Io ci sto per la libertà di scelta di una donna che si automercifica

Una risposta al seguente post: IO NON CI STO di un gruppo femminista che decise di aprire una lotta contro l'invisibile e mai conosciuto complotto verso il genere femminile.

Il loro manifesto:

Il mio:

A sentire pronunciare questa parola - automercificazione, vengono i brividi. Purtroppo esiste e molti vogliono farci credere che in realtà è tutta colpa di un cattivo gruppo di uomini che comandano i mass media. Questi uomini spesso vengono descritti come degli orchi, violenti, maiali e arrapati di sesso che stanno pianificando un complotto, se non è già in funzione, verso il genere femminile. Il complotto della mercificazione e che crea "stereotipi di genere". Chissà come mai quelli a lottare contro questi stessi sono femministi e femministe? Perchè allora lo stereotipo di un uomo che è descritto come violento per natura quando si parla del cosidetto femminicidio tarocco dappertutto, non si combatte? Degli stereotipi di "donna vittima e uomo carnefice" non ne parliamo proprio? Già, se si parla degli stereotipi, succede che quest'ultimi ledono esclusivamente le femmine. Sarebbero tutti da combattere e guardacaso, in un modo da colpevolizzare qualunque cosa e chiunque, mai la donna stessa che sceglie la strada errata! E' chiaro, la donna è l'angelo del focolare, un essere incapace di fare del male(le prime responsabili della violenza sui bambini), un essere perfetto insomma che è in preda del cosidetto maschilismo e del fantomatico patriarcato.

Ecco quale deve essere il VOSTRO manifesto, combattenti per la libertà contro cui voi stesse lottate:

Io ci sto agli stereotipi di genere perchè questi li sostengo se non hanno a che fare con le donne.

Io ci sto alla libertà di scelta da parte di una donna di potersi mercificare, che la fa esistere solo se bella o appetibile, mentre le sue "sorelle" la invidiano e si sentono frustrate, quando guardano la TV.

Io ci sto se la donna decide di essere solo corpo: da guardare, da toccare, da giudicare, da mercificare, solo se lo ha deciso lei ovviamente.

Io ci sto poiché conosco cosa genera l’offerta della sua carne sugli sguardi degli uomini rimbecilliti che la guardano involontariamente.

Io ci sto e non pretendo rispetto per me se non si da spazio a tutte le mie diversità quando io stessa questo rispetto l'ho perso.

La mia rivoluzione comincia con l'essere d'accordo col fatto che non sono perfetta come le donne-modelle che vedo in strada, sui cartelli e nei mass media.

Prometto che non cercherò di essere come loro, altrimenti dovrò avercela con tutte quelle che desiderano di mostrare il loro culo e le loro tette negli schermi televisivi.

Confido dunque che le invidio ma ci sto per la loro libertà di fare ciò che desiderano con il loro corpo poichè con esso non ho niente a che fare.

Copia e incolla il contro-manifesto:

<a href="http://storieriflessioni.blogspot.com/2013/07/io-ci-sto-per-la-liberta-di-scelta.html"><br/><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdVwPcAjg0MjN68hUHRB4dZAbOzFpAiH3F9eqRwpubmexl9ge3AX8LnUtD_-kL81K3ponuthhFgQbSqjGbhdJ8I-Sy3XbTizLWMZ7Pg6VEqAvmy5Ne-bGbYztzirODHoffTqMPXU8n-oFE/s1600/io_ci_sto.jpg"/></a>

Ecco cosa pensa una donna di nome Valentina Nappi - la giovane pornostar che ha preso la strada dell'automercificazione ed è contenta della propria scelta. La chiameresti vittima di questo "orribile" e "disumano" sistema che le paga un sacco di soldi per ciò che fa?

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