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7 marzo 2013

L'otto marzo e la colpa maschile

Vorrei che vi domandaste sul senso del titolo di questo articolo e sul perchè avete deciso di leggerlo. Una volta fatto ciò, continuate pure la lettura...

Siamo nella vigilia dell'otto(8) marzo. Sappiamo bene che giorno è domani. La "storia" dice che un centinaio di donne che lavoravano in una fabbrica americana, un giorno vengono racchiuse e bruciate vive(almeno così ce lo dicono le femministe) perchè iniziano a protestare. Non sono sicuro del fatto che questa storia sia vera. Ma anche se fosse un fatto vero, vorrei capire in fondo il senso della festa? Infatti non è tanto chiaro. Qual è dunque; la morte di queste 130 donne, la protesta, la questione femminile o i morti sul lavoro in genere? Se fosse stato per quest'ultima allora non capisco perchè si debba parlare solo delle vittime femminili.


[donne/lavoratrici/operaie/proletariato in una fabbrica americana]

Succede che in tutti i guai, la colpa viene attribuita al maschio: sia adulto, sia giovane, sia quello non ancora nato, che viene considerato un potenziale aggressore, stupratore e violento in genere, anche se non lo è. Ricordiamo però che i cosidetti maschi di cui si parlerà in questi giorni, e non poco, costituiscono il 97% dei morti sul lavoro(almeno così parlano le statistiche del 2008) rispetto alle femmine, che ancora oggi pretendono parità, ma la richiedono solo lì dove non si rischia, soprattutto nei posti di potere. Vedrete che di femmine si parlerà altrettanto, ma si evidenzieranno tutti i loro pregi e mai i difetti. Insomma, capirete che le donne ancora oggi sono degli esseri angelici, incapaci di fare del male, di violentare, di uccidere bambini, di ammazzare i propri mariti e di innescare conflitti. Le solite cazzate: la donna è il bene e l'uomo è il male.


[sangue dei lavoratiri caduti in italia, ha giurato di unirsi e di lottare per la pace la libertà il lavoro]

Quindi all'uomo non viene attribuita solo la colpa di ciò che era successo(se era successo veramente) in quel giorno, ma sarà anche resposabile delle guerre, del maltrattamento degli animali e della distruzione dell'ambiente circostante.

E' una cosa anche molto chiara: l'uomo sta diventando sempre più egoista, meschino e crudele: sia con i suoi simili che con quello che lo circonda. Il punto è che quando si dice "uomo" possiamo intendere due cose: l'uomo maschio e l'uomo come essere umano. Occhio, si parla di uomo inteso come essere umano. Non è la colpa del maschio, come invece ci viene fatto capire. Per l'otto marzo ricordate, vi sarà detto il contrario: "tutta la colpa è dell'uomo, non osate mai dire il contrario, è dato per scontato".

Facendo un po' d'analisi critica ci rendiamo conto che anche di donne spietate ce ne sono state, non nel secolo scorso, ma anche nel 17esimo, nel 18esimo e nel 19esimo secolo... in altre culture, anche nei tempi più antichi, le donne erano considerate alla pari di un uomo: in Grecia ad esempio.


[maria la sanguinaria]
Maria La Sanguinaria
[elisabetta prima]
Elisabetta I(prima)
Allora dobbiamo capire alcune cose molto elementari: la cosidetta razza umana è costituita non solo dal maschio, che opprime, violenta e uccide ma anche dalla femmina, altrettanto violenta e peccatrice non meno dell'uomo, se vogliamo usare questo termine. Anche l'oppressione è dunque una parte del sistema e non andrebbe attribuita al maschio.

Perchè vi parlavo della razza umana? Semplicemente per farvi un esempio, ecco qui: il libro intitolato "La donna e la nuova razza": sbarazziamoci dei maschi, tanto sono violenti e inutili. E' questa la soluzione? Troppo politicamente scorretto? Evidentemente nessuna femminista avrà il coraggio di dirlo apertamente, ma fidatevi, se continueremmo a dormire facendo sogni tranquilli, vedrete che potrà dirlo senza che nessuno la critichi.

Un po' di questo letame misandrico, razzista, sessista e ormai politically correct, c'è già, eccovi qualche esempio:
Abbiamo sicuramente sentito parlare di Hitler, di Stalin, di Mussolini. Tutti questi personaggi sono rimasti nella storia come dittatori appartenenti a dei totalitarismi. Oggi però con un totalitarismo altrettanto pericoloso vediamo che succede una cosa molto diversa: il femminismo viene considerato un movimento pacifista e libertario. Se vogliamo proprio dirlo così, senza sparare le solite cazzate, lo stesso femminismo "pacifista" ha delle derive puramente razziste fondate sull'idea di superiorità di un essere umano – la donna. Come ben sappiamo di questo non se ne fregano tanti, ed è chiaro, almeno per me.

Cosa distrae la gente dal pensare che anche il femminismo può essere sessista? Il potere sessuale femminile e il fatto che la femmina sia forte e decisa ma nello stesso tempo anche debole, solo dove fa comodo però.


[nero negro: vittima razzista nazista]

Milioni di maschi di potere di oggi sono letteralmente rimbecilliti solo perchè hanno paura di criticare un essere che sta di fronte a loro e che è dotato di una vagina, quindi da considerare superiore, migliore, più intelligente, più forte e più maturo. Questo è anche il motivo per cui alle donne vengono perdonate molte delle loro colpe, torti, errori e cattiverie che sono capaci di compiere, esattamente come i loro "amici" dell'altra parte del cielo.

Proviamo nella nostra immaginazione di tornare nell'epoca del nazismo e intervistiamo qualche fascistone o nazi. Scopriremmo che il dire che "gli ebrei ce l'hanno con il mondo e stanno organizzando da milenni un presunto complotto" sia una cosa normalissima o che essi siano "avidi, sporchi, poveri e portatori di malattie" sarebbe una cosa accettabile dalla cultura di quell'epoca. Di queste schifezze razziste il mondo ne ha conosciute, ma ancora oggi la gente si muove nella stessa direzione solo che trovando un altro oggetto da attaccare.


