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25 marzo 2013

La violenza del fascismo

In ogni epoca storica possiamo trovare tracce di estremismi. Ognuno di essi di sicuro avrà una propria espressione sia a livello politico sia a livello culturale. Per analizzare correttamente un periodo storico, oltre a sapere di cosa si tratta, dobbiamo sapere anche le sue cause e conseguenze.

[mussolini tocca un ragazzo]
Il fascismo è stato un totalitarismo violento ed autoritario, ma che però, a differenza di altri, come lo stalinismo ad esempio, a livello culturale di per sè era ancora più imponente. Mentre i comunisti mandavano nei gulag la gente che non era d'accordo col pensiero dominante di quell'epoca, nel fascismo la violenza era possibile esprimerla anche contro coloro che un orientamento politico non ce l'avevano. L'ostilità basata sulla propaganda la praticavano anche le persone comuni. Pensando poi che tutto per la paura di una rivoluzione comunista, fa venire una strana impressione. Aveva senso ammazzare persone innocenti, impiccare uomini e uccidere bambini? Ovviamente no, e non ne valeva la pena. Tra l'altro il fascismo subì una forte ascesa del razzismo hitleriano, che si diffuse perfino nelle istituzioni pubbliche, ma anche nei cinema, nelle biblioteche e nei giornali. Le fonti d'informazione erano praticamente indottrinate e riempite di propaganda. Chi non aderiva, era un traditore e chi invece offriva apoggio, riceveva come minimo l'applauso.


[partigiani: uomini e donne appartenenti alla resistenza antifascista]

Il rapimento di Matteotti non è stato di sicuro l'unico delitto del fascismo. La pratica della violenza; sia verbale, sia fisica, sia psicologica, era diffusa persino nei bambini e nelle bambine delle elementari che ad esempio consideravano la pena di morte una giusta modalità di sedare i conflitti. Ovviamente erano influenzati in gran parte sia dai genitori che dai professori che a quell'epoca insegnavano nelle scuole.


[uomini impiccati]

Quindi si può dire che la violenza sia a livello politico sia a livello sociale era giustificata dallo stesso Mussolini che esclamò:
"... Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere!"
Continua:
"... Se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico e morale, ebbene a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l'ho creato con una propaganda che va dall'intervento ad oggi."

trattiBenito Mussolini, discorso alla Camera, 3 gennaio 1925

Da qui si nota chiaramente che quando Mussolini fa finta di chiedere scusa per tutto quel che è avvenuto, egli stesso pretende di continuare la propria propaganda, permettendo che le violenze continuino comunque. La colpa se la prende lui, sì. Ma chi lo condannerà nel caso in cui i delitti continueranno? Certamente nessuno, perchè era già il capo, il duce. La colpa la giustifica, in un modo quasi religioso, cercando gli applausi della gente e la loro idolatria verso lui stesso, nonostante la sua completa ipocrisia.

Un totalitarismo come quello fascista è ciò che avvenne allora e che però può ripetersi, se non nello stesso modo allora in un altro.

19 commenti:

  1. Entri in un capitolo storico molto delicato, le cui le barbarie hanno portato delle conseguenze che si sentono tutt' ora.
    Tuttavia, io credo che non sia giusto condannare un intero popolo per le cavolate del suo leader, per delle ragioni molto semplici:
    1) non sarebbe più giustizia ma vendetta di stampo cabalista
    2) è molto facile per noi, di un' altra epoca, rilevare le "spie" che segnalavano la degenerazione, ma non per chi VIVEVA in quel momento.
    Se ti è capitato di discutere con una persona anziana riguardo a quell' epoca, ti accorgerai che c' è stata una specie di caduta dal pero generale alla fine della guerra.
    Tutte le prove dei crimini del regime fascista furono accessibili molto dopo la sua caduta, bisogna ricordare inoltre che Mussolini, inizialmente, si presentò come un membro del Partito Socialista e, inizialmente, presentò una linea autonomista che, per l' epoca, rappresentava l' unico modo per uscire da una crisi grave dovuta alla prima guerra. Di fatti, l' economia del paese migliorò, è indubbio, è DOPO che sono cominciati i casini!
    Quando Mussolini decise di proseguire la linea imperialistica, ammazzare gli avversari politici e imporre le leggi razziali ( leggi contro cui molti insorsero, tra cui anche il Papa dell' epoca), ma a quel punto era troppo tardi, Mussolini era diventato quasi intoccabile, e poi, come ai scritto tu stesso, la gente non sapeva tutto, gli si mostrava solo una parte della verità.

