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8 gennaio 2016

Droghe, Marijuana e Anti-Proibizionismo

In questo articolo vorrei parlare dell'uso della marijuana (chiamata anche cannabis, erba, ganja o semplicemente fumo) e delle sue conseguenze sulla salute e sulla vita di una persona.


Avrete sicuramente sentito parlare del fatto che molti consumatori di marijuana non riscontrano alcun danno collegato ad essa, inserendola nell'elenco delle droghe leggeri. Ci sono altrettanto coloro che affermano che la marijuana fumata distrugge i neuroni e provoca più danni di una semplice sigaretta, portando all'uso di droghe più pesanti come la cocaina o l'eroina.

Partiamo dal fatto che abbiamo due fronti: i proibizionisti e gli antiproibizionisti. Il primo gruppo è generalmente lo stato e tutti coloro che si oppongono all'uso delle droghe e sono contro la loro legalizzazione. Il secondo gruppo sono quel gruppo di persone che sono a favore della legalizzazione delle droghe, sopratutto per evitare decessi e dipendenze (secondo il loro punto di vista) ma anche per avere libero accesso alle droghe stesse e non pagare cifre esagerate.

Innanzitutto partiamo dalla definizione di che cosa sia una droga:
Droga si può definire qualsiasi sostanza stupefacente o psicotropa che daneggia il SNC (sistema nervoso centrale) e può provocare dipendenza.
In poco più di una riga siamo riusciti a definire che cosa sarebbero le sostanze stupefacenti, quindi in questo elenco possono entrare: l'alcol, la caffeina (presente nel tè e nel caffè), la nicotina (presente nelle sigarette), la marijuana, la cocaina, l'ecstasy, l'LSD, i tranquillanti, l'anfetamina, gli antidepressivi, ecc.

Torniamo alla marijuana. Un mito che circola su internet è che la marijuana non ha mai provocato morti. Approfondendo, vorrebbe dire che non ha mai provocato sovradosaggi, ma neanche questo è vero. Prendiamo ad esempio questa statistica interessante di un blogger antiproibizionista:
TABELLA DELLE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE NEGLI USA NELL'ANNO 2009

MORTI PER TABACCO: 440.000 (lo 0,63% dei consumatori);
MORTI A CAUSA DI UNA CATTIVA ALIMENTAZIONE: 400.000;
MORTI PER ALCOL: 85.000;
MORTI PER AGENTI MICROBICI: 75.000;
MORTI SUL LAVORO: 60.000;
MORTI PER AGENTI TOSSICI: 55.000;
MORTI PER INCIDENTI STRADALI: 43.000;
MORTI A CAUSA DI MEDICINALI REGOLARMENTE PRESCRITTI: 32.000;
MORTI PER SUICIDIO: 30.000;
MORTI PER INCENDIO: 29.000;
MORTI PER OMICIDIO: 20.000 (il 50% degli omicidi negli USA è collegato all'abuso di alcolici);
MORTI PER FARMACI NON STEROIDEI (compresa l'aspirina) 7.600 (e 76.000 ricoveri);
MORTI PER COCAINA: 2.500;
MORTI PER LA SOLA ASPIRINA: 2.000;
MORTI PER EROINA: 2.000 circa (meno dello 0,5% dei consumatori);
MORTI PER OXYCONTIN (oppiaceo simile alla morfina): 1.000 (lo 0,004% dei consumatori);
MORTI PER PSEUDO-ECSTASY: 76 (lo 0,002% dei consumatori);
MORTI PER CANNABIS: 0;
Notiamo molto bene che le morti per cannabis sono pari a zero! Ma quanto è vera questa statistica? Forse ci siamo dimenticati di includere coloro che fumando la cannabis hanno conseguentemente avuto l'insorgenza di una psicosi che gli ha indotti a compiere omicidi e suicidi. Dimentichiamo forse coloro che sotto l'effetto della marijuana guidavano l'auto e si sono schiantati morendo sul posto. Manca forse l'effetto cancerogeno di questa droga che porta al cancro o l'effetto depressivo che induce l'individuo a suicidarsi?

C'è chi dice addirittura che l'erba fa bene alla salute. E' vero, ci sono stati molti studi a riguardo che hanno rivelato anche effetti benefici. Ma questi effetti positivo della droga si riscontrano nella consumazione marijuana in qualunque modo tranne quello di fumarla. Ciò vuol dire che fumarla è completamente diverso dall'usarla a scopi medici.

Si dice che la marijuana non provoca overdose. Ma quanto è vero? L'uso di questa droga aumenta il battito cardiaco, di conseguenza la tachicardia che a sua volta porta all'infarto.

