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20 dicembre 2012

Aborto: diritto di scelta?

Attenzione: il seguente articolo ed i suoi contenuti è sconsigliato ai soggetti ipersensibili!

C'era un tempo in cui i nostri editorialisti sul feto avrebbero orgogliosamente fatto eco a Gloria Steinem, dicendo che la sua esistenza indubitabile e necessaria non poneva un problema perché era 'una massa di protoplasma dipendente' senza distinzione e maggiore dignità di un'appendice fiammeggiante. Sono sempre stato persuaso dal fatto che l'espressione 'bambino non nato' sia una genuina descrizione della realtà materiale. Ovviamente il feto è vivo, quindi la disputazione se debba o meno essere considerata 'una vita' è casuistica. Lo stesso si applica, da un punto di vista materialistico, alla questione se questa vita sia o no 'umana'. Cos'altro potrebbe essere? Anche per la sua 'dipendenza', questo fatto non mi ha mai convinto, così come la radicale critica di ogni agglomerato di cellule umane in qualunque stato esse siano. Anche i bambini sono 'dipendenti'. Chiunque abbia visto un sonogrammo o abbia speso un'ora su un manuale di embriologia sa che le emozioni non sono il fattore decisivo. Al fine di terminare una gravidanza, devi ridurre al silenzio un cuore che batte, spegnere un cervello che cresce e, al di là del metodo, rompere delle ossa e distruggere degli organi.
(Christopher Hitchens)

[uccisione,omicidio,crimini contro l'umanità, l'aborto sono un diritto sacrosanto]

Uno degli argomenti in cui non sono mai riuscito a trovare un accordo è proprio l'aborto.
Ci sono questioni facilmente risolvibili come l'esempio di una situazione sociale che consiste in "a chi cedere un posto libero": ad un anziano, ad una donna in gravidanza, ad un bambino o ad un disabile? In questo caso ci sono norme che regolamenteno tali scelte, ma quasi sempre esse stesse risultano più evidenti al livello morale che giuridico. Lo stesso vale per altre tante questioni come il voler dare o meno un po' di soldi ad un barbone, voler donare il 5 per mille (5/1000) all'UNICEF, difendere una persona che subisce violenza... e tanti altri casi.

Per quel che riguarda l'aborto, non ne so tanto, ma provo a basarmi sulle conoscenze acquisite e su certi valori che a me sono cari. Premetto che non sono un religioso. Questo solo per far capire coloro che avrebbero già come arma il tacciare di fanatismo, integralismo o fondamentalismo coloro che difendono semplicemente una vita umana e dire che anche un non-religioso lo può fare.

Sarebbe di sicuro un dilemma vero e proprio la scelta del modo in cui si dovrebbe difendere una vita a se stante ed innocente. Ed è l'essere umano non ancora nato ad essere l'oggetto del dibattito, che spesse volte viene sfruttato e le altre ucciso.

Non esiste un argomento o una giustificazione che potrebbe convincermi dell'umanità di un aborto. Questo perchè esso stesso è un metodo atroce e terribile.

Sottolineare un altro punto molto importante sarebbe più che giusto, e forse anche un mio dovere. Il fatto è che nei giorni d'oggi con tutti i metodi contraccettivi/anticoncezionali che abbiamo a disposizione, cioè: il preservativo(o il profilattico), l'olio/il lubrificante spermicida, la pillola anticoncezionale, il diaframma contraccettivo, il coito interrotto, il sesso orale, il sesso anale e tanti altri, l'aborto deve essere inaccettabile.

[donna che protesta nuda per l'aborto pro choice]

C'è chi parla del corpo femminile quando si tratta di uccidere una vita dentro di esso. Ma se devo difendere il diritto primario, e cioè quello alla vita, io del corpo femminile me ne frego! Perchè mettendo a confronto i due soggetti; uno è incapace di intendere e di volere, essendo anche privo di difese, mentre l'altro - la donna, è un essere completamente consapevole, quindi andrebbe difeso dopo di che viene difeso il feto. La mia logica è questa, poichè in questo caso il più debole è il feto e non la donna come spesso ci viene fatto capire.

C'è chi parla del fatto che nel caso in cui il genitore è uno solo, sarebbe meglio abortire. Questo ragionamento ottuso non riesco a capirlo proprio! Che un padre o una madre sia malato/a , incapace, assente o violento/a è un conto, l'altro è che molti pensano di risolvere il problema sopprimendo una vita!

L'altra categoria di persone che praticano l'aborto sono coloro che fanno una selezione e cioè, come esempio si può prendere il caso in cui si desidera partorire una femmina piuttosto che un maschio. Sapendo in questo caso che la probabilità di nascita di un maschio sia maggiore di quella di una femmina, la madre decide di abortire.
Forse tra tutti gli assassini "politicamente corretti" questi saranno i più infami e codardi.

Credo che per combattere gli "assassini legittimi" bisognerebbe fondare un'organizzazione che si possa occupare dei diritti di un uomo non ancora nato, non lasciando che essi stessi siano trascurati e violati, poichè il diritto alla vita è un diritto primario e superiore ad un qualsiasi altro diritto che possa esistere.

