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2 ottobre 2012

La storia ignota della misandria

[ok, va bene o mano che acconsente qualcosa con due dita]
Un articolo che affronta o meglio, si occupa della restaurazione dei dati storici riguardanti la misandria - termine ignorato, accusato e criticato da molte associazioni femministe che oggi occupano posti di potere. L'articolo è una traduzione in italiano del materiale da un sito in lingua inglese.

Articolo tradotto da Vincenzo per AntiFeminist. In caso di riproduzione della traduzione italiana si prega di specificare la fonte [AntiFeminist Online Journal]

Con i dovuti riconoscimenti e ringraziamenti il testo e le immagini, proprietà esclusiva dei rispettivi autori, sono stati tradotti e modificati al solo scopo divulgativo per il pubblico di lingua italiana. Traduzione e modifica delle immagini a cura di Vincenzo di AntiFeminist, dalla pagina web: The Unknown History of MISANDRY

FATTI che contraddicono ciò che viene insegnato nelle università e che sono anche in contrasto con le illazioni formulate dai critici del termine misandria.

"Misandria", il termine – La sua origine

[origini della parola misandria: nome di avversione e disistima della donna verso l'uomo, note lessicografiche sulla parola misandria e sue varianti]

Ecco alcune note sulla storia del termine misandry (Italiano: misandria) e delle sue varianti, misandrist,misandrous e misandric (Italiano: misandri-co, -ca, -ci, -che). Su ciò vi è stata una grande confusione per quanto riguarda l'origine e la prima apparizione della parola.

L'impiego da poco scoperto di detti termini nel diciannovesimo secolo – di seguito esposto in dettaglio – aiuterà a diradare la confusione che affiora nelle discussioni online in merito a questo argomento. Ciascuna di queste date di apparizione riconosciuta più antica sarà probabilmente portata dietro ad una precedente secondo come va avanti la ricerca.

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SOMMARIO delle apparizioni più antiche (conosciute come del Feb. 7, 2012) comprese nelle note sottostanti:

Misandric (Inglese) – 1898

Misandrie (Tedesco) – 1803

Misandry (Inglese) – 1878

Misandrist (Inglese) – 1871

Misandrous (Inglese) –1871

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Da notare che, nei richiami elencati sotto, il termine "misandria" è utilizzato con riferimento alla ideologia femminista nei casi noti risalenti al 1888 (in relazione a Susan B. Anthony) e nel 1938, con riferimento alle concezioni femministe. Inoltre il termine "misandria" nel 1930 è stato incluso in un dizionario di psicologia, che offre un parere diagnostico.

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LINGUE STRANIERE
1803 – Misandrie – [Johann Georg Krünitz, Freiederich Jakob Floerken, Heinrich Gustav Flörke, Oekonomische encyklopädie, oder Allgemeines system der staats- ..., Volume 91, Berlino, 1803, 461]; altri dizionari tedeschi con la parola "Misandrie": 1825, 1826, 1828, 1829, 1835, 1836, 1838, 1840, 1842, 1846, 1847, 1853, 1873, 1877, 1880, 1890, 1896, 1898, 1906, 1907 e altri (ciascuno su Google Libri).
1866 – Misandrie – il dizionario ceco definisce un vocabolo tedesco per l'utilizzo in lingua ceca [František Ladislav Rieger, Jakub Josef Dominik Malý, Slovník naučný: Volume 5; Nakladatel: L. L. Kober pub., 1866, p. 366; su Google Libri]

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LINGUA INGLESE

1871 – misandrous – "In molti dei cefalopodi già citati, gli unici esemplari mai catturati appartenevano al sesso femminile, e sembrava che attraversassero, come le Amazzoni di un tempo, un'esperienza che potrebbe essere definita una vita «misandrous = misandrica»." [John George Wood, The illustrated natural history, Reptiles, Fishes, Molluscs, &c., Volume 3, Londra: George Routledge & Sons, 1871, p. 365]

1871 – misandrist – "Non possiamo, proprio, definirla una perfetta «misandrist = misandrica », dal momento che lei ammette pienamente la possibilità, almeno nella maggior parte dei casi, della protesta dei maschi a causa della sua, per natura, degenerata ed egoistica condizione; anche se a costo di così tanto fastidio e irritazione di spirito verso la donna, ciò non è del tutto chiaro se lei non consideri la sua esistenza come, nel migliore dei casi, un male alleviato." [Dalla recensione del romanzo "Blanche Seymour" (anonimo), The Spectator, Londra, Apr. 1, 1871, p. 359]

1878 – misandry – voce di dizionario con il prefisso, "MIS, MISO.-1. (Gr. fitaelv, odiare ;) in un certo numero di composti, come misagathy, l'odio del bene; ... "[Charles P. Krauth, A vocabulary of the philosophical sciences, Sheldon & Company, New York, 1878, p. 770]

1885 – misandry – "Non poteva tenerne conto, ed è stata una crescente fonte di amarezza, di misoginia nonché di misandria" ["The Crack of Doom," Blackwood's Edinburgh Magazine, Edimburgo, Scozia e Londra, Inghilterra, Volume 138, Luglio - Dic. 1885, p. 289]