[campi di concentramento per donne, uomini, bambini]

Il razzismo esiste ancora ma viene applicato contro altre categorie di persone, come gli esempi che vi ho già fatto. Se non ora, allora più tardi, toccherà di sicuro anche all'uomo-maschio di pagare una colpa di cui non è neanchè a conoscenza, ma che però già oggi la sta pagando:
Non si fa altro che mettere sotto accusa l'intero genere maschile. Si tende sempre di più a deriderlo, a maltrattarlo per scherzo("tanto, la colpa è sempre sua, io mi difendo in quanto femmina"). Ricordate un po' il concetto di "razza ariana" per caso? Eh sì... eccovi ancora un po' di materiale per neo-nazi-femministi:
Il sarcasmo è un'arma altrettanto forte contro gli uomini. Esso viene usato per sminuire i loro problemi, racconti, sofferenze e dolori, mentre quelli femminili sono ascoltati e curati. Tra l'altro, esistono appositi centri dove esse hanno il completo sostegno morale(vedi centri antiviolenza, centri psicologici di auto mutuo aiuto per donne, ecc). Il contrario succede con l'uomo, e lo sappiamo benissimo. In fin dei conti si dice "Sei maschio, allora sii forte, ma io sono una donna, quindi debole e merito di più".

Parlavamo della colpa maschile, sì. Concludo dicendo che secondo me, l'unica colpa di cui si deve discuttere nel giorno dell'otto marzo attribuita all'uomo è quella di aver permesso la creazione di un esercito di puttane: urlatrici, vigliacche, isteriche e sessiste fino al midollo osseo che pretendono di fondare una nuova razza, quella dove il mondo sarà governato dalle donne. Questa sì, è una colpa che certi uomini dovranno pagare, ma di fronte ad altri uomini.

34 commenti:

  1. Un post realista e bilanciato, non c'è che dire... perché parla da sé e merita di essere letto e metabolizzato nei valori che esprime. Un post libero, veramente libero da mezzi termini, che esprime la massima avversione verso le malsane, dannose, distruttive ideologie, oggi evidenti, di un femminismo che dovrebbe rendere conto a livello globale. Non esistono due storie: la storia degli uomini e quella delle donne. C'è un'unica storia che prosegue, giorno per giorno, per smentire nell'essenza e nei fatti, e chiamare in giudizio le menzogne, colpevoli e in mala fede del femminismo. È evidente, senza illusioni, un'unica e sola realtà, cioè quella dell'intera umanità fatta di maschi e di femmine, in cui il ruolo maschile riveste ─ come sempre ─ il ruolo di pilastro portante, pur essendo considerato ─ come sempre ─ nè più e nè meno che "carne da macello". È triste parlarne, ma, per chi ancora riesce a ragionare con la propria testa, non può che trarre dal fatto di Avetrana un chiaro messaggio. "Padre padrone", oppressione della donna, vittimismo, sensibilità, dolcezza, amore, non violenza e solidarietà femminile, ecc, ecc. stereotipi infamanti per il maschio e valori tanto decantati, ufficializzati e ostentati dal femminismo con tutti i mezzi, e dei quali e impregnata la società globale, fanno acqua più che mai e lasciano oltremodo sgomenti...

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  2. Grazie del commento, Vince!
    Non conosco bene la cultura italiana, ma quel che vedo nella realtà di oggi basta per fare delle conclusioni. Eh certo, al di là di quelle che andranno a festeggiare l'otto marzo per guardarsi uno spogliarello, che di per se non è una cosa tanto grave... ci sono quelle che fanno il lavaggio del cervello, andando in giro a raccontare fiabe, come quella sull'omicidio di massa di quelle 130 donne, che in realtà era un incendio di 147 persone. Di queste 147 persone più o meno 130 erano donne. Ed i restanti? Cosa facciamo con loro ce ne dimentichiamo?
    Se già ragioniamo per percentuali, allora prendiamo anche il 97% dei morti sul lavoro che sono maschili e parliamone.

    Tutto questo infatti l'ho già scritto, ma ripeterlo non fa mai male.

    Jan

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    1. Jan condivido le tue scritture...sei molto bravo, le ho pubblicate anche su face, complimenti!

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    2. Grazie della condivisione!
      Puoi postare pure la pagina dove hai condivis se vuoi :)
      Altrimenti contattami pure qui.
      Conoscere nuove persone non è mai un peccato ;)

      Jan

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  3. Qui in Italia, da parecchio tempo a questa parte, non si fa che "scimiottare", come cultura e comportamento, quello che succede fuori, specie nei paesi anglofoni, in primis USA. Indaga in che situazione si trovano tali paesi, per quanto riguarda il femminismo, dai quali è provenuto, è stato sostenuto e assestato fino ad entrare a pieno titolo dentro l'O.N.U. La nostra cultura, specie al sud, era ben altra, e dava enfasi alla famiglia e alla religione. Io che studio e conosco bene la storia segreta ti posso assicurare ─ a dispetto di tutte le cialtronerie che si dicono sul paese, in sé stesso ─ l'Italia ─ non deve dimenticarsi che è, insieme alla Grecia, la culla della civiltà occidentale ─ fa gola ai potentati occulti della plutocrazia internazionale, che hanno inciso fortemente in tutti i campi, come del resto era prevedibile. Alla potenza del denaro, pochi sanno resistere! Ciò si spiega, meglio, in quello che sta accadendo, in questi ultimi tempi, nello scenario politico ed economico locale; cosa che, in grande stile e apertamente, si è sperimentato propriamente negli U.S.A dell'ultimo decennio.