[donna incinta che tiene scarpe vicino alla pancia per il futuro bambino]

25 commenti:

  1. Buongiorno,ho letto il post ed ho provato un grande dolore e senso d'impotenza.
    Sono una donna e pur essendo contro l'aborto,sapere che tantissime altre donne sono a favore ,mi fa vergognare di essere donna.
    Direte che questo è assurdo,xchè se ci sono uomini che compiono cattive azioni,nn significa che chi è uomo debba vergognarsi x loro di esserlo,ma vedete...questo è un omicidio diverso,xchè è contro la natura,una madre che uccide il proprio figlio, nn può essere paragonato ad un altro omicidio e quello che + fa venire il voltastomaco, sono le scusanti che si trovano x compierlo.
    Nn si parla di aborto fatto x problemi fisici o x malattie,xchè il 95% lo fa xchè è una gravidanza nn desiderata e così ci si nasconde dietro false scuse,dicendo che è solo un feto, quando nn occorre essere medico x sapere che già a 18/25 giorni dal concepimento c'è un cuoricino che batte.
    SMETTIAMOLA lo sappiamo TUTTI che nn ci sono scuse x dire che stai AMMAZZANDO tuo figlio!!!

    Sento dire che prima le donne, lo facevano ma di nascosto, rischiando la vita e che adesso finalmente possono farlo con le dovute attenzioni,già...FINALMENTE...
    CHE SCHIFO DICO IO,ammazzi tuo figlio e pensi:

    FINALMENTE "io"........ nn rischio la vita????????

    Una donna può trovarsi in una situazione in cui,quando si trova a prendere una tale decisione, potrebbe essere allucinante,ma l'amore verso quella vita dovrebbe essere + forte, a costo di rimetterci la propria vita,xchè questo significa amare tuo figlio o forse xchè nn lo vediamo pensiamo che nn esista?

    Si dice:
    ve la sentite di condannare una donna che abortisce xchè ha subito uno stupro?
    In questo caso,nn si tratta di condannare ma di far capire.Quella donna è una vittima, ma mi domando, farla diventare assassina, la farebbe sentire meglio????E questo vale x tanti altri motivi che "potrebbero" essere giustificabili,ma che nn lo sono.

    Nn c'è motivo che regga di fronte ad un omicidio.
    E x quelle che lo fanno xchè, nn era nei loro piani avere un figlio o xchè nn si sentono pronte x essere mamme, a quelle dico VERGOGNATEVI,Jan dice di nn essere religioso ed io sono contenta di esserlo anche se,in questo caso, mi rende + cattiva, xchè pensare che chi UCCIDE il proprio bambino dovrà darne conto un giorno a Dio,sia lei e sia chi lo ha permesso,nn mi allevia di certo il dolore ma sarebbe una giustizia nei confronti di chi nn può difendersi dai propri aguzzini,prima fra tutte:LA SUA MAMMA!!!!

    Grazie x aver potuto esprimere la mia opinione

    LO

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    1. hai ragione...io ne conosco alcune che anno abortito e si difendono dicendo "lo dovuto fare" non sò se è giusto o no..

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  2. Ciao Lorella!

    Grazie del commento. Sii però un po' meno formale. Non so, forse per il fatto che questo post lo possono leggere tante persone, scrivi come se non mi conoscessi.

    A parte questo, credo che quel che dici sia più che giusto. Nella maggior parte dei casi l'aborto è proprio una gravidanza non desiderata e non un sacrificio, come ipocritamente ci viene fatto credere. Che poi una persona sia pronta o meno, non è una giustifica... le proprie responsabilità se le dovrebbe prendere e pensarci un po' anche prima.

    Dico che non sono religioso perchè spesso sono loro a trattare argomenti simili. Nonostante questo, ho dimostrato che lo fanno non solo i religiosi, poichè il sacrosanto diritto alla vita (e non all'aborto) lo può comprendere chiunque, indipendentemente dal fatto di appartenere ad un credo o meno.

    Molte madri e padri purtroppo oggi sono dei gran ignoranti, perchè è spesso l'ignoranza a far sì che la gente compia reati di cui nemmeno riescono a rendersene conto. Pensa, quanti dottori parlano tranquillamente dell'aborto, come se una vita fosse davvero un agglomerato di cellule e non un futuro essere umano.

    Che vergogna... !

