Questo contenuto è tratto dal congresso avvenuto a Vicenza il 5 e il 6 dicembre del 2015. Parla Rino della Vecchia Barnart del femminismo e di tutto ciò che è il femminismo in sostanza.
Il femminismo è buono agli occhi di chi lo ha creato, agli occhi di chi lo diffonde, perché non si è mai vista una forza che si espanda e che si autodefinisca cattiva. E' buono agli occhi di chi lo ha proposto e da chi lo ha adottato perché vede solo la parte che lo interessa e quella che non lo interessa non la può vedere. Non la può vedere per varie ragioni. Una di queste è la seguente: c'è un solo racconto che parla della storia di tutti. Il racconto femminista è il racconto di tutta la storia, di tutto il passato, di tutto quello remoto, di tutto quello prossimo e del presente. La prefigurazione futura è raccontata da una sola parte. L'altra parte è ammessa a parlare tacendo e riconoscendo che quel racconto totalizzante è quello giusto, è quello che va adottato e accolto, è un racconto a cui bisogno conformarsi.
Da dove nasce il femminismo? L'origine del femminismo è la condizione nella quale si è venuta a trovare l'ipotetica Jennifer Johnson, la donna americana, californiana, agli inizi della fine della seconda guerra mondiale quando ha scoperto che c'era un mondo possibile per lei da quel momento in poi che prima le era precluso. Era il mondo che stava fuori dalla famiglia, fuori dalla casa, nel quale ci si poteva realizzare secondo la visione che essa stessa poteva avere, e cioè la parte migliore e solo migliore, solo la parte positiva che secondo lei gli uomini da sempre, da millenni, avevano sperimentato. Questa percezione è fondatissima. Questa visione di se è come di una creatura che ormai era vicina ad ottenere l'indipendenza dall'uomo. Ha dato il via, la nascita, l'esplosione di una serie di sentimenti e valori per proporre a se stessa prima e a tutto il mondo poi il suo bene ed il suo male. Quella forza che all'inizio era minoritaria e che é stata per decenni una minoranza prevalente (in sociologia non esiste solo la maggioranza che determina l'andamento della società ma esistono anche le minoranze prevalenti). Ci si chiede poi come mai il 3 o il 5 percento della popolazione riesca ad imporre i suoi valori? Riesce a farlo perché la maggioranza accetta i valori della minoranza tacendo. I valori sono una forza, una forza psicologica, politica e sociale che determina i comportamenti.
La forza di cui si parla dice molto semplicemente "Io adesso non ho più bisogno di te!". E' una prospettiva che un tempo non c'era ma che si è estesa col tempo ad una grandissima parte dell'occidente e che forma ormai l'obiettivo di una bella quota del mondo. Questa è il primo attacco rivolto agli uomini, ma non solo da parte delle femministe, ma dagli uomini stessi che lo hanno permesso. Il secondo è la prospettiva di autoriprodursi. Allora, quando una donna si può mantenere da sola e riprodursi da sola, è chiaro che il rapporto con l'uomo cambia completamente. Il fondamento di questa possibilità ha un nome e si chiama tecnica. E' la società della tecnica, che si è sviluppata nella società occidentale. A questo progetto hanno contribuito una grandissima quantità di persone: femmine e maschi.
Il racconto femminista dice che la storia è una storia del male e maschile, quindi sicuramente del male. Lo scopo di questo racconto è ricostruire un passato di debito e di colpa affinchè si possa sulla base di questo predeterminare il futuro. Ciò che importa difatti è il futuro, non il passato. Il passato è al servizio del futuro, perciò, ogni presente ha il suo passato. Per far tornare efficace la forza di cui abbiamo parlato, bisogna costruire ciò che tornerà utile. Ciò che torna utile per questa forza è la criminalizzazione generalizzata del genere maschile.