    Tutto questo per dire: siamo cauti!
    Per noi è molto più facile leggere fra le linee dei discorsi di un dittatore, ma per le persone dell' epoca non era una cosa cosi immediata, quindi stiamo attenti a giudicare!

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    1. Ciao Giulia.
      Il tuo commento penso sia utile, soprattutto dal punto di vista critico. Hai praticamente approfondito quel che ho detto all'inizio e cioè "Per analizzare correttamente un periodo storico bisogna caprire le sue cause e conseguenza.".
      Infatti, era proprio la parte mancante dell'articolo - l'approfondimento.
      Dirò che di sicuro il mio intento non era quello di condannare l'intero popolo italiano.
      Riguardo la violenza del fascismo... si può dire che essa stessa era anche un po giustificata, soprattutto perchè era appena finita la 1-a guerra mondiale, quindi le persone erano abituate alla violenza, al disordine, all'ingiustizia. Da qui nasce il fascismo che infatti combatte per una specie di parità sociale, ma poi anche per quella tra le nazioni(solo europee però, e non quelle considerate "inferiori").
      Non ricordo bene, ma dalle parole di molti anziani, si può notare espressioni come: "Il fascismo era una buona cosa." oppure "Mussolini fece molto per il paese, ma poi entrò in alleanza con Hitler e da lì iniziò tutto."
      Non si sa poi, se il razzismo apparve solo dopo l'allenza con Hitler, le leggi razziali sì, ma il razismo... boh. In teoria anche il nazionalismo dovrebbe essere una forma di razzismo.
      Non sono sicuro neanchè di quest'altra cosa che dirò ora, ma si presuppone che certi concetti della "razza ariana" tra i documenti di Mussolini erano già presenti prima dell'alleanza con Hitler.
      Beh, in ogni caso il fascismo è stato un tipo di governo dittatoriale. Su le altre cose non ne so tanto.
      Ciao.

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  2. Si..come no? così adesso va a finire,che Mussolini abbia fatto molto x il Paese,ma scherziamo?Qualsiasi cosa egli abbia potuto fare nn sarà mai molto dal momento che toglieva la libertà alla gente d'informarsi,infatti tutti dovevano votare il partito fascista e questo basterebbe di x sè x essere buttato fuori,che poi fosse anche una persona corrotta nn sarebbe una novità visto che lo sono il 99% dei nostri politici.Forse l'unica cosa buona che ha fatto(senza rendersi contro)è che ha reso gli italiani + patriottici almeno in un certo periodo di quella storia.Lo so che la dittatura anche adesso c'è,invisibile ma c'è e nn mi spingo a parlare di massoneria,ma se nn altro possiamo informarci e se siamo ignoranti è xchè lo vogliamo.
    LO

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  3. Attenzione: non bisogna confondere il nazionalismo, il razzismo e il principio di nazionalità, sono essi concetti diversissimi ( Anke se, ahime, si fa presto la confusione tra i 3).
    Li si deve fare un salto ancora più indietro nella linea del tempo.
    Il principio di Nazionalità nasce con la rivoluzione francese e ha una grossa espansione nel romanticismo, ma di cosa si tratta?
    è il riconoscere se stessi come parte di un gruppo che ha in comune una lingua, un governo, una religione ecc. Non sono più le famiglie nobili che hanno in mano dei territori, bensi il popolo stesso che si riconosce come identità del territorio! Questo non implica affatto che una nazione sia inferiore ad un' altra, si riconoscono semplicemente storie diverse per ciascuna nazione.
    Passiamo all' epoca degli imperialismi, li arriva il nazionalismo.
    Il nazionalismo ha già un ottica più combattiva, poichè parla di "estensione territoriale", ma è solo dopo la prima guerra che arriva il concetto di "Razzismo" in europa, ovvero: la pretesa che un gruppo etnico sia biologicamente superiore ad un altro ( il razzismo legalizzato ricalcava la teoria della selezione della specie di Darwin, strumentalizzandola alla grande, e le varie teorie di Gobineau e Chamberlain).
    Mussolini fece apposta a cambiare le carte in tavola in modo che le persone non si rendessero conto dell' enorme differenza.