    Jan

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  3. Proprio ieri ho finito di leggere un libro, che è una miscellanea di scritti di vari autori, tante donne, ma tutte intellettuali e professioniste cattoliche. In questo libro sono stati affrontati argomenti della massima importanza come sesso, sessualità, famiglia, contraccezione, ecc., e anche quello dell'aborto, e leggendolo mi sono reso conto che solo i valori cristiani possono dare completa, valida e perfetta risposta a tali problemi (e lo fanno egregiamente), restituendo così dignità alla donna e rispetto umano alla creatura che porta in grembo: valori che il femminismo secolare, di matrice atea e materialista, fallendo platealmente, ha loro sottratto subdolamente, con il corollario di un perfido e incalcolabile business. Femminismo, materialismo, ateismo, con annessi e connessi, ─ come ho spiegato in altri post ─ non sono nati spontaneamente, ma sono il risultato di una colossale macchinazione per fini mirati: il più sottile e invisibile è il privare, pian pianino, l'umanità dei valori cristiani per alienarla dal suo Creatore, e metterla sotto il giogo psico-fisico dell'élites che adora il Denaro.
    x LO,
    hai detto cose giuste e dimostri una fede che non è fatta, sicuramente, di una mera assiduità tra le quattro mura materiali─ quindi semplice religiosità ─ ma di avere l'eredità cristiana (viva e cosciente) dentro il cuore.
    Certamente nessuno qui è perfetto, tutti sbagliamo! È il fatto di riconoscerlo e di ricercare la verità e la giustizia, per camminare bene nella vita, ci pone positivamente davanti a Dio (il Dio povero)... tanto povero che Sua Mamma Lo partorì in una mangiatoia. Una mamma che, a quel tempo, rischiava grosso... partorendo Dio-Uomo. Immaginatevi se avesse abortito! Va bene che non sarebbe mai potuto succedere... ma non lo ha fatto... con l'appoggio, il sostegno e la fiducia di quel sant'uomo di Giuseppe!
    Per approfondire il concetto sul detenere o meno i valori cristiani, riprendo una delle tante parabole del Signore. Un padre aveva due figli: ad entrambi chiese di andare nel campo di loro proprietà per lavorarlo. Il primo figlio rispose "sì, padre vado", ma non vi andò; mentre il secondo replicò "no, padre.. non voglio lavorarlo", e, invece, andò a lavorarlo. Allora chi fece la volontà del padre? Anch'io non sono un semplice religioso, o frequentatore di chiese, ma ho dentro il cuore la fede con i valori che ne derivano, che riconosco... perle preziose che il Signore ha incarnato in Sé, millenni prima del prodotto ateo-materialista. Quello che conta e che qualifica la persona umana (maschio o femmina che sia!) davanti a Dio, è ciò che sta dentro il cuore e che viene messo in atto, nel momento opportuno, anche contraddicendo quanto detto o affermato prima. Infatti, non è difficile imbattersi ─ io avrei tanto, su ciò, da raccontare ─ in non poche persone che tutto l'anno si atteggiano ad accesi atei, agnostici o materialisti e poi alla fine dello stesso, candidamente, ti fanno gli "auguri di Buon Natale"!!! Chi è in buona fede ed è coerente alle proprie azioni, prima o poi dovrà ammettere l'evidenza della propria situazione interiore.

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  4. Ciao Vince!
    Grazie del commento.
    Ascolta, da ciò che dici io personalmente estraggo parecchie cose utili, anche se non sono cattolico. Credo che la maggior parte dei movimenti politici abbia a che fare con una cosa chiamata "pessimismo". Tutte le persone che perdono la credenza nella vita e nella positività, prendono posizioni che sono contro la natura umana. Le femministe ad esempio prendono tale strada perchè sono deluse dagli uomini. Gli anarchisti perchè stanchi dal potere dei pochi... e via andando.
    Le persone che credono in qualcosa di positivo penso si trovino anche tra i non-credenti.

    Buon natale, Vince!

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  5. Non sono solo i cattolici ad essere contrari all' aborto perchè "sono dei rompiballe misognini", bensi, molti altri di altre culture ( anke atei) e soprattutto molti uomini di scienza: che l' aborto sia un omicidio, non è un parere, ma un fatto. Qualunque libro di embriologia può confermare l' umanità di un embrione.
    "solo un ammasso di cellule", ciccia, siamo TUTTI ammassi di cellule, che cazzo di argomento è? Non è che se gli cambi nome cambi la sua natura!
    Ke poi, in certe situazioni disperate si arriva a compiere atti disperati, non lo metto in dubbio,
    ( bisogna precisare che, spesso e volentieri, la madre non vorrebbe abortire ma è costretta da altri) ma dire "non giudichiamo chi lo fa" è ben diverso da dire "Oh si che bello, facciamolo perchè è un diritto sacrosanto (se quella tizia della foto di sopra mi capitasse fra le mani...)"

    A sentire quelle scimmie urlatrici poi, sembra ke la sola volontà della madre fa del bambino un essere umano.
    Questo ragionamento mi ricorda qualcosa....ah si!
    Le leggi sulla schiavitu dei neri:
    Non sono persone, sono proprietà, solo il loro padrone decide del loro valore.

    Ma c' è qualcosa che manca...DOVE CAZZO è IL PADRE???
    E li Jan,
    devo fare un pò il sapone agli uomini, o almeno, agli uomini ke le sostengono.
    Non esiste, che uno ciuli a destra e a manca "immaginandosi che prendono tutte la pillola"
    sbatta i piedi per terra perchè una gliela dia e ke poi dica - Ah no! Se lo vuoi tenere, sono affari tuoi, il corpo è tuo, ma io nn centro niente-
    La storia del corpo dlla donna è appunto il tallone d' Achille di questa ideologia: La gravidanza NON è un processo di creazione, bensi di INCUBAZIONE ( ke x carità, ha la sua importanza sia naturale ke simbolica, ma i vigliacchi devono piantarla di raccontare minchiate al riguardo)la creazione avviene con il concepimento reso possibile dall' uomo e dalla donna, 50 e 50!
    Le unike volte in cui l' uomo, a mio avviso, non deve intromettersi è in caso di grave malattia della madre per cui è necessaria l' interruzione ( caso raro, ma esistente) o in caso di stupro ( Sono contraria all' aborto in caso di stupro, ma ritengo opportuno che il bimbo, una volta nato, non conosca la verità su suo padre se non in età matura), ma questi sono i SOLI casi, per il resto, il padre ha esattamente gli stessi diritti e doveri della madre.