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  4. Ho smesso da tempo di fidarmi di coloro che pretendono lottare per l' egualianza, poichè la loro "lotta per l' egualianza" diventa a poco a poco una vendetta di stampo cabalista.
    Riguardo all' evento storico, in nome della dignità delle donne, hanno banalizzato e strumentalizzato una tragedia realmente accaduta stravolgendone il significato, ora spiegherò il perchè: è vero che la fabbrica si incendiò e che ci fuorono numerose vittime, ma non è vero che le bruciarono vive ( riferimento all' inquisizione, o meglio, a ciò che credono essere l' inquisizione) xkè protestavano. Fu un incidente dovuto alla scarsa sicurezza dell' edificio, perchè un operaio ( donna e uomo) era considerato meno che una vite da ricambio e nessuno si preoccupava del suo benessere.
    Da li, molte donne si mobilitarono per protestare, ma non certo x demonizzare gli uomini o predendere di scopare liberamente, ma per chiedere il diritto sacrosanto di poter lavorare senza rischiare di arrostire ogni due minuti e senza essere trattate come schiave dai loro padroni per dei salari miseri, questo sia per loro che per i loro mariti e i loro figli maschi!
    Allo stesso modo in cui approvo il femminismo, diciamo, originario, riguardante l' indipendenza economica, i diritti del lavoratore ecc, rifiuto il femminismo totalitario di oggi, che utilizza delle tragedie come questa come buono di autorizzazione per poter perpetrare i suoi porci comodi contro la categoria odiata.

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    1. A dire il vero, il femminismo non lo collocherei proprio in un movimento che si basa sull'emancipazione. Tra l'altro il femminismo con l'emancipazionismo non concordano, il primo sfrutta l'altro per preparare un terreno fertile pieno di misandria.

      Ho parlato con alcune femministe, tra cui ci furono quelle che mi dissero apertamente "Odio quei porci maschilisti che bruciarono vive le operaie della fabbrica."
      Beh... si scherza?!
      146 morti di cui 129 femmine... e il resto? Non ne parliamo? Troppo pochi? O forse perchè son maschi? Con i maschi morti sul lavoro siamo abituati, ed è forse normale che muoiano?!

      Evidentemente c'è qualcosa che non va.

      Dirti se lotto per la parità o no, non saprei.
      Contrasto semplicemente il femminismo e tutto quel "bene" che predica, e che fa ricordare del Mein Kampf hitleriano.

      E' semplicemente una vergogna! Soprattutto per le donne stesse.

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  5. Certo che è una vergogna, sia x gli uomini che per le donne!
    La parola "Parità" come la parola "Libertà" ormai sono state stravolte nel significato e la loro connotazione è ormai molto ambigua.
    Ma quando parlavo dell' evento storico, non volevo certo dire che quei 17 morti uomini non valevano, tutt' altro!
    stavo solo dicendo che appunto xkè è stato davvero un evento drammatico, che è una vergogna strumentalizzarlo in questo modo, proprio per rispetto dei morti. Inoltre, il tipo di problema che questa cosao evidenziò era di ben altra portata e riguardava sia gli uomini che le donne.
    Spero di essermi fatta capire.

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    1. Woody, non sei te che non riesco a capire, ma tutto quell'insieme di pecore che stanno a ridacchiare sulla guerra dei sessi.

      Non mi riferivo a te quando parlavo delle morti maschili, ma a questa società malata.

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  6. Jan, mi risulta che la storia dell'otto marzo sia inventata. Ricordo che fu addirittura una femminista famosa a dirlo. L'origine della "festa" non fu mai legata ad una tragedia. Per riuscire a far accettare meglio la ricorrenza, e fare un po' di ingegneria sociale, negli anni 70, quando la ricorrenza esisteva già da tantissimo tempo, si inventarono la storia della fabbrica. Vorrei dire che l'ISTINTO dell'uomo è di proteggere le donne. Solo se si avviano dei processi distruttivi della psiche di un uomo, oppure se questo è nato "diverso" si può andare a finire altrimenti.
    In realtà esiste anche la possibilità di un educazione culturale anti femminile che può portare allo stesso risultato. Il fatto è che l'origine della misoginia trasferita culturalmente, è comunque legata a qualcuno che fa parte dei "diversi" o dei traumatizzati. Dire che un uomo possa vedere le donne come viti di ricambio solo perché operaie, non ha capito la natura maschile. Certo, io ormai non ho più quell'istinto (indovinate perché), e so che potresti averlo perso anche tu Jan, ma questo non mette in dubbio una virgola del mio ragionamento.

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    1. Ciao Ypsilon!

      Infatti è inventata o meglio, mistificata. L'incendio c'è stato davvero ma non è che sia avvenuto nel modo in cui lo descrivono le femministe. Non sono sicuro se sia stata Erin Pizzey a dimostrarlo... hai qualche informazione a riguardo?

      Poi, sinceramente non capisco di che istinto parli... potresti spiegarti meglio... ?

      Sulle altre cose sono completamente d'accordo. La misoginia non viene propagandata a parità della misandria.

      Jan

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    2. Mi sembra chiaro: l'istinto di protezione.
      Tutte le persone adulte sane hanno solitamente un istinto di protezione nei confronti dei bambini. Allo stesso modo, tutti gli uomini sani hanno solitamente un istinto di protezione verso le donne.
      Gli istinti possono essere attenuati o rinforzati dalla cultura. Se un uomo fa abbitualmente del male a una donna ci sono solo 3 possibilità: È nato strano; Ha avuto una serie di brutte esperienze che l'hanno storpiato emotivamente; Gli è stato insegnato a sopprimere quel suo istinto naturale di protezione. Non esistono altre possibilità. Non c'è brama di potere e denaro che tenga.
      Le donne invece, di solito non hanno un istinto di protezione e di amore nei confronti del genere maschile, ma al massimo, solo di alcuni uomini, quelli importanti nella loro vita.
      Avevo già espresso questo mio pensiero, non ho capito se lo condividi.
      Comunque, a dire che si trattava di una bugia non è stata la Pizzey, ma un'altra famosa, che a differenza della prima non ha mai abiurato il femminismo. Non ho voglia di fare ricerche, ma sono sicuro che il presunto incendio non centra con l'istituzione della ricorrenza. Ne hanno parlato diversi blogger. Di incendi c'è ne sono sempre stati, ma non c'è stato nessun incendio di fabbriche quel giorno, nell'anno e nella città che dicono. C'è ne fu un altro famoso nella stessa città (se non ricordo male) in cui morirono anche uomini, ma non lo si può far entrare nel discorso dell'8 marzo senza giustificare l'apparente imbroglio. Ovviamente, Non è mai esistita alla guida del femminismo una donna che non fosse profondamente misandrica, perciò sarebbe saggio dare nessun credito a nulla che provenga dalla loro propaganda. Prima dimostrino oltre ogni dubbio poi ne parliamo.