    LO, non intendevo assolutamente fare del revisionismo storico per difendere l' indifendibile. Stavo solo dicendo che per noi è facile giudicare e dire "quanto fossero scemi i nostri antenati" quando x l' epoca era DIFFICILISSIMO vederci chiaro nelle reali intenzioni di Mussolini.
    VOX POPULI VOX DEI, il popolo dice sempre la verità e quando non lo fa, è perchè gli hanno mentito.
    Orbene, durante le dittature SI MENTE IN CONTINUAZIONE AL POPOLO!

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  4. Grazie del commento Lorella.

    E per Giulia, bel approfondimento ancora :)
    Secondo me il concetto di nazionalità appare anche prima della rivoluzione francese. Anche gli spartani lottavano per la patria, anche i romani, anche gli ateniesi, micenei.

    Certo che l'idea di nazione è diversa dall'idea di nazionalismo. Ovvio, ...almeno per me. Pensando poi alla guerra ed a come moltissimi uomini fieri della propria patria che l'amavano fino in fondo, andavano a morire per essa stessa. E' una cosa più che positiva. Ma come dire, a ciascuno il suo. Qualcuno si sente bene essendo patriota, l'altro(me) cosmopolita.

    Mi domando però, con tutto ciò che abbiamo oggi, un vero popolo esiste ancora? Esiste ancora quella coscienza di gruppo che potrebbe ancora unire una nazione? Almeno io l'ho persa. Sì, sono nato in un paese, di cui lingua non parlavo. Poi iniziai ad andare all'asilo, a scuola... e lì imparai la lingua. Sono straniero, ho vissuto in un paese diverso da quello italiano, ma anche in quell'altro paese mi sentivo straniero, quanto non potrebbe sembrare strano... Non ho mai sentito di avere una sola patria. Così ho iniziato a sentire di appartenere al mondo, essendone il cittadino.

    Non mi importano più i discorsi riguardo le nazioni, perchè ormai non appartengo a nessuna di queste.

    Penso solo che certe cose se in maniera moderata, fanno solo bene.

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    1. Eh! Li le risposte sono molteplici.
      Purtroppo al giorno d' oggi, il patriottisto sta a poco a poco lasciando lo spazio al comunitarismo, che è un' altra cosa ancora.

      Ank' io sono un fritto misto italo-slavo-franco-fiammingo XD
      comunque made in Europe!

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    2. Beh... da me i parenti sono praticamente tutti di origine slava: sia meridionali, sia occidentali, sia orientali ^_^

      Ma in teoria sarei più orientale.

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  5. ""Intorno agli anni 1925, una persona alzandosi la mattina per andare in città, poteva vedere nel centro corpi di esseri umani impiccati sul palo. Dopo la loro morte, si potevano notare soggetti che applaudivano, sentendosi fieri di vedere una cosa simile.""

    Quali stupefacenti usi per scrivere queste bufale?

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    1. Prima di tutto, sarebbe corretto presentarsi. Poi, se vuoi te ne consiglio uno - la fantasia.

      Infatti da una parte hai ragione perchè tutto è storicamente registrato tranne gli applausi di quelli che assistevano quando venivano impiccati gli uomini (prevalentemente partigiani).

      Ti sei forse perso questa frase di Mussolini:
      "... Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda!"

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    2. Registrato dove,stai delirando!Nel 1925 di partigiani non c'era neppure l'ombra e l'Italia era fascista.I presunti partigiani,cioè quelli pagati ed armati dagli inglesi e dagli americani oramai a guerra persa (quindi si cambia alleato quando si mette male e così "partigiani" molti dei quali anche anche ex fascisti,il che è tutto un programma...voltagabbana italiaci di merda),sono appunto diventati "partigiani" dopo l'otto settembre del 1943:Quando l'albero cade le scimmie scendono!!!Non capisco se sei un troll o un idiota.La frase di Mussolini dove l'hai tirata fuori?Fammi il piacere quando vai a cagare guarda nel cesso,così vedi la tua immagine!

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    3. La prima domanda che mi viene in mente è se sei serio o stai scherzando. Probabilmente sei serio, ma se è così, perchè non ti firmi? E' paradossale perchè se volessi essere preso davvero sul serio, ti firmeresti, o no, signor Anonimo?