1888 – misandry – "… non parlerei né di filantropia, né di philandry (amore per l'uomo), tanto meno dei loro opposti, misantropia, misoginia, misandria, dei quali termini l'ultimo che definisce il "sinonimo" Miss Anthony, è ora di uso comune." [Tratto da: Announcement of the 15th dinner, on Apr. 26, 1888, of the Six O'Clock Club (cronaca di un discorso ufficiale del 24 Maggio, 1888 14° simposio); testo ristampato in: Frank Lester Ward, Glimpses of the Cosmos, Vol. IV, G. Putnam's Sons, New York, 1915, p. 128]

1888 – misandry – "… una gretta misandria a causa di un certo innato odio verso il maschio…" Considerando la fonte – Woman's Christian Temperance Union (Unione delle Donne della Cristiana Temperanza) – è ragionevole pensare che l'autore che abbia utilizzato per primo detto termine sia stata una donna. ["W. C. T. U. Notes. - By The Local W. C. T U." di Christian Standard (Cincinnati, Oh.), The New Era (Humeston (Io.), 16 Maggio, 1888, p. 8]

1898 – misandric – "Tale essere - agli antipodi dell'altro, frigido, il tipo di 'donna attuale' misandrico - non è ancora riuscito ad armonizzare la sua essenziale femminilità con le sue pretese di indipendenza". [dalla recenzione del voluminoso romanzo, Ethel Colburn Mayne, The Clearer Vision; "Novels and Novelists; 'The Clearer Vision,'" The Echo (Londra, Inghilterra), Nov. 16, 1898, p. 1] 1898 – misandry – Questa data appare sul sito internet Grammarphobia come periodo del primo utilizzo di "misandria", tuttavia nessuna citazione viene offerta: "Misandria, definita come 'l'avversione verso i maschi; odio per l'uomo come sesso,' è stata registrata per la prima volta nel 1898." [Patricia T. O'Conner e Stewart Kellerman, Grammarphobia.com, 29 maggio 2010]

1909 – misandry – "circa 1909" è fornita dall'attuale Miriam-Webster Dictionary come data della prima apparizione di "misandria", ma nessuna citazione viene offerta.

1912 – misandry – "Il termine Misandria, di tanto in tanto, ha le sue utilizzazioni" Un breve articolo, largamente diffuso, è apparso sui quotidiani statunitensi con il titolo "A Man Hater's Library." [un esempio è datato 8 maggio, 1912]

1914 – misandry – nel dizionario, Century Dictionary and Cyclopedia (New York, 1914)

1922 – misandry, misandrous – "La parola appresa come antipatia verso il matrimonio è "misandria," e le donne veramente misandrous (= misandriche) sono estremamente rare." L'anonimo autore è femmina. ["Are Spinsters Happy?" The Queenslander (Brisbane, Qld., Australia) 28 Gennaio, 1922, p. 6]

1928 – misandry – "La sua generale accusa contro la società è esente dalla corruzione della misandria, che distorce le più querule delle moderne argomentazioni femministe." [Harper's magazine: Volume 157, 1928 (esatta posizione della citazione che deve essere definita, dalla ricerca in Google Libri >visualizza frammento)]

1930 – misandrist – "I tratti caratteriali del misogamico, misogino e misandrico sono in gran parte il risultato di fattori ambientali piuttosto che ereditari". [The University of Iowa studies in psychology: Volume 40, 1ª Edizione, p. 172]

1946 – misandry – [James Smith, "Much Ado About Nothing," Scrutiny Quarterly, No. 4, Primavera 1946] referenziato come il più antico esempio conosciuto: Oxford English Dictionary: A Supplement, Vol. II (H-N); pubbl. 1976]; un riferimento datato 1999 per tale occasione: "Ma ci sono sempre state donne che hanno disprezzato gli uomini. Perché, allora, fino al 1946 non era che un termine equivalente comparso per indicare ostilità verso i maschi? E perché, una volta che il termine misandria è emerso (in "Scrutiny", una rivista britannica, ormai superata, di critica letteraria), è sprofondato rapidamente quasi nel dimenticatoio?" [Ellin Schoen Brockman, "In The Battle Of The Sexes, This Word Is A Weapon," The New York Times, The Week In Review, 25 Luglio, 1999]. Un sito Internet Cha Cha, elenca il 1656 come la data più vecchia in cui è stata usata la parola "misandria, una cattiva interpretazione dell'articolo di Brockman, che dà il suddetto anno come data d'origine del termine "misoginia."

1951 – misandry – Vignetta apparsa tramite un'agenzia di stampa "Word-A-Day" cartoon series, by Mickey Bach. [agenzia di by Field Enterprises inc., 18 gennaio, 1951; apparsa in Syracuse Herald- Journal (N.Y.), p. 30; Chester Times (Pa.), p. 15]

1952 – misandrist – "Misandrico appare come sostantivo e aggettivo nel 1952"; Merriam-Webster's Collegiate Dictionary (11ª ed.)