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    3. Scusa Ypsilon se rispondo solo a quest'ora.
      Oggi è stata una giornata un po' stancante.

      Non capivo a quale istinto ti riferivi, ma ora sì. L'istinto di protezione nelle donne è sviluppato ma moltissimo verso i bambini credo, più che verso l'uomo.

      Io l'istinto di protezione forse l'ho perso, quindi hai quasi indovinato.
      Ti confido una parte di me dicendoti che anni fa difendevo le femmine come non avresti mai potuto immaginare. Ero stato educato in una famiglia matriarcale, ero un gentiluomo insomma ma non zerbino per fortuna. Mi è sempre stato insegnato di dare il posto a loro, insomma che hanno una marcia in più, e cose simili... solo perchè nate con qualcosa di diverso tra le gambe. Così, ad un certo punto della mia vita mi sono stancato e col tempo ho lasciato perdere di difenderle.
      Non dico che se vedo per strada uno picchiare una ragazza non la difenderei, ma che la difenderei a parità di come difenderei anche un maschio. Non so se mi spiego.

      Per molti ragazzi che subiscono da piccoli un'educazione machista e matriarcale è un po' dura ragionare in modo paritario. Credono che se non fanno di tutto per le femmine, non otterranno nulla; nè sesso, nè calore, nè affetto. In questo modo sono pronti a spaccare la faccia a tutti al costo di ottenere quel misero e corrotto affetto da parte delle loro ragazze.

      Io non mi venderò mai in questo modo... ma altrettanto non andrò negli estremismi del tipo "iniziare ad odiare le donne o il contrario". Spero di potermela cavare.

      E tu, che racconti di te? Se ti va ovviamente...

      Jan

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    4. Vedi, il fatto è che gli istinti sono naturali. È stata l'evoluzione a decidere che tu dovessi difendere le donne, non l'educazione matriarcale. Le due cose nella tua vita si sono sovrapposte generando confusione. Per questo, abiurando la tua educazione, hai anche eliminato il tuo istinto naturale. Pensi che bisogna insegnare alle persone ad essere protettive verso i bambini? Ovviamente no. Un uomo difende le donne perché glielo dicono i geni. Un essere umano ha timore dei serpenti perché glielo dicono i geni, ma si può imparare a sopprimere certi istinti ed ad andare con i pitoni al collo. In certe culture, un uomo, per dimostrare la propria "virilità", doveva uccidere i neonati delle tribù nemiche infilzandoli al volo con la spada (una cosa innaturale). La vera cultura Machista, non è altro che quella che di più rispetta gli istinti naturali senza condizionamenti culturali contrari.
      La più grande vittoria del femminismo è stato far accettare lo sfregio del machismo agli uomini. Sai qual è l'unica cosa sul machismo naturale del quale si può parlar male? l'infedeltà. Non c'è altro. Un uomo macho se le vuole fare tutte (prima o poi), ma poi le vuole difendere tutte, e non le picchierebbe mai. L'antimachismo, secondo me, è antimaschile. Il machismo è istintivo e naturale. Per quanto mi riguarda NON sono un macho. l'educazione mediatica e familiare, ha impedito lo svilupparsi di quella naturale e non eccessiva arroganza e sicurezza e aggressività chiamata machismo. Col tempo ho anche incominciato a perdere le altre naturali caratteristiche comportamentali maschili, come quella di tendere a giustificare le donne, o di volerle proteggere, o ancora, di tendere a credere che, almeno alcune, siano angeli discesi dal celo. Capisci bene che la possibilità che ho di svendermi è nulla, visto che con tutto questo anche il mio desiderio è calato. Ma ho paura di morire senza essermi mai innamorato veramente, ed essere stato corrisposto altrettanto. Ho paura di una vecchiaia di solitudine e di non avere figli da amare. È tutta colpa del femminismo e di questi tempi moderni.
      PS.
      Alle donne che potrebbero leggere, vorrei dire che gli esseri umani sono complessi, non semplicemente buoni o cattivi. Il manicheismo nel giudicare un individuo è idiota. Perciò non ho problemi ad ammirare le qualità interiori delle singole donne, ma spesso quelle che sentono certi miei discorsi, hanno il bisogno di squalificarmi su tutto il fronte morale. A queste dico: andate pure a quel paese.

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    5. Dimenticavo di dire che quella che hai subbito tu NON È una educazione machista, ma forse semplicemente aggressiva o violenta. Sono cose ESTREMAMENTE diverse. Si può essere dolci e machi allo stesso tempo con i figli. Capisco la confusione. Per fare chiarezza devi capire l'origine naturale dei comportamenti umani. Come funziona la natura in generale. Lo studio dell'antropologia può aiutare.
      Macho è una parola spagnola che significa maschio.
      Col tempo è diventata sinonimo di persona con caratteristiche maschili accentuate. Le domande da farsi: quali sono le caratteristiche maschili? A che servono in natura? Come si sono evolute accanto a quelle femminili? Soprattutto, perché certe donne sono contrarie?

