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7 ottobre 2014

Inception: legame tra realtà e sogni

Qualche settimana fa vidi il film Inception. Devo dire che mi ha impressionato molto, come del resto succede con altri film che ne vale la pena guardare e che non sono privi di significato. Non è solo fantascienza ma anche psicologia. Sarà il mio modo di immedesimarmi nelle cose, quindi anche in un film, a farmi l'effetto di confondere un po' la realtà con quello che ho visto sullo schermo. Molto probabilmente agisce su di me a livello emozionale, e dalle emozioni arriva anche a farmi capire qualcosa a livello cognitivo. Ma questo per fortuna dura poco. Ricordo comunque momenti quando da piccolo sognavo e mi svegliavo piangendo per giorni a causa di qualcosa che sognai. Appare una domanda allora, che legame c'è tra la realtà ed i sogni?

[robin williams in una scena del film al di là dei sogni]

In Inception sia l'una che l'altra cosa sono strettamente legate, un po' come in Matrix. Se muori in Matrix, muori nella realtà, se muori nel sogno di Inception, ti svegli. Il punto è che di sogni ce ne possono essere tanti, quindi, anche un sogno dentro un altro sogno e così via. Per arrivare a trovarsi in più sogni contemporaneamente bisogna prendere dei sedativi molto forti, quindi, se uno deve trovare il modo per tornare da un sogno all'altro, morire non è più la soluzione perchè se muori in un sogno di 3-o livello ad esempio, finisci nel limbo dove possono passare 50 anni mentre nella realtà passa qualche ora. La lunghezza del tempo quindi, si amplifica a seconda del livello del sogno dove ci si trova. Una volta che una persona esce dal limbo e si sveglia, non sa più far differenza tra il reale e l'irreale, anzi, pensa che il mondo reale sia un sogno e crede che sia necessario svegliarsi. Come possibile soluzione vede la morte. E' proprio quel che è successo alla moglie di Dominic Cobb quando stavano sperimentando una vita parallela nei sogni. Lui si salvò, lei no.

[Dominic(leonardo dicaprio) e Mallorie (Marion Cotillard) al tavolo seduti]

Perchè entrare in sogni di secondo o di terzo livello? Quando si desidera ottenere qualcosa, ad esempio i soldi da una persona ricca o importante, la si vorrà confondere. Di conseguenza cercheremmo di impiantarle immaginariamente un'idea che dovrà risultare una realtà per essa. Una volta impiantata quell'idea tramite l'uso della tecnica di più sogni uno dentro l'altro, la persona si sveglierà e certi aspetti reali non riuscirà più a distinguerli.



Di sicuro vi sarà capitato di far fatica a distinguere tra quello che c'è in un sogno e quello che può succedere qui ed ora. Molto probabilmente è un segnale pericoloso poichè la persona si può confondere e non saper più distinguere tra quel che succede nel sogno e ciò che capita nella vita di tutti i giorni.

A parte il pericolo di questa spiacevole possibilità di impazzire desidero pensare che sia comunque un piacere scoprire qualcosa oltre la nostra realtà che vediamo e che per molti ormai è diventata noiosa.

4 commenti:

  1. Ovviamente nel film non si usa granché la conoscenza scientifica.
    È un film e deve essere spettacolare più che altro. I sogni dentro ai sogni io li ho fatti spesso. Tante volte i miei sogni erano incubi dentro agli incubi. Quello che si può imparare da questo film, invece, è la questione di quanto può essere forte un idea. Le idee che abbiamo sul mondo influenzano il nostro modo di percepire le cose. I depressi spesso hanno un idea irrazionalmente negativa del mondo e per questo stanno male. È vero il mondo fa schifo, ma non solo schifo. Esso è anche bello. Questa è la verità razionale.
    Io lo dico sempre: non è il fatto che ci capita, ma come lo ragioniamo e lo sentiamo che conta.


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    1. Va bene per la critica del film e la descrizione delle tue esperienze, ma come esempio, devi prendere per forza il mio caso?

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    2. Mi spiace...
      Vorrà dire che non lo farò più.

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  2. Il cervello umano rimane ancora un enigma e resta tutto da scoprire.
    Saluti a presto

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