Si dice che per costituire un sistema di manipolazione bisogna mentire da cima a fondo. Si scopre però che non è così! Questo grande racconto universale femminista raccoglie tutti gli avvenimenti possibili ed immaginabili, tutti i fatti accaduti e non accaduti, tutti i pensieri pensati e non pensati, ma veramente tutto fino al capillare dell'ultimo uomo vissuto in occidente negli ultimi secoli. Questo racconto interpreta la storia, che non è falsa, peggio, ha i suoi elementi di verità inconfutabili che forma una struttura di grande manipolazione. Manipolare non vuol dire solo raccontare bugie, non si manipola solo raccontando balle. Si può manipolare altrettanto bene mettendo delle semi-verità dentro un racconto semi-falso e deformato e formare una grande pasta come un panettone di cui i canditi sono le verità inconfutabili. Le verità parziali sono le bugie fondamentali, poichè si dice una parte che non si può smentire, mentre l'altra parte da smentire rimane inconfutabile perché si rimane nel silenzio totale. Se ci provi a smentire, nessuno farebbe sentire la tua parola. La parola maschile non ha spazio, non ha tempo, non ha sede. Non c'è mai una sede per un uomo per smascherare le verità parziali del femminismo.
Rino Della Vecchia, 5/12/2015, Vicenza
Risorse utili:
- Scaricare il libro "Questa metà della Terra":
https://altrosenso.wordpress.com/qs-meta-della-terra/ - Guardare i video del congresso:
http://contratenebras.jimdo.com/luce-nella-notte-della-ragione/parole-degli-uomini-sulla-famiglia-e-sull-umanita/ - La questione maschile in Italia e nel mondo:
http://www.questionemaschile.org/ - Maschi selvatici:
http://maschiselvaticiblog.wordpress.com/ - Ragioni maschili:
http://ragionimaschili.blogspot.it/ - Uomini beta:
http://www.uominibeta.org/ - GESEF - associazione genitori separati dai figli:
http://www.gesef.org/
post interessante ma nn capisco xchè il fatto che una donna possa cavarsela da sola dobbiate x forza vederlo come un attacco all'uomo o forse come un sminuirlo.
RispondiEliminaLO
(...ma se parla di narrazione...)
EliminaLo fai attenzione! La questione è che gli uomini non possono dire cose contrarie a quello che dice e vuole il femminismo. È di questo che parla l'autore! La cosidetta "narrazione femminista".
io penso siate troppo prevenuti..a volte ho come l'impressione ke usiate il femminismo(ke io nn approvo) solo xchè nn siete ancora pronti ad accettare un ruolo della donna pari all'uomo..forse xchè vi piace vederla sempre un gradino sotto.
EliminaOrmai la società è cambiata è vero ma nn x questo in peggio.
LO
Mai vissuto un tempo in cui si poteva vedere la donna un gradino sotto. Non ho secoli di vita. Sono nato negli anni 80, quando la situazione era uguale all'odierna.
Eliminadai...ora fai solo uno spirito di patate xchè nn sai come controbattere? é chiaro ke parlavo in larga scala...cmq mi meraviglia ke tu nn sappia ( visto che citi gli anni 80) il famoso slogan "oltre alle gambe c'è di più" questo lo vedi una forma di femminismo o solo di giustizia?
EliminaLO
Su larga scala? Tu hai risposto a me! Io come tanti (anche molto giovani), concordo su quello che sta scritto qui sopra. L'autore dice che il femminismo racconta la storia come se l'uomo si fosse goduto la vita mentre la donna veniva sfruttata e sminuita. Se un uomo volesse dire un "ma" qualsiasi verrebbe silenziato subito! Anzi i movimenti femministi possono dire quello che vogliono quando vogliono senza limitazioni, mentre i movimenti maschili, quasi, non si sa neanche che esistono! Invece di fare tu spirito di patata perché non provi a dimostrarmi dialetticamente che in realtà questa dittatura della "narrazione femminista" non c'è? Forse non hai argomenti?