1952 – misandrist – Da "domanda e risposta" di una rubrica di giornale: "Q. È un misantropo chi odia specificamente l'UOMO? J.G.M. – A. Il termine può essere usato in tal senso, ma il suo più consueto significato sta per una persona che odia il genere umano. Esiste un'altra più specifica parola, misandrico, il che significa una persona che odia esseri umani di sesso maschile." [Haskin, "Questions, Answers," Long Beach Press-Telegram (Ca.), 29 Ottobre, 1952, p. A-19]

1954 – misandry – Il Dr. Jacob E. Schmidt, famoso lessicografo, osserva che "La parola più frequentemente richiestagli proviene da donne che vogliono un termine per 'una che odia i maschi'. Essa è misandria." ["Just Call Him Lexidoc, He's A Doctor Of Words," agenzia di stampa (AP), Mt. Vernon Register-News (Il.), 26 Maggio, 1954, p. 9]

1956 – misandry – "Mentre il corrispondente termine misandria non esiste nemmeno." (Frank Laurence Lucas, Greek poetry for everyman, 1956)

1962 – misandry – I critici letterari hanno fatto uso della parola almeno dal 1962. Eccone qui due esempi: "Così mi sembra con la misandria di Sylvia Plath. Per prima cosa, nessun uomo vivente sarebbe all'altezza del colosso che cavalca il mondo della sua fantasia... " [Nancy Hunter Steiner, A closer look at Ariel: a memory of Sylvia Plath, 1962, p. 17]‎; "Da ciò potremmo avere reso naturale 'misandria', in maniera facile come il termine 'misoginia.' Ma noi non l'abbiamo. Né, per quanto ne so, esiste in qualsiasi altra lingua europea moderna." [Frank Laurence Lucas, The drama of Ibsen and Strindberg, 1828-1906, 1962, p. 327]

1972 – misandry – In questa data tardiva, la parola era ancora abbastanza rara da permettere agli scrittori di immaginare nel momento dell'uso, di esserne gli inventori: L'estrema misoginia di uno Schopenhauer, l'estrema misandria (ho dovuto inventare una nuova parola, che è sicuramente un fatto eccezionale) di Valerie Solanas…" [Don Cupitt, Crisis of moral authority, 1972, p. 63]

1972 – misandry – "La nuova misandria," titolo di un articolo femminista [Joanna Russ, "The New Misandry," The Village Voice (New York, N.Y.), 12 Ottobre, 1972, p. 5]

1976 – misandry – nel dizionario [Oxford English Dictionary: A Supplement, Vol. II (H-N); publ. 1976; i riferimenti secondo il più antico esempio conosciuto: James Smith, "Much Ado About Nothing," Scrutiny Quarterly, No. 4, Primavera 1946]

1976 – misandry – "Quindi in lingua inglese misandria (misandry) è il poco noto termine che si accoppia con misoginia (misogyny);" [Casey Miller & Kate Swift, Words and Women, 1976]

1983 – misandry – "A differenza del termine misoginia, misandria non compare nel OED. Ma se continuiamo a smanettare sui Masterpieces di Sarah Daniels, allora è chiaro che un posto dovrà essere trovato nel supplemento successivo." [Francis King, Sunday Telegraph, Ott. 1983]

1997 – Un nuovo mito. La seguente affermazione confusa e contraddittoria, che ignorando il qualificatore "più" - diventa, nel 2011, una fonte del mito (ripetuto in Wikipedia) che la parola "misandria" è di origine recente: "E da notare che, sebbene una parola per l'odio esiste - misandria - non è stata inclusa nella maggior parte dei dizionari fino a poco tempo fa. Il più recente di lingua inglese riporta come odio verso i maschi il termine misantropia, che effettivamente si riferisce all'odio verso le persone in generale. Ancora una volta, la cultura patriarcale identifica i maschi come standard di umanità mentre le donne sono marginalizzate come un 'altro' meritevole odio." [N.d.T.] Trattasi, invece, chiaramente del contrario: e cioè che l'uomo non ha mai voluto accettare che la donna potesse nutrire odio verso sé stesso, ingenuità ampiamente utilizzata dalle femministe per celare la loro spiccata misandria. [Allan G. Johnson, Gender Knot: Unraveling Our Patriarchal Legacy, Temple University Press, 1997, p. 267, nota 36 al Ch. 3].

2006 – misandry; misandric; misandrist – Un nuovo mito: "Il termine e le sue variazioni (misandric, misandrist, e altri) sono stati utilizzati solo dai più battaglieri dell'antifemminismo, dove anche i termini più pubblicati e professionali sono rimasti al di fuori della società maschile." (Richard Leader, "Misandria: Dal dizionario degli Sciocchi," 15 Ottobre, 2006, website, Adonis Mirror).

2009 – Riprendendo il mito inventato nell'ottobre del 2006 da Adonis Mirror: "Mi dispiace, anti-femministi: non esiste una parola come misandria; è una parola moderna e inventata che vi fa sembrare stupidi, inoltre è fottutamente misogina. quindi smettetela di usarla." L'autore cita Adonis Mirror." [Postato da FM, "Sorry, Anti-Feminists: There's No Such Thing as Misandry," dal sito web femonade, 30 Agosto, 2009]

2010 – misandry – Ulteriori errori e speculazioni: L'autore di una voce di un'enciclopedia di psicologia prende erroneamente la data 1656 per la prima apparizione del termine "misoginia" dal dizionario Oxford English e la attribuisce a "misandria". Inoltre egli sostiene che è stato all'inizio del 20° secolo che il termine è entrato nell'uso comune, probabilmente come risposta al crescente utilizzo del suo opposto, misoginia ... " [Daniel A. R. Schlorff, voce enciclopedica "Misandria" in Sex and Society, 2010, Tarreytown, N.Y., p. 540]

2011 – Wikipedia; Il 31 luglio 2011, è stato aggiunto il reclamo: "Johnson osserva che la parola misandria non appariva nei dizionari fino a poco tempo fa, … ." Tuttavia la fonte (Allan G., Johnson, The Gender Knot: Unraveling Our Patriarchal Legacy, Temple University Press, seconda ed. 2005 (prima ed. 1997; a p. 267 [nota 36 al Cap. 3] piuttosto che la pagina citata, 107) specifica "nella maggior parte dei dizionari".