Un altro mito è che la marijuana non ha effetti collaterali. Ma anche questa è una bufala. Gli effetti collaterali possono iniziare con una semplice depressione transitoria e finire con l'insorgere di una malattia mentale. Altri effetti collaterali come i danni alla memoria, i problemi d'apprendimento, l'ipertensione, problemi di coordinazione, l'impotenza, la sterilità non sono da escludere.

Ancora un altro mito: la cannabis non provoca danni ai polmini, le sigarette sì. Falso! Uno spinello provoca più danni ai polmoni di una sigaretta. Fumarsi una canna equivale a fumarsi 7 sigarette di tabacco.

Ora ragioniamo un po' sulla questione della legalizzazione delle droghe in genere. A che cosa porterebbe? Come ho già accennato prima, gli antiproibizionisti affermano che gli overdose e le morti diminuirebbero. Potrebbe essere vero in parte, ma servirebbe a qualcosa per eliminare le droghe? No, servirebbe soltanto a far sì che le droghe siano più accessibili per chi è assettato di provare nuove sensazioni e sballarsi! L'alcol è legale ed anche le sigarette lo sono. Notiamo che ciò sia positivo per la popolazione? Assolutamente no, anzi, il consumo di droghe legali sta crescendo.

Vi riporto la mia esperienza personale con la cannabis. Dico solo che l'ho provata 2-3 volte e dopo ogni volta mi sono sentito male. Che tipo di sintomi ho avuto? Paranoia, tremore, depressione, problemi di coordinazione ed insonnia. Non mi sono sentito rilassato (come affermano molti), non ho avuto dei viaggi mentali che mi hanno portato piacere, anzi, mi hanno provocato soltanto panico facendomi percepire il mondo in un altro modo, inadeguato.

Infine concludo dicendo che la vita è bella anche senza droghe. Si può migliorare la salute e lo stato d'umore praticando sport, mangiando cibo naturale e cambiando stile di vita. Perchè usare le droghe? Questa è la domanda fondamentale che tutti gli antiproibizionisti dovrebbero porsi!

Risorse utili:

3 commenti:

  1. Bravo Jan! Aggiungo che se prima si è tentato e riuscito nel mettere fuori legge, a livello mondiale,la canapa, dalle cui foglie si ricava la marjuana, perché disturbava l'industria della carta, oggi tutti i paesi del mondo la stanno imponendo legale anche dove la popolazione è contraria. Se tanto mi dà tanto, credo che anche ora ci sia il guadagno di qualche lobby. Per guadagno non intendo per forza soldi, ma anche in senso lato. Da tempo non mi fido più ciecamente degli studi scientifici poiché possono essere comprati e contraffatti. Per fortuna basta andare a vedere la descrizione dello studio fatta dai suoi realizzatori per controllare se ci sono affermazioni che non corrispondono ai dati. Si può anche provare a ricostruire l'esperimento per controllare i dati stessi. Ovviamente, l'esperienza personale o in terza persona con persone a noi vicine, ha la stessa identica valenza di uno studio scentifico. Per esempio, un mio amico mi ha detto di essere di fatto dipendente. Mio padre smise di fumare tabacco senza problemi grossi perché ha molta forza di volontà, ma ciò non vuol dire che sia facile smettere con le sigarette. Allo stesso modo se uno non dovesse avere problemi con la marjuana non può dire che ciò sia valido per tutti. Soprattutto, ammettere una dipendenza è cosa da pochi. Ho amici che hanno strani sintomi quando non si fanno una canna per troppo tempo. Sembrano nettamente in astinenza. Per fortuna la logica è la conoscenza ci vengono in aiuto. Se noi non ci siamo evoluti per vivere e sopravvivere con sostanze psicotrope, vuol dire che non solo non ne abbiamo bisogno, ma anche che un loro uso o al limite un loro eccesso, ci fa male. Non si può affermare come fanno gli antiproebizionisti che la canna non fa *per niente male*, perché ciò presuppone, obbligatoriamente, una nostra evoluzione che ci impone di assumere quantità esterne di THC.

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    1. Diciamo che le forze mondiali stanno facendo di tutto per rincoglionirci. Ci hanno riuscito con la TV, con il cibo dannoso, con la pornografia, ora si prova anche con le droghe.
      È ovvio che un individuo che subisce tutto questo ha una scarsa capacità critica e diventa parte della massa, facilmente plasmabile e quindi manipolabile.

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    2. È un'ipotesi da prendere in seria considerazione. La gente pensa che questi siano "complottismi". A parte il gravissimo errore linguistico nel definire "complottista" colui che crede a fantomatici complotti, dovrebbero studiarsi cos'è uno spin doctor e cos'è la tecnica dei frame.

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