sono proprio queste le cose che riesco a fare difficilmente. O per il mio disagio o per altri motivi come esser legato troppo a qualcosa o a qualcuno.
"Se vivo un attimo in cui mi sento felice xchè dovrei mascherarlo o pensare che dopo potrei stare male xchè potrebbe finire?"
Perchè forse il tuo disagio mentale ti impone a pensare in quel modo o magari perchè hai già avuto stati simili. Non è solo questione di concentrazione.
"la cosa + giusta sia di vivere ogni attimo di felicità che la vita ci regala"
Sono d'accordo anch'io che sia la cosa giusta, ma come far sì che diventi realtà quella cosa...?
Comunque, stai tranquilla tu non morirai, un pesce giapponese non deve esserne la causa ;) Stai tranquilla!
@Cavaliere oscuro del web
Sì certo, a meno che quella paura però non sia patologica.