    Non capisco inoltre perchè in Europa non si consideri la terza opzione nel caso il bimbo non lo si possa tenere: l' adozione.
    Posso dire con certezza che un neonato è IMMEDIATAMENTE adottato, perchè c'è "molta domanda" e la preferenza va sui bimbi molto piccoli, quindi non c' è rischio che rimanga in orfanatrofrio.

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    1. Woody, ma io in realtà ho proprio inteso che le responsabilità di avere o meno un bambino sono quelle sia di un uomo che di una donna. Non esiste, almeno per me "il bambino appartiene alla madre e il padre va a fare i cazzi suoi": così si distrugge la vita anche del bambino stesso perchè nell'educazione c'è bisogno sia dell'uno sia dell'altro.

      Insomma è vero il fatto che ci siano anche tanti padri che lasciano le mogli... non dimentichiamo però che cosa la legge prevede. Ovvio che una donna, non femminista sicuramente non penserà a denunciare il padre, chiedendogli di pagare gli alimenti, prendenso la casa, la macchina, ecc. E qui infatti si nota molto bene come il femminismo non pensi per nulla alle donne, perchè per loro una donna è forte e debole contemporaneamente ma quando fa comodo! Dunque i soldi non rendono felici nessuno.
      In pratica succede che le donne rimangono sempre più spesso ad educare dei bimbi, e oserei dire che soprattutto per colpa del femminismo, che di per sè prevede l'indipendenza. Ma di che cazzo di indipendenza dobbiamo mai parlare? Il discorso vale se si tratta di una femmina adolescente, ma a 25-30 dovrebbe essere già un po' matura... e non sbarazzarsi del marito, lasciandolo per strada, rovinando così la vita anche al bambino! Ma loro non riescono a capirlo perchè per loro una madre, essendo creatrice di una vita, è anche una che può decidere la futura vita di un bambino e questo a dire il vero mi incazza di brutto.

      Jan

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    2. Sono d'accordo con le tue conclusioni Woody, anche se il ragionamento che faccio io forse ha una radice diversa. Faccio notare, che proprio il fatto che la gravidanza sia un'INCUBAZIONE, è una ovvietà che distrugge alla radice una colonna portante del femminismo. Affermato questo il femminismo comincia a vacillare. Ve lo assicuro! Per questo è sempre stato importantissimo per il femminismo cercare di affermare la gravidanza come GENERAZIONE di una nuova vita. Woody, secondo me sei chiaramente una persona che leggo da anni e con la quale mi trovo spesso d'accordo. Sei l'unica persona di sesso femminile che mi da questa soddisfazione. Io vorrei chiederti: perché le donne cedono così facilmente alle lusinghe del femminismo? Perché, secondo te, quando una donna sente vantate le donne in genere, si gasa il quintuplo di un uomo? Perché le donne hanno bisogno di avallare i loro diritti anche tramite la bugia? Tu sei una donna. Sei d'accordo col fatto che le donne mediamente hanno paura e, o sono invidiose degli uomini?
      Scusa l'intervista, ma non capita spesso di sentire delle verità ovvie antifemministe in "bocca" ad una donna.

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    3. Ypsilon, non è un discorso cosi semplice, ma cercherò di essere più chiara possibile basandomi su ciò che so e che vivo.
      Io credo nella parità fra gli esseri umani, nel senso che secondo me, non ha senso parlare di "superiore" o "inferiore", ne per razza ne per sesso.
      Ma è appunto per questo che rifiuto il femminismo ( almeno, quello a partire degli anni 60 di stampo vittimistico/suprematista, ci sarebbe il femminismo diciamo, proletario, di inizio 900 che è un' altra cosa), perchè in realtà non vuole la parità, bensi, la supremazia della femmina verso il maschio, e neanche esaltando gli aspetti migliori della donna, ma al contrario, gli aspetti peggiori!
      Per come la vedo io, ti posso rispondere cosi:
      - Secondo me molte donne ( tra cui io fino ai 14 anni, poi per fortuna ho cominciato a grattarmi la testa e sono arrivata al rigetto completo dopo i 18) un pò si sono fatte ingannare dalla definizione ufficiale ( e menzoniera) di femminismo, cioè "Movimento per la parità dei diritti" e un pò hanno ceduto al seguente ricatto "Se non la pensi cosi, allora sei sottomessa al patriarcato".
      - Come si dice: l' occasione fa l' uomo ladro.
      In questo caso la donna. Credo faccia parte della natura umana il glorificarsi dell' insieme e non del singolo, poi c' è il politically correct che sceglie cosa bisogna dire e cosa no.
      - eh! Hai toccato un tasto dolente.
      Questa è una mia opinione, che non deriva da studi ma semplicemente dall' osservazione. Purtroppo, noi donne tendiamo ad essere "conformiste",a seguire la moda del momento, se vogliamo.
      Ma non credo che non si facciano le dovute domande, sai?!
      Il problema che ogni volta che UNA dice X,
      ne trova subito un' altra che dice - Ma sta zitta, sei stupida-
      e allora quell' una si ritira nel suo angolino pensando a quanto è stata sottomessa quando invece è esattamente il contrario. E poi siamo insicure e VOGLIAMO ( oh cribbio non ne possiamo fare a meno) avere sempre ragione. Guai ammettere che sbagliamo, come tutti gli esseri umani.
      - Beh, "Paura" mi sembra esagerato, io credo che invece le donne si temano molto + fra di loro ( come credo sia il caso degli uomini). "Invidia" Si e No.
      Non mi prendere per pazza, ma una volta scrissi sul blog di Jan la seguente frase:
      Le femministe, oltre ad essere misandriche, sono anche MISOGINE.
      Ne sono sempre più convinta, sai perchè?
      Perchè assieme al coro "Oh come sono cattivi gli uomini"
      vi è l' eco che dice "Nascere donna è una maledizione, è terribile, sei nata per soffrire ecc", non fanno altro che rigettare tutti gli aspetti fisici e psicologici femmili. Quindi:
      Le mesturazioni? OOOH CHE ORRORE
      La gravidanza? OOOH CHE ORRORE
      Le curve morbide? OOOOH SACRILEGIO!!!
      Sei gentile? MALE! Sei sottomessa
      Sei psicologa e capisci bene le persone? USALO CONTRO DI LORO senno saranno loro ad incularti.
      E via dicendo...
      quindi è "normale" che dopo un lavaggio del cervello simile,
      una cominci a invidiare l' altro, ma perchè si è fatto di tutto perchè ciò accadesse.