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    6. Io infatti non ho detto che ho subito un'educazione "machista" ma matriarcale. Dicevo che è probabile che gli altri la subiscono.

      Per educazione "machista" intendo quando ad un essere umano-uomo viene insegnato, imposta da piccolo di essere insensibile verso certe cose... di essere insofferente, di non esprimere le proprie emozioni, di non piangere. Mi capisci?
      Questo tipo di educazione va a braccetto col femminismo perchè anche quello considera l'uomo un essere incapace di provare emozioni, insensibile, senza amore... ecc. Tutto quindi viene basato sugli stereotipi. Lo stesso femminismo che afferma di lottare contro essi, alla fine li crea.

      Non so se sia il caso di parlare di maschilismo o machismo, o non mi importa come lo si vuole chiamare. Il punto è che tutti questi estremismi sono amici tra di loro. I maschilisti sono amici con le femministe. Capisci cosa voglio dire?

      Credo che certi istinti non andrebbero seguiti ciecamente, come infatti hai citato il voler proteggere le donne o dare a loro sempre ragione, cosa alquanto stupida. Questo credo si faccia in genere per un motivo di base: succubanza sessuale ed emotiva. L'uomo diventa pronto a vendere le proprie idee, pensieri, ideali e quello a cui ha sempre tenuto solo per avere un po' di affetto da parte di una femmina.

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    7. Gli istinti non vanno seguiti ciecamente perché non li abbiamo dosati bene come quelli degli *altri* animali. Più una specie ha sviluppato la parte ragionativa del cervello, più il *sistema* dei suoi istinti non gli è sufficiente per sopravvivere. Ci vuole la giusta educazione. Educare-> dal latino educere: tirar fuori. Cosa tirar fuori? Gli istinti nella maniera più appropriata. Significa che se la natura ha voluto che gli uomini fossero in qualche modo al servizio delle donne (verità scomodissima), se uno perde questo istinto o lo soffoca, va contro natura, e sentirà di avere qualcosa che gli manca nella vita, un po' peggio di chi non ha mai conosciuto il padre biologico. I femministi e gli zerbini, sono tali, molto spesso, perché altrimenti, visto come sarebbero trattati dalle donne, dovrebbero fare la guerra all'altro sesso finendo per mutilarsi l'anima, non semplicemente per avere sesso o affetto. Lo so che la tua posizione è una delle più sostenute all'interno dei movimenti maschili, ma io l'ho sempre trovata superficiale.
      Non pensare che per essere capaci di uccidere bisogna essere insensibili. Piuttosto, bisogna saper non cedere alla propria sensibilità. Ritengo che un uomo, visto che NON È una donna, dovrebbe essere capace di controllare le sue reazioni emotive, al fine di poter essere utile nel FARE cose che le donne non potrebbero fare altrettanto bene per motivi evoluzionistici (non necessariamente uccidere per fortuna), oltre che per essere una buona guida. Ovviamente, questo tipo di educazione non consiste in frustate e umiliazioni, ma è molto importante che il padre (colui che dovrebbe far diventare il figlio un uomo) instauri un rapporto emotivo particolare con il figlio, e che lo guidi soprattutto nel suo cuore. Tutto questo è uno stereotipo che da ragione alle femministe? Nemmeno per sogno! Questa era la forza degli uomini che le donne misandriche hanno cercato di distruggere, riuscendoci per giunta!
      Sul maschilismo e femminismo dici: "Questi estremismi sono amici tra di loro".
      Bah! Se lo dici tu! Maschilismo è una parola inventata dalle femministe. In questo termine vengono stipate da loro tutte le cose peggiori dell'umanità (secondo le femministe. Maschilismo per me, è il concetto che le donne usano per avere più libertà anche alla faccia del bene comune. Non è una parola a cui darei troppo seguito.
      "Io infatti non ho detto che ho subito un'educazione "machista" ma matriarcale. Dicevo che è probabile che gli altri la subiscono."
      Avevo capito male. Comunque, magari. In realtà non succede affatto. Quelli che vengono intesi molto maschi, di solito sono soggetti instabili ed emotivamente persi.

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    8. Non sono riuscito a capire alcuni cose che vuoi dire:
      -Intendi che per istinto l'uomo deve servire le donne?
      -Quale posizione intendi che sia superficiale?

      Non ho scritto che per uccidere bisogna essere insensibili. Io ho detto che la cosidetta educazione machista(non tenendo conto del suo significato letterale) è di per sè un tipo di educazione che impone i maschi a soffocare le proprie emozioni, convincendoli di essere delle creature insensibili... e a questo partecipa molto anche il femminismo. Quindi ad esempio un padre che maltratta il proprio figlio e lo educa già da piccolo a spaccare la faccia ad altri ragazzi maschi della sua età, non è di sicuro un'educazione sana... quello che chiamavo machista, ma è solo un nome... lasciam perdere. Io di nomi non me ne intendo troppo.

      Sicuramente la parola maschilista viene usata quando fa comodo dalle femministe ma anche da molte donne vittime del femminismo. Io per maschilismo intendo ad esempio il dimostrare di essere superiore ad una donna, cosa che fa ad esempio il femminismo rispetto agli uomini. Io non ne vedo molta influenza del maschilismo nella nostra società, ma questo non dice che quel tipo di mentalità non esista.

      Sul capire cosa si intende per maschi ci sarebbe molto da dire. C'è chi afferma che per essere maschio bisogna proteggere le femmine. Ma se una le protegge e in cambio vende la propria anima, potrà mai essere considerato maschio? Probabilmente da qualcuno sì, mentre dagli altri no.

      Penso che un vero maschio, come una vera femmina, prima di tutto deve accettare le proprie inclinazioni naturali senza violare se stesso e gli altri.