Eliminax narrazione femminista tu intendi ke l'uomo nn possa dire il contrario di ciò ke afferma il femminismo..vedi? è qui ke ti sbagli...il problema è ke tu( come tanti altri) vedi il femminismo come una monotematica accusa al genere maschile,anche se un certo femminismo lo è stato e lo è tutt'ora,vedi dovresti entrare in un'altra ottica ossia ascoltare le donne ke trattano argomenti diversi..nn c'è insomma un unico femminismo ma una pluralità di opinioni idee e convinzioni che hanno provato a scardinare i luoghi comuni.. magari dando l'impressione di mettere al centro la donna e relegando l'uomo a lupo cattivo,ma nn è così.
EliminaApri la mente.
LO
Sai cos'è il male bashing Lo? L'insulto contro il genere maschile che si fa nella nostra cultura occidentale. Guarda questi video e poi ne riparliamo va:
Elimina1. http://www.dailymotion.com/video/x79grg_male-bashing-tv-volume-1_news
2. https://vimeo.com/4270801
3. https://vimeo.com/19666279
P.S.
Non hai risposto alla mia domanda comunque. Lo sapevo che non avevi argomenti. Infatti nessun uomo potrebbe avere quei comportamenti contro il genere femminile in TV.
miiiiiinchia...solo questi pochi video mi devo vedè....ok ...ne riparliamo dopo averli visti va:)
EliminaPS: ma te l'ho spiegato...ora nn continuo ke è tardi...domani ti farò il disegnino ;)
scherzo...buonanotte!
LO
Ciao Jan! Ultimamente fai un sacco di post interessanti. Conosco il pensiero di RDV, ma credo che lui faccia un piccolo errore. In realtà c'è una regia dietro il femminismo e la sua narrazione. È chiaro e ci sono mille prove! Tanto per cominciare la morale maschile di una volta, legata al machismo, non era mai troppo accondiscendente, e soprattutto era coraggiosa. Bisognava distrugerla per creare masse deboli. Anche il fatto che la donna era il fulcro della famiglia, e quindi di una società unita in un certo modo, era un problema per "loro". Così hanno "liberato" la donna per tassarla e renderla schiava del lavoro moderno, distruggere la famiglia, e togliere all'uomo il ruolo maschile di guida morale. Ne sono convinto: tutto calcolato!
RispondiEliminaCerto tutto pianificato! Peccato che ancora non ho potuto pubblicare il libro che ho tradotto, di cui ti ho parlato. Sono impelagato con i lavori e devo oltretutto redigere alcune pagine fondamentali in linea con l'autore antifemminista della seconda metà del secolo XIX. Oltretutto devo compilare le pagine per la legge sui cookie... che mi stanno portando tanto tempo! Non importa lo pubblicherò a tempo debito. Tanto il femminismo è già segnato agli occhi di Dio! Ci hanno riempito la testa di squallide menzogne sulla donna vittima, oppressa, ecc... ma dalla notte dei tempi i signori della guerra hanno sempre scagliato uomini contro uomini (lo vediamo a tutt'oggi all'ennesima potenza nella violenza che fomentano i media esclusivamente contro il maschio). Perché è il maschio quello che interessa sfruttare. Lo possono fino al 100%! Mancava solo scagliare la donna contro l'uomo. La misandria è il vero problema della società.. altro che misoginia! Mai e poi mai l'uomo - sostanzialmente - nello spazio e nel tempo ha odiato la donna. Ma quanto mai! Solo che l'uomo è uomo, e la donna è donna. Mica è la stessa cosa. Tutto il giorno in primis è il femminismo stesso che fa la differenza tra i sessi! La misandria fa fare fiumi di denaro... la misoginia fa solo ridere i polli! Sono solo casi rari di