2011 – "Adesso ho letto un pò di più sull'argomento, in particolare questo pezzo su Adonis Mirror che prende in esame l'etimologia del termine misoginia, misandria e misantropia… misandria è stato concepito dagli antifemministi…" ["Misandry as a myth (un'appendice)," The World Is Watching, un blog by Soph, 23 Luglio 2011]

2011 – Il 5 Dicembre 2011 l'intera pagina "Misandria" su Wikipedia è stata eliminata da un collaboratore (femminista, N.d.T.) per il determinato motivo: "Non esiste niente di simile a Misandria. Creare una pagina a questo fine è misogino, e contro le linee guida di Wikipedia." È stata subito ripristinata.

2012 – Il 6 gennaio 2012, sulla pagina di Wikipedia "Misandria", viene aggiunta la frase del tipo "una parola di recente creazione" in riferimento a "misandria".

2012 – Il mito che la parola misandria sia a) concepita di recente, b) creata dai sostenitori dei diritti degli uomini è reiterata sul sito web Urban Dictionary: "misandria – un termine creato da un gruppo di uomini bianchi eterosessuali che abitualmente confondono il loro "cervello" con il proprio ano…" [vista il 7 Feb. 2012; le valutazioni up/down sono: "up" 26.259; "down" 718]

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Sono riportati, nelle vignette seguenti, i testi completi degli esempi più significativi:

[ms. andy strikes again]

Ancora vignette con i testi completi degli esempi degni di nota:

[il primo uso della parola misandria: 16 maggio 1888, "un po' di misandria in alcune che constituzionalmente odiano l'uomo". In una ristampa di articolo riprodotto da Christian Standard]

Nota: WCTU = Woman's Christian Temperance Union

TESTO COMPLETO: C'è stato a Washington un grande raduno di pie donne provenienti da molte nazioni civili - il primo Consiglio Mondiale delle Donne. Hanno discusso molte questioni di importanza vitale per la società oltre a quella di primo piano del suffragio femminile. Nonostante la manifesta tendenza della stampa di ignorarlo, o trattarlo bruscamente o bonariamente, ha attirato l'attenzione generale, e inciderà profondamente su pensiero e sentimento della cristianità, più ancora, forse, di quanto i leader del movimento stesso immaginassero. Benché alcuni dei nostri nerboruti statisti avessero messo di buon grado "manovelle al capitale" sull'ultima di loro, le espressioni e le mire di quelle donne ci hanno fatto intendere l'alta intelligenza sociale, come visione chiara dei segni dei tempi, come interesse illuminato negli affari pubblici, come un grande senso pratico, coraggio e convinzione, come qualunque assemblea di uomini riunitasi ai giorni nostri; mentre in materia puramente etica – per il costante appellarsi dalla forza al diritto, dalla politica al principio, nessuna riunione di uomini ha mai uguagliato questo Consiglio. Se ci è stato rifilato un po' di hobbismo da qualche hobbista proveniente da Hobbyville; un po' di misandria da parte di alcune che costituzionalmente odiano l'uomo; una certa idea insensata di rendere uomini e donne uguali col farli qualcos'altro che un uomo e una donna; o anche un sapore alterato di spirito anarchico che vorrebbe distruggere l'istituzione domestica per il fine di indipendenza, era solo la feccia schiumosa su un grande calderone bollente in cui gli elementi si mescolavano; gli "aromi principali" dell'olio del "sacro unguento", si stanno combinando e rendendo puri in contrasto all'unzione dell'umanità per il suo reale sacerdozio a Dio. Se i nostri legislatori non hanno visto tanto da interessarli in questo grande Consiglio di donne, noi non restiamo sorpresi quando ricordiamo che i soli esseri umani tra noi che hanno ricevuto "i ringraziamenti del Congresso" siano stati quattro gendarmi. Nessun altro a giudizio loro (tanto incivili siamo ancora) si meritava un'espressione di gratitudine della nazione — eppure Clara Barton (N.d.T.: fondatrice e prima presidente della Croce Rossa della sua nazione) è stata con noi un bel po'.

C'è una "prova del fallimento del Proibizionismo" su cui i sostenitori di High License e "Restriction" non ci hanno fatto sopra molto clamore. In una parte dello Iowa, che include una larga maggioranza di tutte le contee nello stato, dove c'erano 3.000 bar quando la legge del Proibizionismo è entrata in vigore (come i Restrizionisti sosterrebbero) ci sono ancora ventiquattro bar aperti. L'intero gruppo dei Restrizionisti deve avere esultato sul fatto, così sostenuto, che l'High License ha chiuso alcuni bar in eccedenza a Filadelfia, ma non possono trovare niente da vantarsi sui 2.976 di 3.000 soppressi nella città. Sorprendente! — Christian Standard.