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    9. "Non ho scritto che per uccidere bisogna essere insensibili." Vedi, non necessariamente tutte le cose che metto in chiaro sono di risposta a quello che pensi tu, ma solo EVENTUALMENTE a cosa potresti pensare. Spesso quando parlo con una persona degna di stima, finisco per farlo in libertà. Spero che tu me lo lasci fare senza offenderti facilmente.
      "Non sono riuscito a capire alcuni cose che vuoi dire: intendi che per istinto l'uomo deve servire le donne?"
      Ti faccio una domanda: pensi che una madre per istinto debba servire i figli?
      Non è che quando abbiamo a che fare con i bambini li trattiamo alla stessa stregua degli adulti, ma usiamo coercizione per il loro bene, li proteggiamo e moriamo anche per loro, perché li riteniamo più importanti. Ce lo dice l'istinto.
      Nella specie umana, a differenza che in molte altre, la femmina ha capacità quasi inutili rispetto all'uomo. Di solito le donne si fanno valere in contesti comodi e protetti come quelli moderni, ma una donna una volta non poteva quasi esimersi di essere sempre incinta, non aveva comode palestre e spesso diventava cicciona. Era un sacco di carne inutile alla sopravvivenza giornaliera del gruppo (la specie umana esiste da duecentomila anni non dai pochi secoli di storia). Per questo motivo, in maniera quasi unica nel mondo animale, i maschi della nostra specie, pur essendo più grossi delle femmine, nascevano (prima dell'inquinamento) più numerosi. In tutti gli altri casi che conosco, se le femmine sono più grandi allora i maschi sono di più. Viceversa se sono più piccole. Tutto questo per compensare "l'inutilità" delle donne. "Servire le donne" per un uomo significa tendere a trattarle come esseri più deboli che vanno protetti, ma anche indirizzati. Nelle società veramente a comando maschile, le donne vanno coperte per un ordine dell'uomo sano, a loro tutela. Gli uomini sani difendono le donne dagli insani, esattamente come gli adulti sani difendono i bambini dagli insani (per esempio i pedofili). Purtroppo, in tutte le specie sessuate ,il maschio ha un'importanza solo in relazione alla femmina (verità orribile). Questo cantautore (uno dei miei preferiti) ci ha scritto una canzone soffrendo per amore: www.youtube.com/watch?v=sISBuWSu_zY

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    10. Tranquillo, esprimiti pure.. come vuoi.
      L'avevo un po' capito, ma pensavo avresti frainteso il significato delle mie parole.

      Comunque, quel che dici è in genere vero... a parte le interpretazioni. Non dico siano false ma se cerchiamo di parlare dell'utilità o dell'inutitilità di un essere, possiamo anche dimostrare quel che vogliamo. Ad esempio uno può dire che la femmina non era inutile argomentando che ha una funzione importantissima, quella di procreare. Beh, uno controargomenta che in realtà è l'uomo a trasmettere la vita senza di cui non ci sarebbe nulla. E' un circolo vizioso da cui non ne esci con una verità assoluta.

      Molte femministe usano tecniche simili per dimostrare la superiorità delle donne, cosa con cui non concordo assolutamente.

      Per quel che riguarda il seguire o meno gli istinti io per come sono forse lì lascerei perdere e ragionerei di più con la mia testa. Lo so, lontano dalla natura non andrò, ma provarci.. ne vale la pena. Parlo di me ovviamente...

      Jan

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    11. "Quale posizione intendi sia superficiale?"
      Quella secondo cui i femministi siano tali solo per avere un po' di affetto o sesso. Penso che ci sia un istinto maschile a non combattere le donne, che in questi soggetti li porta anche a perdere la propria dignità.
      "Io di nomi non me ne intendo troppo."
      Però rispettare i significati dei nomi è importante quando si comunica, altrimenti non ci capiamo. I machisti che dici tu, sono in realtà molto poco educati ad essere veri uomini, quindi non sono neanche in grado di insegnare bene i propri figli. Li chiamerei DISPERSI, nel senso di uomini mancati poiché si sono persi la retta via e non riescono a trovarla.
      Dici: "Sicuramente la parola maschilista viene usata quando fa comodo dalle femministe ma anche da molte donne vittime del femminismo. Io per maschilismo intendo ad esempio il dimostrare di essere superiore ad una donna, cosa che fa ad esempio il femminismo rispetto agli uomini. Io non ne vedo molta influenza del maschilismo nella nostra società, ma questo non dice che quel tipo di mentalità non esista."
      Premesso che non darei seguito ad una parola nata solo per infangare gli uomini, inventata dalle femministe, vorrei seguire il tuo ragionamento.
      Domanda: tu ti senti superiore a un bambino?
      Non è che sentirsi superiori significa essere degli stronzi. Lo stronzo è quello che ti fa del male gratuitamente, oppure per invidia e altre cose così, magari raccontando falsità su di te per farti soffrire. Il problema delle femministe è che ci fanno del male raccontando balle con malignità e cattiva fede. Poi alcune che in genere si fanno gli affari propri, gli danno forza sostenendo la veridicità di certe stronzate, come il fatto che le donne possono essere superiori alla maggior parte degli uomini persino fisicamente, e che questi non lo vogliono accettare perché sono degli oppressori. Sono d'accordo che un uomo non dovrebbe stare a dire a una donna che è inferiore, ma neanche un genitore dovrebbe dirlo al figlio piccolo.
      Dici: "C'è chi afferma che per essere maschio bisogna proteggere le femmine."
      Sono d'accordo, solo che un vero maschio dovrebbe essere anche forte, sicuro di se e molto orgoglioso. Per questo non dovrebbe accettare facilmente i piedi in testa da nessuno, nemmeno dalle donne. I femministi hanno perso la loro dignità maschile esattamente come lo hanno fatto anche i più o meno misogini. L'unico uomo dignitoso è quello rispettato dalle donne che protegge le donne, esattamente come il buon genitore è rispettato dai figli e li protegge.
      "Penso che un vero maschio, come una vera femmina, prima di tutto deve accettare le proprie inclinazioni naturali senza violare se stesso e gli altri."
      Inclinazione vuol dire istinto che si manifesta spontaneamente, senza l'educazione di altri. Avevi detto che non sempre gli istinti vanno seguiti, e io ti avevo risposto: certo, serve la giusta EDUCAZIONE degli stessi.