      A parte le offese e il tuo tono maleducato (che posso comprendere) dico questo: io di storia non ne capisco molto. Il fatto è che mi sono limitato ad analizzare quei fatti che conosco e che ho letto da alcune parti.

      La frase di Mussolini la trovi su Wikipedia, basta che tu vada a rileggere il post e troverai il link alle sue frasi. A questo punto mi viene da cambiare idea: quello che si droga non sono io.

      Del perchè devo andare a cagare e vedere la mia faccia nel cesso, non l'ho ancora capito. Vuoi approfondire?

      Jan

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    4. Per quanto riguarda l'antifascismo, questo era presente anche prima della caduta del fascismo.

      Se nell'Italia regnava il fascismo non vuol dire difatti che di antifascisti non ce ne fossero.

      "[...]Gli antifascisti si organizzarono quindi in clandestinità in Italia e all'estero, creando con grande difficoltà una rudimentale rete di collegamenti, che però non produsse risultati pratici di rilievo, restando frammentati in piccoli gruppi non coordinati, incapaci di attaccare o di minacciare il regime, se si esclude qualche attentato realizzato in particolare dagli anarchici.[...]"

      Eccoti ad esempio quest'altro tratto:
      "[...]Dopo l'omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti (1924) e la decisa assunzione di responsabilità da parte di Mussolini, nel Regno d'Italia prese avvio il processo di totalitarizzazione dello Stato che darà luogo ad un sempre maggiore controllo e a severe persecuzioni degli oppositori, a rischio di carcerazione e di confino.[...]"

      http://it.wikipedia.org/wiki/Resistenza_italiana

      E chi erano gli oppositori secondo te? I socialisti ed i comunisti ovviamente. Proprio i partigiani e antifascisti. Che poi uno li chiami in un altro modo, importa poco.

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  6. Senti anencefalo malato di mente,tu scrivi compiando da wikimerda,che scrive il falso su Matteotti,ed anche se fosse vero,il comunismo e il socialismo non era affatto pacifista,ma degli altri morti nessuno parla.Antifascismo non significa "giustizia" in quanto l'antifascismo lo ha progettato a suo tempo anche Stalin e non mi pare fosse proprio un personaggio tranquillo; a guerra finita il fascismo è stato messo in cattiva luce (perchè vinto), da parte,ovviamente, dei vincitori e cioè sovietici,inglesi,americani con parte dei francesi e la farsa del processo di Norimberga.Durante la seconda guerra mondiale,gli americani hanno bombardato l'Italia,ma non ne parla mai nessuno dei loro crimini,neppure dei crimini dei comunisti ecc ecc.Non si parla mai della violenza rossa in Italia a cavallo degli anni 20.La parola fascismo poi fu stravolta del suo significato reale (come è accaduto con altre) tant'è che negli anni 70' catalogavano fascisti anche i comunisti extraparlamentari...o fascisti "rossi"e questo è tutto un programma.Cerco di farti capire che sei un insipiente ridicolo e non capisci un cazzo,quindi falla finita.

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    1. Guarda anonimo, faresti una figura più bella dall'iniziare a firmarti e dopo a smettere di prendertela con me - l'admin del blog che nonostante la malattia mentale non scende nel dover rispondere a certe teste di minghia.
      Non so se faccio peggio io a copiare da wiki per illuminarti o tu che cerchi di sputtanarmi e di difendere la tua amata ideologia - il fascismo.
      Non so con quale arroganza ti permetti di dirmi di smetterla, so soltanto che sei uno che ha sputtanato quello in cui crede.
      Dovresti ringraziare per i commenti precedenti che chiunque eliminerebbe.