["W. C. T. U. Notes. - By The Local W. C. T U." da Christian Standard (Cincinnati, Oh.), The New Era (Humeston (Io.), 16 Maggio 1888, p. 8]

[libreria dell'odio verso l'uomo, 8 maggio 1912]

~ Libreria dell'odio verso l'uomo.~

TESTO COMPLETO: Uso occasionale della misandria. Una signora russa, la sig.ra Kaissavow, che è morta dieci anni fa a San Pietroburgo, non avrebbe permesso che un libro scritto da un uomo entrasse nella sua casa. Lei era, tuttavia, una lettrice vorace e abbastanza ricca per soddisfare le sue voglie in questa direzione. Alla sua morte nella sua biblioteca è stata rilevata la presenza di circa 18.000 volumi ─ tutti scritti da donne. Di ciò si è detto allora che sia stata la più vasta raccolta di tal genere che sia mai stata costituita.

["Man Hater's Library." The Oelwein Daily Register (Io.), 8 Maggio 1912, p. 3]

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[sono felici le zitelle]
TESTO COMPLETO: Novantanove donne su cento delle non sposate dovrebbero desiderare di esserlo. Quale è la percentuale, tra queste zitelle, delle donne perfettamente sincere che confessano la voglia di sposarsi? (domanda una scrittrice in un ben noto giornale inglese). Ho interrogato sulla questione un gran numero di donne non sposate, ma è solo circa il 50 per cento, che confessa di voler cambiare il proprio stato di "singola beatitudine." Ora, sono convinta che almeno 49 delle rimanenti 50 stranamente celino un desiderio molto equilibrato e perfettamente naturale. Perché? L'esperienza umana continuamente ci ricorda che le donne per natura sono bugiarde. In senso generale abbiamo tanta considerazione per l'onestà nel discorso, come la massa degli uomini. Ma per quanto riguarda le nostre profonde emozioni siamo solite ingannare noi stesse e gli altri.

La donna che osa fare la confessione: "Sono ardentemente innamorata," è fenomenale e straordinaria. Ciò, in tutta franchezza, inganna solamente persone molto inesperte ed ingenue di entrambi i sessi. L'asserzione di indifferenza verso l'amore e il matrimonio è sia patetica che ridicola, perché maschera uno dei nostri desideri più forti e persistenti.

Posso capire l'atteggiamento di una ragazza nei suoi anni dell'adolescenza che "trova la vita un'avventura allegra, piena di eccitazione, e che non ha sentito il misterioso incanto d'amore, quando scantona sulle gioie di esistere "cuore e libera fantasia." Ma non accetto che la donna media in età matura, e specialmente dopo i 30, voglia spendere il rimanente tempo della vita nell'astinenza. Mi aspetto le consuete risposte: "Sono perfettamente soddisfatta con il mio lavoro," e "Voglio dedicare tutte le mie energie alla mia arte". Saranno mai queste scuse sincere? Ho i miei dubbi. Ci sono così tante donne fanatiche, come noi pensiamo siano le donne. E, piuttosto seriamente, insisto sul fatto che la donna che preferisce restare una vecchia zitella è anormale.

Non riesco a capire che guadagno ci sia nella pretesa che una vita da single sia immensamente preferibile al matrimonio. Perché così tante donne praticano tale ostentazione? Il termine erudito per descrivere un'antipatia al matrimonio è "misandria," e le donne davvero misandriche sono estremamente rare. Qual è il motivo che spinge così tante rappresentanti del mio sesso a simulare ostilità verso l'amore e lo stato coniugale, e mettersi al di fuori della normalità? La mia personale opinione è che noi britannici siamo una razza di sentimentali repressi. Siamo molto predisposti alla "tenera passione," ma in modo infantile imbarazzati del fatto stesso. Consideriamo l'amore al pari di una debolezza, o una specie di malattia, ed essendo gente molto gagliarda, prendiamo le distanze da una calunnia di debolezza mentale o infermità.

["Are Spinsters Happy?" The Queenslander (Brisbane, Qld., Australia) 28 Gennaio 1922, p. 6]

[misandria, word a day]

[chiamiamolo semplicemente lexidoc, lui è un dottore delle parole]

TESTO COMPLETO: Louisville, Kentucky - C'era una volta un addetto stampa che richiedeva un termine specifico per descrivere il fascino evidente di una cliente, un personaggio televisivo. Ha tentato invano di reperire il termine finché la sua richiesta è giunta all'attenzione del Dr. Jacob E. Schmidt, che prontamente ne ha coniato uno – "callicolpia." Significa avere un seno grande e formoso.

Assai contento, l'addetto stampa ha sborsato oltre 275 $ al Dr. Schmidt, uno scapolo di 47 anni che ammette "non so se sono un dottore o un lessicografo o entrambi. È come decidere chi ami di più — tua madre o tuo padre."