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    12. "Molte femministe usano tecniche simili per dimostrare la superiorità delle donne, cosa con cui non concordo assolutamente."
      Credo di non riuscire a farmi capire.
      "Ad esempio uno può dire che la femmina non era inutile argomentando che ha una funzione importantissima, quella di procreare."
      Che non rientra nella sopravvivenza giornaliera.
      "Per quel che riguarda il seguire o meno gli istinti io per come sono forse lì lascerei perdere e ragionerei di più con la mia testa. Lo so, lontano dalla natura non andrò, ma provarci.. ne vale la pena. Parlo di me ovviamente..." Non sono d'accordo con questo modo di pensare, penso che porti all'abiura *inutile* di se. Comunque rispetto tutte le scelte personali che non mi danneggiano.

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    13. Vedi Ypsilon, non è difficile confondersi e contraddirsi.

      Io non so che età tu abbia, ma ti assicuro che la mia non mi permette di essere abbastanza deciso soprattutto su ciò che vorrei nella vita.

      Sui maschi femministi, direi che non sono dell'idea che un uomo per esserlo deve solo avere bisogno di un po' di sesso e affetto. Anche un antifemminista può voler una donna.. mi sembra più che ovvio.

      Anch'io a dire il vero non davo seguito a parole come maschilista, ma altrimenti non saprei come definire un uomo che dimostra la propria superiorità rispetto ad una donna. Tu come lo chiameresti?

      Certo che non direi di sentirmi superiore ad un bambino e manco ad un qualunque altro essere umano. In genere il concetto di superiorità lo abolirei completamente... soprattutto perchè superiori in assoluto esserlo è impossibile. Ma neanchè parole come migliore, peggiore, più forte, ecc... sarebbero giuste se attribuite ad esseri umani. Lo so, è una contraddizione perchè pure io stesso le uso... ma non è una cosa giusta a mio parere.

      Sul discorso degli istinti, ovviamente non ho detto che non li seguirei. Mi spiego? Io darei un peso minore agli istinti... e seguirei più la ragione. Forse mi sbaglio, forse no... forse un giorno cambierò idea, chi lo sa...

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    14. "Anch'io a dire il vero non davo seguito a parole come maschilista, ma altrimenti non saprei come definire un uomo che dimostra la propria superiorità rispetto ad una donna. Tu come lo chiameresti?"
      Se fa solo quello al limite lo definirei presuntuoso.
      Dici: "Certo che non direi di sentirmi superiore ad un bambino e manco ad un qualunque altro essere umano."
      Quindi quando un bambino gioca con un coltello, tu non pensi: meglio toglierglielo dalle mani è SOLO un bambino. Non è che dobbiamo filosofare troppo sulle parole, dobbiamo provare a intuire quello che l'altro vuole dire. Noi ci sentiamo superiori ai bambini, perché essi da soli non possono vivere. Tuttavia li amiamo veramente.
      La questione secondo me non è sapere cosa si vuole dalla vita o non contraddirsi, ma essere comprensivi, e riconoscere che se le cose sono in un modo, forse bisognerebbe capire il perché prima di dare giudizi. Se un uomo si sente superiore, nel senso di più adatto alla sopravvivenza, e tende a valorizzare la vita delle donne su quella degli uomini, qual è il motivo? Che è maleducato? Che è uno stronzo? C'entra l'istinto? Perché avrebbe questo istinto? E via dicendo. Se ci interessa capire, non dobbiamo pensare in maniera personale. È qualcosa che trascende da noi stessi.
      Io sono un buono. Non mi piace fare del male, neanche psicologicamente. Mi comporto bene e sono emotivo. Non sono molto coraggioso, ora come ora non farei paracadutismo. Eppure faccio certi discorsi, tipo quelli sulle donne come "inutili alla sopravvivenza giornaliera del gruppo in natura" o ancora quelli sugli "uomini veri come gente cazzuta che deve addestrare i figli a esserlo altrettanto". Secondo certi coglioni dovrei essere un pezzo di merda. Invece sono loro che sono gretti e infimi intellettualmente. Dico solo che le cose del mondo hanno una "ragione".

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    15. "Quindi quando un bambino gioca con un coltello, tu non pensi: meglio toglierglielo dalle mani è SOLO un bambino."
      Certo che lo penso, ma ciò non vuol dire che lui sia inferiore a me ed io superiore. Vuol dire semplicemente che lui non sia abbastanza maturo da comprendere che il coltello sia pericoloso. Credo di aver spiegato abbastanza bene che per me superiorità è un concetto stupido. Lo stesso bambino al quale pensi di essere superiore, può maturare e acquisire caratteristiche e batterti tre volte in ciò in cui lo consideravi inferiore.

      Riguardo l'istinto maschile di proteggere le donne, non dico che sia sbagliato. A mio parere, e l'ho già detto, è dannoso lasciarsi andare troppo e seguire gli istinti. Magari anche ragionare in modo esagerato è sbagliato altrettanto.

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    16. Il concetto di superiorità, come qualsiasi altro concetto esistente e non ancora esistente, ha mille sfaccettature. Quando due esseri umani parlano, di solito cercano di capire su che piano lo si sta facendo, e quindi qual è la sfaccettatura da mettere in risalto. Altrimenti si può fare il gioco del pignolo. Funziona così: io faccio il pignolo pedante, e tu provi a dirmi quello che ti pare. Ti dimostro che tutto quello che dici sono in grado di metterlo in discussione e farlo apparire semplicistico e superficiale. Se tu pensi che il bambino, in quanto tale, non possa giocare col coltello, a differenza tua, mi hai dato ragione, perché parli sulla mia lunghezza d'onda. Quando ti metti a fare filosofia etica delle parole vai semplicemente OLTRE quello che volevo dire io. Punto.
      "Riguardo l'istinto maschile di proteggere le donne, non dico che sia sbagliato. A mio parere, e l'ho già detto, è dannoso lasciarsi andare troppo e seguire gli istinti. Magari anche ragionare in modo esagerato è sbagliato altrettanto."
      Questo è un punto in cui non riesco a farmi capire. Non ho mai detto che bisogna abbandonarsi agli istinti, anzi ho detto proprio il contrario parlando di educazione. L'educazione equilibrata, RISPETTA SEMPRE gli istinti.