      Oh! Intendiamoci:
      Ci sono donne che sono del tutto coscienti della manipolazione, ma se ne fregano e ne approfittano alla grande per i loro porci e comodi! Però sai, come per tutti gli "ismi" la questione è molto sottile e non basta un solo punto di vista.


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    4. Scusa per il ritardo nella risposta Woody, ho qualche problema da risolvere ultimamente.
      Vorrei farti partecipe di alcuni miei ragionamenti. In primo luogo ci troviamo perfettamente d'accordo sul fatto che (spesso) le donne (curioso che hai la sincerità di metterti nel mezzo) vogliono "avere ragione ad ogni costo", ma questo, non so se te ne sei accorta, ha diverse implicazioni morali. Intanto, se le donne hanno in genere questo istinto, anche se può essere edulcorato o represso dalla cultura (leggasi educazione), sarebbe ovvio cercare di essere prudenti limitando alcune possibilità di carriera: nessuna donna dovrebbe poter fare il giudice o il PM; nessuna dovrebbe avere la possibilità di fare carriera nei settori regolamentati da rigide gerarchie; alle donne dovrebbe essere impedito di legiferare o votare. Perché? Non sia mai che per la volontà di "volere ragione ad ogni costo" commettano delle immoralità anche solo il 20% in più degli uomini. Ovviamente io non lo propongo, ma non sarebbe insensato alla luce di ciò che hai detto.
      Inoltre vorrei farti questo ragionamento consequenziale: se voglio avere ragione ad ogni costo ho bisogno di potere ad ogni costo; se sento bisogno di potere ad ogni costo INVIDIO chi ce l'ha; invidio chi ha potere perché non può essere zittito e fermato; per non essere zittiti e fermati bisogna essere considerati all'altezza e ammirati; per essere considerati all'altezza e ammirati bisogna avere capacità varie (da quelle atletiche, a quelle mentali, a quelle relazionali con l'altro sesso e col proprio, eccetera) appartenenti a donne e UOMINI. In altre parole il semplice ammettere che le donne vogliano ragione, spesso, ad ogni costo, mi da ragione in tutto quello che ho detto.
      Tra l'altro la libertà assoluta è sinonimo dell'avere sempre ragione. A mio avviso le donne cercano il potere (per avere libertà possibilmente assoluta) con le loro forze, o se non possono, con quelle di altri da controllare emotivamente (come dimostrano storia e psicologia).
      Penso che quello secondo cui gli uomini si vedano da sempre come genere sia un luogo comune falso! La virilità è sempre stata un fatto personale! Il semplice avere il pene, non ha mai garantito il rispetto che si deve ad un vero Uomo! La stessa parola maschilismo ha un significato letterale che significa: "esaltazione del maschile". Invece la parola femminismo significa letteralmente: "esaltazione della femmina". Poi i significanti sono diversi e lo sappiamo, ma credo che i significati letterali sono vicini alla verità.

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    5. Li ho parlato delle donne, ma anche gli uomini hanno, diciamo, "tendenze" che possono provocare danno sia a loro stessi che ad altri.
      Ciò non vuol dire che si debba sbarrare la strada a qualcuno per semplice sospetto.
      Insomma, secondo me, il divieto non è una soluzione,
      tanto meno se si basa sulla tendenza del gruppo e non sul fatto concreto del singolo.
      Poi, come ho detto, adesso c' è una particolare impennata su questo aspetto delle donne perchè la società lo permette, ma sta pur certo che in un altro tipo di circostanze la cosa sarebbe molto più attenuata.
      Quindi, ora come ora, può effettivamente rappresentare un rischio ( lo dico stringendo i denti) MA in un' altra società, con una donna al potere questo fattore si sarebbe sentito molto meno.
      Guarda le regine dell' epoca antica, nel bene come nel male, li erano un pochettino obbligate a non montarsi troppo la testa....quindi boh, è vero che è una tendenza forte, ma può essere controllata, basta impegnarsi.