Lui scrive su una rubrica per un'agenzia di stampa testi, e articoli per riviste. Ha contribuito alla revisione di bozze di testi elettronici. Inoltre è un artista di talento ed ha vinto medaglie d'oro per meriti scolastici. Ed ha sottoposto a prova le sostanze inorganiche nella Farmacopea degli Stati Uniti, il test standard dei medicinali.
Il suo hobby per gli ultimi 30 anni è stato il suo "Dizionario in Reverse." Diversi armadietti di metallo sono pieni di schede sulle quali ha approntato circa 180.000 riferimenti incrociati di significati per 65.000 parole.

Diventerà l'anno prossimo un libro di 640 pagine. Funziona in questo modo:

Supponiamo di avere bisogno di una parola per descrivere un pensiero, come "una persona che odia le donne". Nel libro di prossima pubblicazione, basta elencare le parole chiave inerenti al concetto – persona, odio, o donna. Sotto almeno una di esse, si dovrebbe trovare l'esatta parola che vi è sfuggita – misogino. L'inizio della serie, "una persona che..." ha 2.000 entrate.

"Non penso che sarà un best seller," ha detto. Rievocando il passato, ha dichiarato "sempre che io possa ricordare, quando ho sentito una parola adoperata in modo appropriato, ho invidiato la persona che sapesse impiegarla correttamente.

Dice che riconosce pressappoco 145.000 parole, sebbene ne possa usare soltanto circa 65.000. Ecco dove l'idea del 'Dizionario in Reverse' è iniziata", ha aggiunto.

Ritiene che forse sia stato positivo l'apporto del mondo al coniatore di parole, avendo contributo in 600 al Webster's Dictionary. Lui conosce sei lingue, incluso il Sanscrito. Loro hanno fornito le radici delle parole. Lui ha fornito parole speciali per agenzie pubblicitarie, personaggi famosi, scrittori e produttori di film. Però il Dott. Schmidt è molto orgoglioso della sua parola "xenoepist."

Questo è perché "la lingua inglese, con 60.000 parole, non aveva un nome adatto per uno che parla una lingua straniera." È, adesso, "xenoepist."

Ecco qualcosa di più dei suoi nuovi termini:

"Opsigamist" – uno che si sposa tardi nella vita.

"Misotelist" – uno che odia pagare tasse.

"Pygosemantics" – un camminare ancheggiando, del genere di Marilyn Monroe. In altre parole, il linguaggio delle anche.

"Gynocoaphobia" – il temere le donne alla guida.

"Innuptaphobia" – uno/a che ha paura di restare celibe o nubile.

La parola più frequentamente richiestagli proviene da donne che vogliono un termine per "una che odia l'uomo". È "misandria". Una donna del Michigan ha richiesto una parola per descrivere le caratteristiche facciali del presidente Eisenhower, che a lei hanno significato "virilità e santità angelica." Ike, quindi, è un "viragiast."

["Just Call Him Lexidoc, He's A Doctor Of Words," agenzia di stampa (AP), Mt. Vernon Register-News (Il.), 26 Maggio 1954, p. 9]

enciclopedia

di Vincenzo

Catania, 12 Settembre 2012

11 commenti:

  1. A mio parere, molte misandriche sono in fondo in fondo anche misogine. Lo so che può sembrare un paradosso, ma sai quante volte ho sentinto delle ragazze dire "Gli uomini sono tutti porci, gli uomini sono stronzi ecc" per poi in seguito affermare "è una maledizione nascere donna, vorrei essere un uomo"? Le femministe radicali hanno degli enormi complessi di inferiorità, sono come i bulli delle scuole medie che si sento talmente mediocri e incompresi da sentire il bisogno di accanirsi sul primo coetaneo malcapitato per sentirsi importanti.
    Se si ascoltano attentamente i loro discorsi inoltre, si capisce che in fondo in fondo, a loro non interessa affatto difendere le malcapitate vittime della prepotenza degli uomini, loro vogliono solo avere la possibilità DI COMPIERE ESATTAMENTE LE STESSE BARBARIE del carnefice, quando vedono una donna violentata, a loro rode il culo perchè gli sarebbe piaciuto tanto fare la stessa cosa con gli uomini che le hanno rifiutate, ma la minor forza fisica glielo ha impedito.
    Io sono una donna, non rimpiango affatto il mio sesso, che ne dicano le nazi femministe e i maschilisti, l essere donna comporta anche dei vantaggi non indifferenti sia naturali che culturali ( maggior resistenza alle malattie, peli meno folti, nessun obbligo d fare il servizio militare). Certo, ci sono anche degli svantaggi, ma insomma, c sono i pro e i contro in qualunque cosa! Quindi no, non rimpiango il mio sesso e non ho alcun bisogno di sputare in faccia agli uomini per sentirmi pari a loro, non mi sento ne inferiore ne superiore agli uomini, semplicemente diversa!