uomini che si difendono in maniera diversa. Ma la misandria mette uomini contro uomini, donne contro uomini. Odio... guerra tra i due sessi. Scorre altro sangue... sangue di donne anche... ma molto altro sangue maschile. E chi ci guadagna? I soliti signori della guerra, e - per ovvi motivi - i movimenti omosessuali che sono sorti e vanno di pari passo col femminismo. Il libro che ho tradotto fa capire tutto ciò e anche di più. È grazie all'eredità di quest'uomo coraggioso e a quella di altri pochi che conosciamo la verità, puntualmente taciuta, occultata e osteggiata. Preparavano l'immane mattanza maschile delle rivoluzioni e della Prima guerra mondiale, fomentando, specializzando e accarezzando la misandria. Altro che misoginia! La vera storia - Inghilterra e USA metà '800 e primi '900 - ci dice che le masse maschili - pur avendo solo gli occhi per piangere - hanno permesso il femminismo. Le cosiddette suffraggette e la gran massa femminile che le appoggiava - come al solito - vedendosela da lontano, avevano dietro tutti i poteri dello Stato (e anche più). Non avevano nulla di che preoccuparsi e tutto da guadagnare. Esistevano associazioni femminili contro le proposte femministe perché temevano di doversi sobbarcare la guerra e i lavori pesanti e estremi da sempre appannaggio maschile. Quando furono rassicurate che questo timore non sussisteva, presto sparirono. Come stanno le cose oggi! Dove vuole piazzare - come quasi 150 fa - le donne? Nella politica preferibilmente! Ma è tutta una colossare presa in giro! Non può un oceano di denaro - profuso sin dall'inizio - trasformare nello spirito la donna in un uomo... ed è lì che casca l'asino! Così la solita élites (maschi e femmine) regalava alle donne - ben pompate, adulate e dotate di tutti i diritti, ma non quello di andare in guerra.... pena la fucilazione - l'odio contro i loro stessi padri, figli, mariti ecc... (insomma contro tutti i loro consanguinei maschi) E - guarda caso - lo hanno tranquillamente mangiato - certamente non tutte - ma la maggior parte senza neanche capire... senza neanche fiatare. L'uomo di quel tempo - ma da sempre generalmente - pur di beneficiare la sua consanguinea o amata di sesso femminile è andato contro sé stesso, senza neanche pensarci... senza neanche fiatare! È tutto documentatao nel libro che ho tradotto!
EliminaVeramente ho poco da aggiungere, siete stati esaustivi! :)
Elimina@Y,
RispondiEliminanon importa che Rino faccia i suoi errori. Ciò che conta è il fatto che dà il suo contributo a parole per svegliare noi - poveri dormienti. Nessun scienziato, filosofo o libero pensatore è mai stato perfetto e ha commesso i propri errori ma ha anche dato una spinta allo sviluppo dell'umanità. Questo non vuol dire che sono da escludere a priori.
@Lorella,
per rispondere alla tua prima domanda e cioè: come mai la donna emancipata può ledere la dignità di un uomo. Intanto immagina la famiglia, il rapporto uomo-donna, l'amore, la convivenza come una bilancia. Se tu metti su una bilancia dei valori, da un lato si incoraggia l'importanza del primo, dall'altro si scoraggia l'utilità dell'altro. Prova a metabolizzare questo concetto. Il resto sono chiacchiere in cui possiamo perderci per giorni, se non di più. In due parole, l'uomo non ha semplicemente voce in capitolo, senza doversi necessariamente conformare alla narrazione femminista e te lo dicono le ultime righe dell'articolo.