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    6. Vietare alle donne certe professioni non mi sembra una soluzione, anzi, sarebbe una risposta totalitaria uguale identica ideologicamente a quel che fanno attualmente le femministe.

      Certo che sia l'uomo e la società sono responsabili di molto, inclusi i privilegi femminili. Se alle donne non fosse stato permesso tutto ciò, forse non lo farebbero. E qui mi ricordo di una frase "L'uomo non deve dare la colpa alla donna, se poi lui stesso è responsabile del suo comportamento.". La frase può sembrare un pochino estrema e cioè che l'uomo è responsabile di tutto ciò che fanno le donne, il che è letteralmente una "cagata pazzesca". Io però volevo intendere altro, ossia che a volte è proprio l'uomo a permettere troppo alle donne per poi lamentarsi. Non siamo tutti uguali, è ovvio, ma certi comportamenti autolesionisti bisogna affronarli nel proprio branco. Dobbiamo renderci conto che non siamo una cosa sola: non esistono uomini e basta o donne e basta. Ci sono individui con le loro caratteristiche e qualcosa in comune. Dovremmo comprendere che di alcuni comportamenti maschili o femminili a noi scomodi è responsabile anche il sesso opposto, e questo lo capiscono pochi.

      Jan

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    7. Scusa sempre il ritardo Woody, ho avuto la testa troppo occupata.
      "Li ho parlato delle donne, ma anche gli uomini hanno, diciamo, "tendenze" che possono provocare danno sia a loro stessi che ad altri.
      Ciò non vuol dire che si debba sbarrare la strada a qualcuno per semplice sospetto."
      La mia intenzione, era solo far notare che non sarebbe insensato. Ho scritto, infatti, che non lo propongo. Ci sono anche altre vie più accettabili dalla nostra società. Per esempio una educazione particolare che renda vergognoso che una donna si faccia scoprire in certi atteggiamenti arroganti.
      "Quindi, ora come ora, può effettivamente rappresentare un rischio ( lo dico stringendo i denti) MA in un' altra società, con una donna al potere questo fattore si sarebbe sentito molto meno."
      Complimenti per la sincerità e l'onestà intellettuale Woody.

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    8. Jan, ormai dovresti aver capito che il motivo di certe mie "sparate" è quello di affermare certe verità. Io non propongo nulla. Credo che prima di costruire si debba preparare il terreno. Nel nostro caso, prima di proporre soluzioni si deve partire dalla verità dei fatti. La verità è che, in un mondo naturale, le donne avevano il potere di essere considerate preziose e angeliche dagli uomini, oltre al fatto che spesso un uomo sentiva di essere virile tanto più quanto riusciva a rendere felice una donna. Il compito degli uomini, il loro (nostro) istinto, è quello di guidare e proteggere i nostri cari, a partire dai bimbi e dalle donne. Quindi il fare delle donne era necessario agli uomini. L'atteggiamento delle donne, era per gli uomini, un po' come il pianto o i capricci dei bimbi per gli adulti in genere. Tale fare, veniva tenuto a bada, sia dalla forza maschile e dal diritto di usarla, sia da certe regole della società, sia dal fatto che una donna sola era assolutamente incapace di vivere la stragrande maggioranza delle volte. Insomma le donne avevano il cuore degli uomini, ma se esageravano si prendevano un ceffone. Poi, dovevano stare attente a quello che facevano se non volevano essere considerate delle schifose megere. Infine, senza l'uomo accanto non si campa, a meno di eccezioni tipo il prendere i voti come suora. Oggi invece non c'è più freno a certi atteggiamenti femminili. È come se oggi comandassero i bambini con i loro capricci legittimati. Questa è la verità. a me interessa partire dal fatto che le cose stanno così. Una volta che quello che sto dicendo verrà accettato, allora potremo proporre qualcosa. Ovviamente questo è il MIO modo di pensare la questione. Non pretendo che sia il tuo.

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    9. Y, a dire il vero certe cose se vengono dette avranno un senso, certo. Io non capisco ad esempio il senso di fare delle scelte tanto radicali da far evitare certe mansioni alle donne. Mi sembra come ho detto il completo opposto di quel che fanno le femministe. E se vogliamo lottare davvero per la parità e la meritocrazia, non dobbiamo pensarla in questo modo. Poi ognuno la pensa come vuole, ovvio.

      Ho capito che esprimi il tuo parere, ma ho considerato giusto esprimere anche il mio.

      Ti dirò sinceramente, il vecchio sistema famigliare o patriarcale come lo chiamano molti un po' mi ispira, ma ormai mi sembra inutile e non più applicabile. Nello stesso sistema puoi trovare donne casalinghe che comandano in casa. A me questo ad esempio non piace. Se poi ti degni di toccare la sua cucina, son guai :D

      Credo che se anche mi sposerò oppure avrò una famiglia, quello che cucinerà in casa sarò io.. ma questo non vuol dire che a comandare sarò io o che sarà un sistema patriarcale o al contrario matriarcale.

      Certi atteggiamenti femminili danno fastidio pure a me. Non ti dico cosa farei per certi loro atteggiamenti, sennò mi prendete per sadico, ma di sicuro non mi farò calpestare.