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  2. Ciao WoodyPeck! Ho visto il tuo canale su Youtube, mi ricordo bene... mi sono guardato alcuni video, e direi che mi hanno fatto ridere abbastanza...
    Con la maggior parte delle cose che scrivi sono d'accordo. A parte il fatto che quasi metà di questo mio blog tratta proprio argomenti legati alla guerra tra i sessi, innescata dalle femministe, credo che sia utile aggiungere qualcosina.
    Sai, quando dici che "...a loro rode il culo perchè gli sarebbe piaciuto tanto fare la stessa cosa con gli uomini che le hanno rifiutate, ma la minor forza fisica glielo ha impedito."... mi sembra proprio di rispecchiarmi in alcune situazioni vissute vedendo femministe che si comportavano proprio in quel modo infame. Sai molte erano proprio, come dire, frustrate dal fatto che l'uomo potesse farlo e la donna difficilmente.
    Sai, una volta avevo una prof.ssa femminista. Un giorno capita che ci iniziò a parlare di violenza sulle donne, non tanto per difendere le vittime quanto per dire che "ci sono casi in cui vengono stuprati anche uomini, quindi anche una donna è capace di farlo".
    Insomma, un conto è dirlo per far capire che esistono anche quei casi, anche se rari, l'altro è farlo per dimostrare di essere alla pari in senso di forza.

    Grazie per esser passata!
    Jan

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  3. E meno male che le femministe dicono che la parola misandria è inventata e inesistente... 16 maggio 1888!

    Caparexa

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  4. "Misandria" un termine che dimostra lo stato di sudditanza psicologica, con tutti gli annessi e connessi, in cui realmente si sia trovato da sempre il genere maschile, a tutt'altro intento per potersi accorgere dell'odio profondo che una donna (con tutti i suoi problemi) abbia nutrito nei suoi confronti. La maggior parte degli uomini ─ quasi tutti ─ neanche lo avranno capito, se ne abbiano avuto il tempo, anche quando da questo siano rimasti schiacciati. Il fatto che il femminismo ─ perfetta e completa incarnazione della misandria ─ sia potuto attecchire così fortemente e, a tutt'oggi, nonostante l'evidenza incontestabile, la massa maschile si trastulli beatamente e, anzi, si scagli come offesa contro chi gli fa notare come stanno le cose, dimostra nettamente l'inconsistenza degli stereotipi sulla presunta tirannia patriarcale. E nel frattempo la "spada di Damocle" della misandria pende ancora sopra la testa di tutti gli uomini. Sì, perché nel frattempo il femminismo conia nuovi stereotipi come ad esempio "femminicidio", un termine che non esiste nei dizionari e che viene usato come se fosse sempre esistito e, anzi, già tranquillamente è stato scolpito in una lapide a Sassari, senza che le autorità abbiano fatto una grinza. Allora se una donna uccide un'altra donna, caso non raro, è omicidio, non fa testo, quasi non se ne parla: è assassinio di seconda categoria, dato che i media cercano di non farlo risaltare. Ma se è un uomo ad uccidere una donna, allora la donna acquista valore... sì, perché il femminismo così potrà colpevolizzare miratamente tutto il genere maschile con un termine che non c'è nei dizionari, e che nessuno deve osare o nemmeno pensare di mettere in dubbio.
    Leggete che cosa dice un blog femminista in merito:

    Femminicidio è parola ancora assente nei dizionari della lingua italiana. Feminisidio viene coniata a Ciudad Juarez, una città messicana ai confini con gli USA, ...


    Quindi, nonostante "femminicidio" non esistesse in nessun dizionario o enciclopedia è stato imposto prepotentemente dal femminismo con l'arroganza di chi se lo può permettere.
    La qual cosa, invece, non è avvenuta con il termine misandria che, nonostante sia stato ampiamente usato da più di un secolo ─ da settori di umanità però, guarda caso, non riconosciuti politicamente corretti ─ ancora oggi, pur essendo a ragione inserito nei dizionari di tutto il mondo, viene trattato con sufficienza e come una terminologia abusata. Potenza ─ qua ci sta l'indignata esclamazione ─ del "maschilismo" e dell'eterno "patriarcato"!

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  5. Ciao Jan,
    questo lo dedico a tutte le femministe che dicono che la parola misandrìa è recente e inesistente. Ho provato a cercare su un mio vecchio dizionario, precisamente il "Vocabolario della lingua italiana Zingarelli" del 1997, e guarda un po', ho trovato la parola misandrìa. Dice: "Misandrìa: Avversione morbosa per gli uomini" (e non può essere misantropia, perchè la definisce come "avversione morbosa per il genere umano", quindi...). A contrario, femminicidio non l'ho trovato... è un'invenzione, come dice Vince, un parolone studiato per dare un senso macabro a chi ascolta questa parola. Ti aspetti di trovare donne morte ovunque, picchiate e sanguinanti. E invece no. Anzi, secondo le statistiche gli uomini muoiono per cause violente in percentuali cinque volte superiori a quelle femminili. Tra l'altro, una buona fetta degli assassini di donne sono altre donne.
    Ciao,
    Caparexa