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    17. Guarda, la prima parte non la approfondisco, non sono un esperto della dialettica.

      Sull'altro mi trovo sempre d'accordo. E' forse questo lo scopo della discussione? Per me è uguale sai...

      Comunque, se ti interessa ho appena postato l'articolo Femminicidio: un falso allarme

      Jan

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    18. "Sull'altro mi trovo sempre d'accordo. È FORSE QUESTO LO SCOPO DELLA DISCUSSIONE? Per me è uguale sai..."
      A me interessa solo non essere frainteso, poi "gli altri" possono pensare quello che vogliono, se la cosa non mi danneggia direttamente. Il fatto è che tu mi hai frainteso a raffica. Io no.
      Poi, certe cose che scrivo sono sapere universitario, per esempio quando ti parlo di cosa si intende con educazione e come funziona. Non tutto quello che dico è un parere personale.
      "Comunque, SE TI INTERESSA ho appena postato l'articolo"
      Vedi quando vengo frainteso un po' troppo, incomincio a pensare di stare antipatico.
      OVVIAMENTE mi interessa quello che scrivi qui.
      Sono io che ti ho "scelto".

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    19. "Vedi quando vengo frainteso un po' troppo, incomincio a pensare di stare antipatico."
      Antipatico non direi. Solo che approfondire troppo può essere a volte seccante. Io spesso mi limito a scrivere cose fino alle mie barriere. Se poi inizio a non capire qualcosa o confondermi, lascio semplicemente perdere.

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    20. "Io spesso mi limito a scrivere cose fino alle mie barriere. Se poi inizio a non capire qualcosa o confondermi, lascio semplicemente perdere."
      Fammi capire, pensi che non ho le idee chiare, che me ne accorgo, e nonostante tutto continuo ad approfondire?
      Guarda non ho mai avuto la presunzione di non sbagliare, ma non parlo a vanvera. Quello che dico è sempre riccamente argomentabile.
      Se ti ho dato fastidio ti chiedo scusa, ma non credo di essere stato offensivo (lo so non lo hai detto, è una lista), di aver cercato di cambiarti le idee, o di essere stato lungo nello spiegami più del dovuto. Ho semplicemente risposto alle tue domande, dando quel minimo di argomentazione per non far sembrare i miei pensieri campati in aria, e controbattuto ai tuoi fraintendimenti.
      Sai un fraintendimento, nella testa di chi lo subisce, può diventare un'accusa. Per esempio quando hai detto che "femministe usano TECNICHE simili". Io le odio le femministe, vuoi che non cerchi di spiegarmi per toglierti dalla testa una similitudine del genere? Mi sono comportato in maniera normale, mi dispiace di averti seccato.

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    21. Tranquillo Ypsilon.

      "Fammi capire, pensi che non ho le idee chiare, che me ne accorgo, e nonostante tutto continuo ad approfondire?
      Guarda non ho mai avuto la presunzione di non sbagliare, ma non parlo a vanvera. Quello che dico è sempre riccamente argomentabile.
      "
      Assolutamente no, io parlavo di me, non di te. Da come ti sei reso conto, avevo intenzione di mollare un po' la discussione e per questo infatti te l'ho detto.

      "Sai un fraintendimento, nella testa di chi lo subisce, può diventare un'accusa. Per esempio quando hai detto che "femministe usano TECNICHE simili". Io le odio le femministe, vuoi che non cerchi di spiegarmi per toglierti dalla testa una similitudine del genere? Mi sono comportato in maniera normale, mi dispiace di averti seccato."
      Non intendevo affatto che tu sia femminista o che concordi con le loro idee. Ho semplicemente voluto dire che anche le femministe parlano di superiorità e cercano di dimostrarla nelle donne rispetto agli uomini, ecc. Mi sono spiegato?

      Sull'altro non credo tu mi abbia seccato, molti dei tuoi commenti letti in precedenza erano utili e interessanti, e ti replicavo con piacere. E' questa discussione ad avermi un po' seccato.

      Spero di non essere frainteso da te.
      Jan

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    22. "Assolutamente no, io parlavo di me, non di te. Da come ti sei reso conto, avevo intenzione di mollare un po' la discussione e per questo infatti te l'ho detto."
      Non lo avevo chiaro.
      "Non intendevo affatto che tu sia femminista o che concordi con le loro idee. Ho semplicemente voluto dire che anche le femministe parlano di superiorità e cercano di dimostrarla nelle donne rispetto agli uomini, ecc. Mi sono spiegato?"
      Appunto!
      Loro lo fanno nel senso che noi siamo mostri, io lo faccio nel senso che la natura ci ha costruito in un certo modo, e ci ha dato un istinto adatto ai nostri corpi.
      In altre parole, visto che le donne sono più deboli, gli uomini hanno l'istinto di vederle tali e di proteggerle. È tutto un'altro ragionamento, con altri scopi.
      "Spero di non essere frainteso da te."
      Potrei fraintendere che tu fraintenda di essere stato frainteso da me su un discorso dove in realtà non ti ho frainteso. @@ Che ho detto?
      Comunque dai, chiudiamola qui. Ti ringrazio sempre della tua ospitalità qui sul tuo ottimo sito. ;0)

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NOTA IMPORTANTE:
Firmarsi è segno di educazione!