@Tutti voi,
non so cosa Lorella abbia detto in chat riguardo la partecipazione nel blog, ma vedo che ha dato una spinta, almeno ad entrambi, ed anche a me per rispondervi. E' anche colpa mia se non commentate, entro raramente in chat, scusate. Ma il mio scopo non è mai stato quello di avere commentatori-robot che vengono qui per un preciso scopo o per abitudine. Io ci ho sempre tenuto a voler vedere il visitatore/commentatore/utente coinvolto e riflettere su ciò che scrivo. E' ovvio che il numero di commenti aumenta la popolarità di un blog, ma non è questo il mio scopo. Il mio intento è quello di servire voi, che mi leggete, di farvi riflettere, come esattamente lo faccio io a volte chiedendomi del perché di tutto ciò che succede intorno. Io non ho bisogno di soldi, non ho bisogno di successo, non ho bisogno di fama, ho bisogno di essere sentito da individui che ragionano (potenzialmente lo sono tutti) ma ho poco successo in questo. Sarà perché non ho mai speso un soldo per la pubblicità o perché commento poco altri blog, non lo so. L'unica cosa che so è che non bisogna mollare, anche se molte volte ho pensato di cancellare il blog. Dopo tanti momenti di disperazione, di riflessione, mi chiedevo: ma perché lo faccio? per chi diamine? chi mi legge, chi mi ascolta? Eppure ho all'incirca 200-300 visite al giorno (100.000 in un anno) e 600 negli ultimi giorni presi singolarmente. Ma non me ne frega niente dei numeri. Io non so cosa passa per la testa di una persona che visita il sito, non so perché lo fa... perché le hanno detto di condividere quel "bellissimo post" di cui non ha capito un ca..0?
Ultimamente grazie al contributo di qualcuno sono riuscito ad aumentare i lettori, ma non so cosa ci trovano in questo blog, non so perché mi visitano? Allora vi chiederete, ma cosa vuoi dagli altri? Voglio che le persone si sveglino, che smettano di essere automi, che inizino a riflettere, che inizino a pensare - uno dei più grandi doni che ci è stato dato.
Y, nemmeno io sono d'accordo completamente con Rino. Lui dice che le donne non devono entrare in magistratura. Non sono d'accordo ma lo capisco perché il contesto in cui lo dice è coerente, perché dopo 20 anni che ha contribuito alla questione maschile si sono svegliati pochissimi, e forse ancora stanno dormendo. Quella sede, quella sala di congressi dell'hotel di Vicenza era quasi vuoto. Erano 15-20 persone se non di meno che stavano ascoltando e partecipando ed erano in conflitto tra di loro. Io non credo che diventeremmo una minoranza prevalente, conseguentemente nemmeno la società si trasformerebbe in patriarcale proprio perché la società della tecnica ha ucciso l'uomo e sta uccidendo anche la donna nel suo essere femminile.
Tutto è collegato, nulla succede per caso. Anche il femminismo dunque è una conseguenza del marcio progresso per rendere gli esseri umani privi d'amore.
Avrei tanto altro da dire ma mi fermo qui.
"Tutto è collegato, nulla succede per caso" Qui sta l'arcano. Creare gli opposti, le barricate, fazioni... ecc ecc. in un continuo e interminabile andirivieni è altamente redditizio. La misandria - ovviamente taciuta - è fondamentale per potere e denaro. La misoginia è solo la polvere negli occhi per una massa da pilotare... una massa di uomini facilmente strumentalizzabile nella sfera sentimentale. La sudditanza psicologica e sentimentale maschile ancestrale di sempre verso la donna. Altro che donna oppressa! Il potere oggi è chiaramente sotterraneo e può tirare le fila come vuole con i mezzi potentissimi di cui dispone. Il femminismo si affaccia proprio nel tempo in cui si stanno formando i media. Senza i media non esisterebbe il femminismo. La donna che la massa pensa e crede non è nient'altro che quella virtuale mediatica. Che non è quella reale.
EliminaCome sempre un grande Rino... una delle persone più intellettualmente profonde, lucide ed oneste che abbia mai conosciuto. Un autentico maestro. Grazie.
RispondiEliminaLorenzo (ventiluglio)
Per me è l'unico che è riuscito a raccontare la storia senza dimenticare una virgola. Poi, se alcuni suoi punti di vista non vengono condivisi da tutti, non è importante. Ciò che conta è il suo coraggio, il fatto che continui a lottare dopo tutto questo tempo!
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