      Il comportamento di molte donne moderne sinceramente mi sembra un po' forzato, mi spiego, tentano di essere simili agli uomini, di vestirsi come loro, di fare le cose che fanno loro, di fare lavori maschili, ecc. Purtroppo non credo che potremmo farmare questo andamento. E poi, la classica business-woman non sarà mai veramente felice senza una famiglia, quindi, son anche cazzi suoi :D

      Jan

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    10. Io non ho proposto una soluzione radicale. Non ho proposto nessuna soluzione. Non capisco perché mi hai risposto due volte criticando le mie proposte, se di proposte non ne ho fatte. Forse c'è un fraintendimento. A me per ora interessa solo la chiarezza su quella che è la natura umana, e la verità storica e preistorica. Il resto per me è una fase due. Le proposte le farei solo dopo aver chiarito la realtà. Il problema è che la natura umana è piena di brutture, ma ha anche un senso se vista in seno alla natura. È questa società moderna che rovina tutto. Qui le donne sono abbastanza ontologicamente delle stronze. Ovviamente rispetto a quelli che sono i valori odierni. Si dice che è sbagliato volere sempre ragione, che sia da stronzi, ma le donne, per natura, vogliono sempre avere ragione. Questo è solo un esempio fra tanti (peraltro con molte eccezioni). Vogliamo affermare queste verità? Magari riusciamo a spingerle a darsi una regolata.

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    11. Avevo letto questo:
      "nessuna donna dovrebbe poter fare il giudice o il PM; nessuna dovrebbe avere la possibilità di fare carriera nei settori regolamentati da rigide gerarchie; alle donne dovrebbe essere impedito di legiferare o votare"

      Se aveva un tono ironico, scusa se non l'ho capito.

      Buon week-end comunque.
      Jan

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    12. Subito dopo scrivo: "Ovviamente io non lo propongo, ma non sarebbe insensato alla luce di ciò che hai detto."
      Vedi Jan, io non lo propongo, non solo perché oggi sembra improponibile per una lunga serie di ragioni, ma anche perché il mio obbiettivo è una responsabilizzazione della donna. Io credo che le donne dovrebbero ammettere le loro mancanze e i loro bassi istinti, la loro invidia. Poi si dovrebbero comportare al meglio. Da sempre preferisco il pentimento a qualsiasi altra soluzione.

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    13. PS.
      Buon fine settimana anche a te! :)

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  6. Non sono stato mai cattolico e non frequento ambienti religiosi da più di un decennio. Però non ho litigato mai con nessuno per questioni religiose, anzi sono rimasto in buoni rapporti con tutti, perché a me non interessa la forma ma solo la sostanza delle persone. Mi ispiro alla Bibbia e al Vangelo che ho dentro il mio cuore, ma leggo di tutto senza problemi... Non uso fare auguri di nessun genere, perché mi sembrano meccanici e senza valore... solo li ricambio a chi me li fa. Sono contrario ai formalismi, odio l'ipocrisia di vario genere, le imposizioni e le tirannie, amo la mia libertà nel rispetto dell'altrui libertà... A onore dell'informazione ─ in base ai libri che ho letti e a dati web ─ posso dire che la roccaforte degli abortisti (e del femminismo) trovasi proprio dentro l'ONU, che si fa forte di potentissime ONG pro-aborto, in collegamento con la plutocrazia mondiale. È largamente documentata la strenua opposizione all'aborto, sin dalle origini delle attività abortistiche, effettuata da scienziati, studiosi, professionisti, associazioni e negli ultimi decenni anche da ONG (meno potenti delle prime ma molto determinate e coraggiose) di stampo cattolico principalmente, ma anche protestante. So anche ─ dal web ─ che di recente si stanno formando movimenti pro-life dichiaratamente atei, e si alzano voci anti-aborto di personalità pure di stampo ateo, sulla scia e l'esempio dei primi, evidentemente, più antichi... tranne che mi sbagli! Di altre culture non so...

    X woodypeck88
    Con tutto il cuore e la sincerità possibile, senza generare polemiche ma solo per la soddisfazione di esporti il mio pensiero, perché di questi tempi ho problemi di tempo per potere affrontare un botta e risposta attento. Se non condividi qualche punto o tutti, non ci fa niente: è da un bel po' di tempo che ci batto la testa per delineare i seguenti punti... non è off-topic, quello che dico, oltre che sono in possesso di una dettagliata documentazione, rilevata da fonti varie e a 360°. Io auspico il raggiungimento di un perfetto equilibrio tra i generi, per il ricongiungimento ideale che il femminismo evidentemente osteggia (qui il discorso inizia a farsi lungo!)
    Ora:
    1) La società, a livello mondiale, in cui viviamo è di stampo femminista;
    2) il femminismo vero e proprio ─ nonostante oggi esista un femminismo dappertutto, e negli ambienti cristiani è piuttosto strano ─ si è impostato e assestato nell'ambiente ateo-cabalista-marxista e materialista-fabiano;
    3) l'essenza del femminismo, non è femminile ma è androgina. Prova ne è l'enorme presenza "maschile" sia nella definizione che nel sostegno al femminismo.
    4) il femminismo è stato incoraggiato e presto imbrigliato, supportato, usato dalla plutocrazia finanziaria. Difatti trovasi in forza dentro l'ONU con più di sei ONG.
    5) lo spiritualismo, in seno al femminismo, si innesta direttamente o indirettamente nella spiritualità caotica del New Age: trampolino di lancio della Chiesa globale mondialista futura pianificata, che deve fagocitare pure il Cattolicesimo, insieme a tutte le religioni e credenze della terra. L'azione contro il Cattolicesimo inizia alla fine dell'Ottocento da parte della potentissima massoneria ebraico-sionista, ma il colpo assestato si registra agli inizi degli anni '60 del secolo scorso, con il Concilio Vaticano II. Anche se i vertici cattolici (non la base), in parte collusi, tendono a negarlo!
    Grazie!