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    2. Ma qual è il tuo problema?
      Jan non parla bene dello stallinismo o del comunismo in generale. Dove hai letto che il padrone di questo blog sostiene il comunismo o è a favore delle politiche di guerra americane? Sei scemo per caso?
      Jan qui ha semplicemente parlato di violenza e di come nel fascismo bastasse non essere fascista per aver problemi. È vero che in quasi tutte le altre realtà estremiste non era cosi. Negli altri casi dovevi essere un dissidente, mentre durante il fascismo bastava anche farsi gli affari propri e non applaudire per avere problemi. Inoltre, il comunismo o altri estremismi erano e sono piuttosto ipocriti mentre nel fascismo Mussolini spingeva alla violenza contro i non fascisti (piuttosto che agli anti). Tutto questo fa più impressione a chi ha subito razzismo intellettuale . Tu invece sembri difendere il fascismo e Mussolini facendo il ragionamento idiota "tanti colpevoli nessun colpevole". Cosa c'entra se anche i comunisti o gli americani o i giapponesi hanno fatto orrori? Questo non significa che possiamo dire che Mussolini non ha fatto nulla di male.
      Sul fatto che è una rottura sentir parlare sempre di fascismo sono d'accordo anche io. Quando vedo un documentario sul fascismo volto alla velocità della luce. Ne ho pieni i coglioni di sentire ancora di fascismo come se fosse l'unica nefandezza della storia, ma se qualcuno mi venisse a dire che l fascismo fu una merda
      perché fortemente illiberale (forse più di qualsiasi altra ideologia), non gli dico che sono cazzate o che deve finirla. Anche perché nessuno ha il diritto di entrare in casa d'altri a dettar legge, e qui noi siamo in casa di Jan.

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    3. Preciso che, secondo me, essere dissidenti e voler far cambiare idea agli altri, non è una cosa sbagliata. Come non lo è neppure essere caustici e arrabbiati di fronte alle cose che non ci piacciono. Comunque in tutte le cose ci vuole misura e non farebbe male anche un po' di onestà intellettuale. Per misura intendo la capacità di esprimere almeno inizialmente il proprio pensiero in maniera un po' più garbata, invece di sbraitare subito come un troll impazzito. Per onestà intellettuale intendo anche non difendere il fascismo come se fosse un progetto e una filosofia liberale.

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    4. Non so che dire.
      Ho avuto l'impressione di parlare con una persona che mi considera comunista :D
      Ma stiamo scherzando...
      Se e' per questo, posso scrivere per par condicio un post intitolato "La violenza del comunismo".
      Vi domandate forse perche' non ho cancellato i commenti del tizio o della tizia (chissa'). Semplicemente perche' mi sono trovato in situazioni simili.
      All'anonimo augurerei solo che possa controllare la propria rabbia.

      P.s. Y, non potrò entrare in chat., il pc e' rotto e il cellularenon vede i contenuti flash. Saluti.

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  7. Buonasera signor Anonimo,vede io a differenza di lei mi firmo,mi chiamo Lorella(a questo punto qualcuno m direbbe...te la sei cercata,infatti già so che lei mi risponderà con una parolaccia,ma nn importa xchè se così fosse, io sarei "io" mentre lei rimarrebbe "lei"..col suo modo di essere).
    Sembra molto preparato in storia complimenti,da quel che scrive sembra che lei sia preparato + della storia stessa (scusi la battuta volevo sdrammatizzare :),peccato solo che il suo pensiero nn venga ascoltato con l'interesse che meriterebbe...ecco ci sono delle forti interferenze di frasi offensive,linguaggio lercio e anche arroganza verso chi come lei, ha espresso un pensiero magari nn condivisibile con il suo ma educato,mentre lei ha un comportamento irrispettoso nei confronti di chi le da la possibilità di farla esprimere,ma lei si permette di dirgli FALLA FINITA!
    Dunque di tutto quello che lei ha scritto purtroppo rimane solo la sua "rabbia"vede...il messaggio che lei lascia è solo UN'ACCOZZAGLIA DI NULLA.
    Ribadisco...davvero peccato....xchè il bello di questo blog è proprio la libertà di pensiero da confrontarsi senza censure...si signor anonimo ha letto bene"confrontarsi" nn immagina nemmeno quanto ci si possa arricchire...ma x favore...di ingiurie..offese..le "parUlacce" :) di quelle no grazie ..ne abbiamo piene le tasche.
    Le auguro una buona serata con la speranza che nn mi risponda con lo stesso linguaggio con il quale si è presentato...sa preferirei leggere solo cose interessanti anche se nn dovessi condividerle.
    Ps: a proposito ...ma nn è vecchia la parola wikimerda? :)
    Ciao !
    Lorella...e che dio me la mandi buona :)

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    1. Appunto, la libertà, Lorella.
      Non c'è niente di più bello di questa libertà, solo che a volte siamo noi stessi a togliercela... e poi ci lamentiamo che sono gli altri a farlo.
      Non ti preoccupare a rispondere a commenti di questo genere.
      Jan

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