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    Risposte
    1. Qualunque argomento tu porti, qualunque cosa tu dimostri, le femministe cercano delle scuse e paradossalmente le trovano sempre. Un po' come "se è stato l'uomo ad ammazzare una donna, allora è perchè era misogino, se invece è stata la donna a farlo, perchè oppressa e poverina oppure semplicemente malata, se è stata una donna ad ammazzare un'altra donna, allora è una che contribuisce alla cultura patriarcale, soprattutto perchè una donna non può essere violenta"
      E' ovviamente una gran balla perchè di donne violente ce ne sono, e guarda che ultimamente le violenze domestiche come femmine protagoniste(carnefici) sono in continua crescita. Non mi fido tanto dalle statistiche ma da alcune fonti si nota: 50, 60 e addirittura il 70% di violenze compiute da donne in famiglia.
      Il fatto che tu abbia trovato la parola in quel dizionario, a dire il vero mi accontenta. Se tu invece guardi oggi un dizionario contemporaneo, quella parola la troverai difficilmente. Nel mio ad esempio non c'è! Ma soltanto misantropia e misoginia. Misandria non c'è proprio!!! Anche adesso quando stavo scrivendo quelle parole, google mi ha sottolineato solo "misandria" come se lì commettessi un errore, forse perchè non è neanchè presente in quel database. Provo a scrivere "antifemminismo", e ho lo stesso risultato. Provo invece a scrivere "femminismo", e questa ovviamente non è sottolineata. Se non è dittatura culturale questa, o software o base di dati scarsi XD

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    2. Ricordi, su 1984, quando i membri del Partito eliminavano le parole dal vocabolario? Stessa cosa!
      Certo, le femministe sono abili nell'arte di cercar scuse... anche se le poni di fronte all'evidenza dei fatti, riusciranno sempre ad accusare, in un modo o nell'altro, il "maschilismo" e il "patriarcato", fantasmi presenti solo nelle loro zucche vuote. Talmente vuote che tra poco implodono. Tra l'altro... dove lo vedono sto maschilismo e sta misoginia? Non ho mai sentito uomini dire "odio le donne" "le donne sono tutte ..." oppure sentire qualche maschio sancire l'inferiorità della donna nei media. Ma il contrario, ossia femminucce (loro ci chiamano maschietti? Io le chiamo femminucce! Se non dai rispetto rispetto non ricevi) che odiano gli uomini, che li bollano come "porci" "stupidi" etc. etc. e femministe in tv che sostengono la superiorità della donna (ma più che altro l'inferiorità dell'uomo), beh... ne trovi a fiumi!
      E scusa, prova a chiedere a chiunque cosa pensa del femminismo. O ti risponderà che non gliene frega o che è favorevole. Più che della sopravvalutata misoginia, dovremmo occuparci della sottovalutata misandria.
      E ci sono pure i maschi che sostengono questa ideologia dell'odio! O perchè rincoglioniti dai media, o perchè appartenenti alle elite di potere (hai mai sentito politici andare contro il femminismo? Io no, anzi. Tutti i partiti, destra e sinistra (o almeno ciò che si fa chiamare tale), dal PD al PDL alla Lega (che mi fan tutti schifo)... tutto sudicio lecchinaggio!!!)perchè essendo potenti da far schifo, non subiranno le conseguenze delle leggine sessiste, anzi, si guadagneranno una bella fetta dell'elettorato.
      Dio... stiamo tornando ai tempi del nazismo... ed anche Hitler è stato eletto democraticamente, con il 93% del consenso popolare... tramite propaganda etc. etc.
      Comunque, sebbene io non creda molto in Dio, penso che esista il Karma e il così detto "effetto boomerang. Come successe ad Hitler e al nazismo (o a Mussolini con il fascismo) tutto il male che hanno commesso si ritorcerà contro di loro. Tempo qualche anno o decennio, e la sbornia femminista passerà, lasciando spazio alla vera parità e al rispetto (parola che tra poco cancelleranno) reciproco.
      Saluti,
      Caparexa

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    3. Sì, certo che ho presente l'esempio. Mi sembra che si chiamava "Newspeak" in Orwell-1984.
      Per quello che riguarda la guerra tra i sessi, secondo me stai un po' esagerando. Da quand'è che non ci sono uomini che odiano le donne? Di misogini ce ne sono, eh. Ma se non lo dice un uomo(Odio le donne!) nello stesso identico modo in cui lo fa una donna, è perchè non può farlo per alcuni aspetti culturali (come la minor tolleranza quando esprime un suo pensiero, piange, soffre...) L'unico problema però è che la misandria è tollerata, come dici te: dai mass-media, dai politici, ecc... mentre la misoginia no! Soluzione? Tollerare la misoginia? Non credo. Bisogna però combattere la misandria stessa, cercando di informare il maggior numero di persone.
      Comunque, nella cosiddetta giustizia credo pure io.

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    4. Sì, in effetti ogni tanto esagero. Non dico che la misoginia non esista, per dinci... di uomini che odiano le donne ce ne sono purtroppo... ma sono una caccola in in confronto a ciò che vogliono farci credere le femministe, e in confronto alle/i misandriche/ci! Io comunque parlavo per esperienza personale... poi non so. La misoginia è sbagliata quanto la misandria. Se uno in TV dicesse "le donne sono esseri inferiori" mi darebbe parecchio fastidio, perchè non è vero. Come mi da fastidio il contrario.
      La misoginia va combattuta in quei soggetti che ne sono affetti... ma la misandria è una epidemia nel mondo occidentale!
      Rispetto reciproco, non asservimento di un genere e superbia di una altro... a prescindere da chi occupi le due posizioni!

      Caparexa

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    5. Ritengo che gli uomini non odino le donne, come le donne non odiano gli uomini... è tutto un apporto sciale femminista. Sia la misandria che, almeno in parte, la misoginia.
      Caparexa

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