    Ricambio gli auguri... Jan!

    Vince





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    1. Grazie Vince!
      Guarda, scusa se mi sono dimenticato. Infatti una volta mi dissi, se non sbaglio in privato, che non eri cattolico...
      Che poi tu accetta anche il punto di vista di un ateo, è più che una cosa positiva!
      Jan

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    2. Ammetto che con la "critica agli uomini" ho pescato un pò dal visto ( e vissuto) personale.
      Purtroppo conosco anke degli esempi opposti, ovvero dei poveri padri che non poterono fare altro che stare a guardare mentre la loro creatura veniva soppressa solo perchè "non era il momento giusto".
      Parlando con un ginecologo, scoprii una cosa straziante: le persone che incoraggiano la donna ad abortire, raramente sono quelli che si occupano dell' operazione, di solito lasciano fare il lavoro sporco ai novellini che, guarda caso, appena possono cambiano reparto o scelgono l' obiezione.
      Come ho già detto in un precedente commento, il femminismo è giunto al potere perchè "Faceva comodo", essendo esso, il culto del desiderio personale al di sopra di qualsiasi legge.
      Su una manifestazione pro aborto, lessi questa frase:
      Non sta al prete, al marito, al medico o al giudice la dicisione, ma SOLO alla donna.
      TRADOTTO: chi se ne frega se è moralmente sbagliato, chi se ne frega se mio marito vuole questo bimbo, chi se ne frega se il medico sostiene che si tratta di una vita: è una MIA DECISIONE. Ovvero: io suono il nuovo Dio.
      ...a casa mia, questa si chiama follia, fanatismo!
      Che l' essenza del femminismo è l' androgia è verissimo, il fatto è che sembra voler tirare il fuori il peggio da entrambi i sessi.

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    3. Il dire delle femministe "Il corpo è mio e me lo gestisco io, incluso il bimbo" è frutto di una malata ed esagerata ribellione di fronte al cosidetto patriarcato. Il punto è che per loro non solo una donna, ma anche il corpo di una donna vale di più di un essere umano.

      Da qui il famoso detto "viva la fica/figa" dei morti cronici della vagina e che non riescono a gestire le proprie pulsioni a costo di essere umiliati, sottomessi e gestiti dalle loro padrone, fino al punto ad arrivare a creare leggi anti-maschili e quelle pro-aborto. Qui la stupidità maschile arriva all'apice... purtroppo. Non sono solo le donne femministe a dover esser combattute ma anche gli zerbini o i schiavetti che aspettano solo di dover cedere il proprio posto a colei che gli dara... sappiamo cosa.

      Mi spiace della tua esperienza passata, ma non ci crederai... l'avevo intuito prima che me lo dicessi.

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  7. Grazie Vince...ma quante cose saiiiiiii?? :)

    Scusate ma,dopo aver letto il commento di woodypeck in cui dice che la responsabilità è al 50 e 50 ed io la penso come lei,mi domando:
    xchè la donna ha il diritto x legge di decidere se tenerlo o abortire mentre l'uomo,sempre x legge è costretto ad assumersi gli oneri della paternità?????

    E' giusto x carità che il padre lo faccia x il nascituro, ma questa disparità tra l'uomo e la donna nn mi sembra corretta,ma tu guarda....a lei xò,è riconosciuto il diritto di uccidere....ma stiamo scherzando?

    Spesso si dice che dopo l'aborto le donne abbiano problemi di tipo psicologico come senso di colpa,rimpianto depressione....e quegli uomini che invece sanno di essere padre ma nn possono proteggere la vita del proprio bambino xchè la legge glielo impedisce...
    COME DOVREBBERO SENTIRSI??????

    E'ASSURDO!!

    BUONA GIORNATA

    LO

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  8. Buongiorno,scusate se mi permetto di puntualizzare su qualcosa che potrebbe sembrare superficiale,ma credo di doverlo fare in quanto nn voglio passare x qualcuna che dice una cosa e poi ne scrive un'altra.L'ultimo commento nn è stato scritto da me,mi spiego: io mi firmo LO ma un'altra lettrice (scusami se lo voglio precisare ma è solo x nn fare confusione) si firma alla stessa maniera. X cui se dovessi ancora scrivere un mio pensiero futuro(se dovessi) mi firmerò Lorella,ossia il mio vero nome),in fin dei conti il nominativo LO nn è certo una mia esclusiva.Ribadisco scusate se ho voluto puntualizzarlo,lo avrei fatto prima ma l'ho notato solo ora.
    Saluti
    Lorella

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NOTA IMPORTANTE:
Firmarsi è segno di educazione!